Trenta euri in tutto
Ho fatto il conto dei soldi peggio spesi nella mia vita:
1) Motor show di Bologna. Fuori delle aree espositive un baracchino intitolato "Cyber race" promette l'ebrezza della "realtà virtuale a bordo della Ferrari". L'insegna dice: "Guida al posto di Schumacher. Scegli la corsa, indossi il casco, entri nell'abitacolo e gareggi con i veri campioni della Formula uno". Io e Dario ci guardiamo, ci intendiamo e corriamo verso la cassa. Il giostraio è pakistano; ci illustra pefettamente la sensazione che proveremo con questo gioco "tridimensionale". Ci dice che possiamo entrare insieme; in questo modo potremmo anche gareggiare l'uno contro l'altro, naturalmente scegliendo due team diversi. Vuole i soldi in anticipo (e ci credo); ci molla due caschi Nava, di quelli che nelle situazioni normali ci rifiutiamo di indossare sul motorino (ma questi sono sporchi di pidocchi di chissà chi), poi ci fa entrare in uno stanzino buio.
Lì ci sono due sedili rubati a una seicento, montati su due molle, e due manubri.
Un po' stupiti ci sediamo. Di fronte a noi sulla parete è proiettato il cownt down di un video: 3, 2, 1. Sentiamo la voce del pakistano che grida da fuori: "Attenti, si parte!".
Sulla parete viene proiettata l'immagine di una gara di Formula uno (quella scelta da noi), ma la prospettiva ovviamente è quella del pilota. Guardiamo il semaforo che si accende, sentiamo il rombo dei motori: rosso, verde, si parte.
Peccato che il video proiettato sia così vecchio che presenta una serie di disturbi e fruscii; l'effetto "auto in corsa" è dato solo dalle molle sotto i sedili (ma è piuttosto un effetto "cavallo a dondolo"), il casco ci soffoca, vederci uno accanto all'altro ci fa sentire come sulla Sita per Follonica. Insomma non vediamo l'ora di uscire e reclamare col giostraio. Quando tutto finisce il pakistano non comprende più l'italiano.
2) Serata al cinema per vedere "L'ora di religione" di Marco Bellocchio. La critica è entusiasta: ca-po-la-vo-ro! Non ci vai?
Sergio Castellitto recita come un cane (ma fa bella figura perchè tutti gli altri attori, tranne la brava Piera Degli Esposti, sono amici e parenti del regista). La parte è la solita: Castellitto è un borghese spaurito, ma riflessivo, isterico e anticonformista. Il Margherito Buy, insomma. La storia sarebbe anche bella se fosse sviluppata da uno sceneggiatore, da uno scrittore di dialoghi e da un regista. Invece fa tutto Bellocchio.
Esco dalla sala dopo 3/4 di film e protesto, ma alla cassa non vogliono ridarmi i 5 euri del biglietto, allora rientro in sala e mi siedo, ma solo per commentare ad alta voce tutte le evidenti assurdità del film e cercare di cucire così una rete di solidarietà anti-Bellocchio, ma sono l'unico ignorante confesso della serata.
3) Mostra mercato del mobile in Fortezza. Ci andiamo? Sì, dai andiamoci. Cinque euri.
Un rapido giro tra i bastioni della Fortezza ci convince che abbiamo pagato per vedere alla luce del sole quello che possiamo vedere anche, opportunamente ambientato, a Mondoconvenienza.
- "Marco, ma che cazzo ci siamo venuti a fare? Non abbiamo neppure una casa da arredare!"
- "Ora no. Ma quando l'avrai...ti vuoi fare un'idea?"
4) "I fantastici quattro". Sette euri. Attenti, mi sa che in questi giorni è in programmazione il sequel. Al peggio non c'è mai fine.
5) Cinema all'aperto. E' l'amico psichiatra che mi convince stavolta: "non è il solito Bellocchio, qui dovrebbe esserci una buona introspezione psicologica, una denunca dell'industra cinematografica...bla, bla, bla. Vedrai ti piacerà". Tu ragioni: fa caldo ed è all'aperto, dopo magari andiamo berci una birra, costa solo 4 euri, magari ho sbagliato nel valutare questo Bellocchio che tutti dicono bravo, è da tanto che non esci con quest'amico. Ci vai, no? Il film stavolta si intitola "Il regista di matrimoni". In effetti non è il solito Bellocchio. E' un Bellocchio incazzato perchè non ha ricevuto premi per il film precedente e trova opportuno dircelo con un nuovo film: la morale è "io sono un vero artista, mica come gli altri, e i veri artisti sono incompresi". Sono d'accordo, Marco. Continua così.
6) Luce blu ammazza zanzare: "Tieni accesa la luce. Attirerà le zanzare e le fulminerà con una scossa da 9 volt". Faccio il conto: un euro a volt. Ma dopo un mese di accensione ininterrotta nessuna zanzara è stata sedotta dalla formidabile luce.
Da quelle parti un giorno passava un innocente moscerino. Ha visto la lucina blu e si è avvicinato. Fulminato sul colpo. Quindi la scarica elettrica funziona, dice il venditore. Ok, ma lo vuoi ammettere o no che ha un grosso problema di sex appeal?
1 commento:
L'ora di religione, per me, resta un buon film
Posta un commento