Senza titolo 1926

VERONICA SE NE VA A LONDRA (UN APPARTAMENTO) E NEW YORK (UN PALAZZETTO)
IL BALLO DEL MATTONE DI SILVIO: UN ANNO E 28 MILIONI PER RIFARSI LE TRE VILLE
MA LA VERA SPESA, 4.884.000 EURO, È STATA PER UNA ”SERRA POLIFUNZIONALE”



 












(Veronica Lario e Silvio Berlusconi - Foto Lapresse)



Per il resto la voce terreni e fabbricati è composta da tre appartamenti, siti rispettivamente a Olbia, in località Portororondo-Condominio il Poggio per un valore di 614.378 euro, a Bologna, via Mondo 4/3 per un valore di 117.870 euro' e, appunto, la proprietà londinese. Ma ci sono anche due immobili a uso ufficio: uno è a Milano, in via Portonaccio 13, e vale la non disprezzabile cifra di 11.116.887 euro. L'altro, a Segrate Milano 2, è palazzo Borromini, un edificio iscritto a bilancio con un valore netto di 6.544.392 euro. Nel bilancio della finanziaria Il Poggio srl di Veronica Lario figura anche la cifra spesa per migliorare gli arredamenti degli appartamenti. ´La voce mobili e arredi è relativa ai mobili acquistati per arredare gli appartamenti di proprietà sociale', si legge nel documento. ´Tenuto conto sia delle acquisizioni dell'anno, sia degli ammortamenti stanziati, si è incrementata rispetto al precedente esercizio per euro 9.572'.
Con l'avvertenza che le immobilizzazioni in corso e alcuni acconti sono stati messi in bilancio a titolo di ´anticipi per la fornitura di servizi per l'appartamento di Londra, al 29 di Palace gate. Dai documenti contabili risulta che la finanziaria Il Poggio srl, al 31 dicembre scorso, aveva debiti complessivi per 21.641.475 euro, in aumento rispetto ai 21.085.461 dell'esercizio precedente. A fare la differenza sono stati i debiti nei confronti delle banche, saliti dallo zero iscritto a bilancio al 31 dicembre del 2005 ai 493.314 euro registrati alla fine dell'anno scorso. In salita anche i debiti nei confronti del fisco, al quale la finanziaria doveva al 31 dicembre scorso 196.485 euro, contro i 134.363 dell'anno precedente.
2 - BERLUSCONI, UN ANNO E 28 MLIONI DI EURO PER RIFARSI LE TRE VILLE
Fosca Bincher (alias Franco Bechis per “Italia Oggi”)
Nell'ultimo anno, perse le elezioni politiche, deve essere stata la sua principale attività: rifarsi casa. E nemmeno a buon prezzo: Silvio Berlusconi ha speso circa 28,7 milioni di euro nel 2006 in gran parte per rimettere a posto le sue tre abitazioni principali: Villa San Martino ad Arcore; Villa Belvedere a Macherio e Villa Certosa a Porto Cervo. Tutti i dettagli sono contenuti nel bilancio al 31 dicembre 2006 della società proprietaria di tutti i ritiri berlusconiani: la Immobiliare Idra. Che grazie ai superlavori ha chiuso l'anno con una perdita di 3,4 milioni di euro, ripianata dalla società controllante, la Dolcedrago spa. Costano care, quelle belle case del leader di Forza Italia.












(Villa Certosa a Porto Cervo)



E un piccolo affare lo fanno i comuni dove hanno residenza, perché il Cavaliere ha sborsato di sola Ici la bellezza di 97.977 euro, cui si aggiungono 19.408 euro di tributi locali. E si capisce perché da mesi abbia in testa l'abbattimento di quella tassa sulla prima, seconda e terza casa. Quasi quasi gli era costato meno il posto barca nel porto turistico di Portorotondo, pagato 165.235 euro per un utilizzo fino al 2028 compreso.
Ma a dissanguare le casse della Immobiliare Idra quest'anno ci sono state le numerose ristrutturazioni in corso nelle tre ville. Solo demolire e restaurare il complesso ex rurale di Macherio, adiacente Villa Belvedere, è costato 6.640.000 euro. Spese anche ad Arcore, ma con una novità: Villa San Martino inizia in qualche modo anche a produrre reddito. Il Cavaliere ha venduto un terreno oltre la cinta di sicurezza a un imprenditore della zona per 320 mila euro, con una plusvalenza record: l'aveva in bilancio a 3.629 euro.
Altro investimento, però dentro il parco della villa. Realizzato un nuovo complesso prefabbricato costato 595 mila euro, con tanto di centrale termica costruita ad hoc per 148.500 euro. Però tutto è stato affittato a ”terzi” dal gennaio scorso. Unica spesa senza ritorno ad Arcore i 215.500 euro per il rifacimento di un pozzo ”risalente all'epoca di costruzione della villa”. I dolori finanziari arrivano tutti dalla Sardegna: spesi 856 mila euro per ultimare altre strutture abitative collegate a villa Certosa. Completati i lavori di innovazione e riqualificazione di tutta l'area per 3.969.000 euro.
Ma la vera spesa, 4.884.000 euro, è stata per la realizzazione di una ”serra polifunzionale” che non ha quasi eguali negli orti botanici di tutta Italia. E chissà se vi ha inserito anche il celebre cactus da 30-40 kg che nell'estate del 2005 gli portò in loco, trasportandolo in barca e riempiendosi di piccole ferite nel maneggiarlo, il povero Giampiero Fiorani, ancora con i superpoteri in Banca popolare italiana. C'è anche una spesa non indifferente a Roma, per un appartamento che deve essere stato devastato dalle frequenti piogge della capitale: è costato infatti 67.680 euro ”un intervento di rifacimento del terrazzo a causa di molteplici infiltrazioni”.












(Il paradiso intorno a Villa Certosa)



Maxi spese in tutte e tre le ville per la sicurezza, che sembra ancora più impellente stando all'opposizione: nel solo 2006 sono stati spesi a questo titolo 451.256 euro, la gran parte dei quali per impianti di allarme (390.653 euro), il resto in impianti di telecomunicazione. Rifatto quello di Arcore, ormai obsoleto (69.118 euro), e poi quello delle nuove unità abitative in Sardegna (202.232 euro), oltre a Macherio. Comprate auto elettriche per muoversi nei parchi di Macherio (46.500 euro) e di villa Certosa (97.546 euro).
Nemmeno da ridere la spesa in nuovo mobilio: 679.561 euro, il grosso dei quali perla Sardegna e per Macherio. Comperati anche moto e motorini per i dipendenti: in tutto sei per una spesa da 319.281 euro, e non sembrano proprio regalati. Il personale impiegato in tutto ammonta a 20 unità, di cui un dirigente, tre quadri, due operai e 14 impiegati. Tutti gli altri sono semplici collaboratori. Secondo il bilancio ai 20 sono stati trattenuti 12.749 euro in tutto per i pasti ricevuti in villa e per l'utilizzo privato di auto aziendali. Disciplina rigida che non sembra nemmeno berlusconiana


Dagospia 03 Luglio 2007


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  SEMBRA CHE VADA A METTERE FIORI SULLA TOMBA DI CRAXI TUTTE LE SETTIMANE...BACIA LA FOTO...E  QUALCHE VOLTA CI VA ANCHE RENATO BRUNETTA ...SEMBRA CHE brunetta RIPETA CONTINUAMENTE:  CRAXI SE  FOSSI VIVO TU,  QUEL GENIO DEL BLOCCO DELLA SCALA MOBILE, QUEL GENIO  CHE FECE SALIRE LA SPESA PUBBLICA ALLE STELLE, QUEL GENIO  CHE INTASCAVA TANGENTI DA TUTTE LE PARTI, MENTRE I COMUNISTI  STI ZOZZI RICEVEVANO I SOLDI PIENI DI SANGUE DI MOSCA,  PURE BERLINGUER  DALL'OLTRE TOMBA CI DEVE CHIEDERE SCUSA, ALTRO CHE QUEL ...... DI WALTER  DEDICA UNA VIA  A CRAXI...NON SI RIABILITA COSI UN  CONDANNATO CHE E' SCAPPATO  PER NON ANDARE IN GALERA, COSTRETTO A VIVERE DA NABABBO AD HAMAMMET ...NO WALTER NON TE LA SBRIGHI COSI...NON METTERAI LA FASCIA TRICOLORE  PER  SCOPRIRE LA TARGA A CRAXI...no no no ...




Commenti

ceglieterrestre ha detto…
NON CI PERDO TEMPO A LEGGERE LE PROPRIETA CHE HANNO I NOSTRI MAGNATI.Meglio una poesia. Tanto tutti dobbiamo diventare polvere.

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