di cosa stiamo parlando
L'Unione Sarda
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Voleva solo augurare ai bambini un buon Natale recitando con loro due preghiere. E creando tutti assieme un piccolo rosario fatto di perline. Il gesto della maestra però non è stato gradito: per lei una sospensione dal posto di lavoro per venti giorni con anche la riduzione dello stipendio. Marisa Francescangeli, maestra nella scuola primaria di San Severo Milis
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La laicità, in senso politico, sociale e morale, è lo stato di autonomia e indipendenza rispetto ad ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui o proprio.[1][2] Nel diritto, il principio di laicità rappresenta il principio secondo cui le decisioni umane devono essere basate solo su considerazioni che discendono da dati di fatto, in quanto questi sono slegati da opinioni personali, favorendo così il secolarismo. Generalmente ci si riferisce al termine laicità dello Stato e delle Istituzioni per indicare univocamente lo stato di neutralità e separazione del sistema istituzionale nei confronti delle convinzioni religiose e delle religioni,[3][4] intesa come autonomia dello Stato, aconfessionalità e neutralità dell'ordinamento giuridico e completo controllo temporale dello stato,[5] capace di limitare le ingerenze religiose e garantire la libertà religiosa individuale, senza tuttavia al contrario imporre uno stato etico.[6] [ .... segue su Laicità - Wikipedia ]
intendo riferirmi a quei genitori (ovviamente non tutti ) che sono lamentati in quanto vedono in ogni manifestazione religiosa solo ed esclusivamente come qualcosa di confessionale ignorando in buona o in malafede che una religione non è solo confessionale ma è anche cultura ed spiritualità . Così come mi riferisco al preside /dirigente scolastico che invece di ascoltare anche gli altri genitori ed eventualmente i bambini ha attuato tale sanzione verso l'insegnante non so quanto di legale sia . Infatti sono quasi 15 anni cioè da quando ho preso la laurea ed da quando mia madre ex insegnante di lettere alle scuole medie è andata in pensione e da quando mia zia materna ex dirigente scolastica delle elementari (ora primarie ) è morta che non m'interesso più di tanti dal punto di vista legislativo della scuola. Penso però che qui sia mancato il buon senso da parte dell'insegnante ( se mai avesse violato legge ) perché non avrebbe tenuto conto che fra i bambini e le famiglie ci può essere anche chi non crede o non pratica la religione ., del preside / dirigente scolastico che come ho detto prima avrebbe dovuto sentire tutti i genitori quelli s favore della maestra sia e quelli contrari oltre che l'insegnante . E poi decidere se ci fossero violazioni d'applicare la legge . Qui il provvedimento in questione mi sa di repressione e di censura. Perchè : 1) non sono stati sentiti tutti i genitori ma solo quelli che s sono lamentati ., 2) non c’era il tempo utile per produrre materiale a suo favore. Questo però viene negato. Intanto, secondo l'unione sarda Francescangeli chiede alla scuola di poter fare l’accesso agli atti per capire bene quali fossero le accuse mosse contro di lei: «Mi hanno contestato di aver fatto pregare i bambini, di aver realizzato un rosario ma anche di averli terrorizzati quando, prima di Natale, avevo spiegato la pericolosità del fumo, dopo varie domande da parte dei piccoli. Una lezione educativa insomma». La maestra si è rivolta ad un legale: «Stiamo preparando il ricorso da presentare in Tribunale. Quindi penso che se l'insegnante non ha violato nessuna legge come da lei dichiarato non sia indipendentemente dal fatto che sia una cattolica bigotta da punire in quel modo visto che non ha fatto altro che insegnare a bambini un po' di religione .
soprattutto perchè sempre secondo l'unione sarda
Insomma, per me normalità, non mi sembrava di avere fatto nulla di grave. In tutte le mie classi non c'è un bambino che non presenzi durante l’ora di religione». C’è però chi non ha gradito il gesto. Due mamme si sono lamentate dell’accaduto con il dirigente scolastico Alessandro Cortese: «A quel punto - racconta la maestra - sono stata convocata per partecipare a un incontro con questi genitori e il preside. Mi sono persino scusata del gesto, ricordando però che all’inizio dell’anno avevo chiesto a tutti i genitori il permesso di poter recitare con i bambini alcune preghiere. Nessuno si era dimostrato contrario».
concordo con questi due miei contatti
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