4.1.21

anche la chiesa ha i suoi cani sciolti . Reggio Emilia morto a 90 anni don Artoni il "prete comunista" che aiutò la Primula Nera


da https://bologna.repubblica.it/cronaca/2021/01/04/


Morto  don Artoni il "prete comunista" che aiutò la Primula Nera



REGGIO EMILIA
  È morto stamattina all'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, dov'era ricoverato da settimane, don Ercole Artoni.( foto a   sinistra  )  Aveva 90 anni ed era conosciuto con gli appellativi di "prete scomodo" e "prete comunista" perché negli
anni '80 divenne famoso in tutta Italia per essere eletto come consigliere comunale nella città del Tricolore tra le fila del Pci, un'esperienza che gli costò una sorta di 'scomunica' dall'allora vescovo di Reggio Emilia, monsignor Gilberto Baroni. Il sacerdote anticonformista nel '77 ospitò nella sua parrocchia, a Mancasale - nella periferia reggiana - ex detenuti e pazienti dell'ospedale pschiatrico giudiziario, per recuperarli dalla marginalità sociale. In seguito fondò il centro sociale 'Papa Giovanni XXIII' che ancora oggi accoglie numerosi tossicodipendenti e alcolisti, aiutandoli a uscire dal tunnel delle loro dipendenze. Nel suo passato vanta anche collaborazioni con Loris Malaguzzi, noto pedagogista e 'papà' del modello d'insegnamento 'Reggio Children', che aiutò nello sviluppo di missioni in Brasile. Inoltre andò a Mosca nella delegazione italiana per aiutare il Vietnam e a Berlino nella Commissione Disarmo.Il parroco ebbe però anche alcuni guai con la giustizia. Negli anni '80 finì in carcere, in isolamento, accusato di favoreggiamento nei confronti di Paolo Bellini, la 'Primula Nerà, killer della criminalità organizzata. La stessa accusa gli venne mossa nell'ambito del sequestro Finco nel 1982 e poi finì in cella ancora per truffa e peculato. Infine, storia recente, nel settembre 2017 è finito nuovamente arrestato per le presunte minacce di morte e intimidazioni al giudice Cristina Beretti, nonché presidente del tribunale di Reggio Emilia. Dopo due mesi di domiciliari, venne rimesso in libertà e tornò nella sua comunità. Infine il 9 dicembre scorso è stato assolto.

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