con il n 100 della collana le storie di sergio bonelli chiude in bellezza e fra polemiche

Mi Dispiace molto, soprattutto perché non penso di continuare la serie con Cult, non mi sento interessato (  poi dipenderà da  cosa  ristampano )  nelle ristampe dei tempi che furono. Parlando del volume, editoriale molto triste che si focalizza sui menagrami (!).


Cento di queste Storie!

Martedì 12 gennaio esce il numero 100 di Le Storie. Un traguardo non da poco, per la nostra serie antologica nata nell'ottobre del 2012. E anche se la testata chiude i battenti proprio col numero 100, in realtà non chiude davvero i battenti ...

Stando a un vecchio e quantomai arguto adagio, «anche un orologio rotto segna l'ora esatta due volte al giorno» ed è in omaggio a questo principio che le ricorrenti voci con cui si preconizza l'imminente chiusura de Le Storie ricevono finalmente conferma. Di queste voci non ci lamentiamo, anzi.Otto anni sono trascorsi da quando Mauro Marcheselli, con l'imprimatur di Sergio Bonelli, varò questa nave. In quanto cantiere permanente e opera aperta, la nostra-vostra collana non può essere "completata", ma neppure "spezzata a metà" - il punto in cui oggi si sceglie di interromperla è tutto sommato identico a ogni altro e, a ben guardare, lascia spazio e nutrimento a un solo dubbio: forse la prossima Storia sarebbe stata più bella? E quella dopo ancora?... Pazienza.Detto ciò, Le Storie non vi abbandona, perché dopo un mese di pausa diventa CULT.«Uffa!... Basta con tutte queste parole inglesi!». Qualcuno tra voi - immaginiamo - reagirà con insofferenza di fronte al nome che abbiamo scelto per il nuovo corso de Le Storie. Ma "Cult", francamente, ci è sembrato il candidato ideale, perfettamente calzante all'idea che ci frullava per la testa. Proprio come un Cult Movie - espressione che non sembra suscitare sdegno in nessuno - le avventure che vi proporremo in questo 2021 sono infatti piccoli gioielli, gemme nascoste nel sottosuolo, "tizzoni d'inferno" pronti a ravvivare il fuoco della fantasia.

[...]  segue  https://www.sergiobonelli.it/news/2021/01/11/gallery/cento-di-queste-storie-1009104/ 

 Senza fare autocritica . Infatti non Sono rimasto sorpreso dall'editoriale ( visto che è successo anche con altre colane s'interrompono in edicola e poi senza un perchè continuano in libreria ) ,

 


 dove ancora una volta sembra che i responsabili della chiusura siano il destino  cinico e baro o i menagrami ... Dispiace che a una affezionata comunità di lettori non siano mai state fornite informazioni di sorta, tanto che la conferma è arrivata solo all'ultimo numero nonostante le tante domande dei mesi scorsi

Un atteggiamento opaco che a mio avviso non fa bene in primis all'editore e che impedisce a noi lettori di provare a mettere in campo qualunque tentativo di invertire la rotta. Finale di partita, amen. E' proprio vero  che    le  cartucce migliori     si usano alla  fine .  Una  storia  Notevole, molto particolare, stimola molto l'intelligenza  e  l'attenzione      non una semplice  lettura  di  una mezz'oretta  per  passarci il tempo  di chi legge. Disegni favolosi. Le Storie chiudono con un albo degnissimo  con   Interessanti Easter egg lungo la storia: il numero 100 riproposto, il titolo stesso che si rifà all'opera di Beckett, un personaggio ispirato nelle fattezze proprio a Beckett e un altro a Ian Holm, il logo della casa sull'astronave. Concordo   con   un commento       della  pagina  fb de  le storie    si  detto  : 


<< maledetti detratto purtroppo gli “utili detrattori” (per non chiamarli in altro modo), fanno danni inenarrabili. Inconsapevoli, vengono strumentalizzati da anni. Mi ricorda la questione costo degli albi: costano poco. E da allora gli editor hanno preso la palla al balzo aumentandone il costo a dismisura. Facciamoci del male da soli parte seconda.>>  

Infatti  hanno preso  una   dolorosa   e  saggia  decisione   quella   di  chiudere    e  di lasciare la  collana   come  come  raccolta     di  fondi  magazzino  . S'era passati  da storie ed autori sopraffini la collana si era trasformata [  dipende  dai  gusti       aggiunta  mia  ] in uno sterile contenitore di albi di artisti alle prime armi o di serie (meglio ristampe  o  integrazioni  a  vecchie  serie   in modo   d'attirare   anche  lettori     d'esse  ) non pubblicabili in economica altrove. Le mini di Legs, Napoleone, Cassidy che dovevano essere edite come collane a se stanti sono state inserite nella serie, confondendo i lettori. E la colpa della chiusura? Il momento economico critico o il il nostro che non abbiamo appoggiato il loro progetto. Un modo di lavarsi le mani che va avanti da anni ormai. E adesso avanti con la riesumazione dei fondi di magazzino  che giacciono nei cassetti da anni. 
  La    situazione    si  sarebbe potuta  evitare    unendo in  un unica  collana   i romanzi    bonelli     con  le storie   magari  facendone  una  collana  io avrei visto bene una collana magari semestrale ,o quadrimestrale   alternando  storie    a    con più di  100  pagine  o storie  di cento  . Oppure  con edizione cartonata da libreria ,visto il target dei lettori penso che ci poteva stare ,un volumozzo magari di 96 pagine inedite. Una  decisione  che ha  spiazzato  molti lettori che  ancora  (   almeno  chi  non lo ha   capito  o  voluto  capire    leggendo      tra le righe   \    non passivamente   l'introduzione  )   se per    Serie Cult  si tratta  di  ristampe o Storie già scritte, inedite ma per un motivo o l'altro mai pubblicate : Se fosse la 2° ipotesi , come  credo  ,  ma  mai  dire mai  ,   mi sa che la qualità delle sceneggiature non sia di un certo livello.  Cosi  come    non si  è  (  questo  vale  anche  per  me  )  to il senso di mantenere il nome "le storie" alla prossima collana "cult", che niente ha a che vedere con la precedente...sembra che sia soltanto un malriuscito artificio per garantirsi almeno un piccolo zoccolo di collezionisti de Le Storie.. A meno che    non sia   una  trovata  per   sfruttare la smania complottista dei lettori più affezionati. Per quanto mi riguarda, non attacca visto  che  il  trucco è  già vecchio  ed  stantio   fatto   da  tutte  le  case editrici   e non solo  di  fumetti   .   Però lasciatemi dire che questa collana, nonostante nell'ultimo periodo    cioè  negli ultimi 3  \4  anni   abbia iniziato forse a barcollare, ha regalato delle storie di una bellezza preziosa, ne ho letti ed  ne  leggo ancora  un fottio di fumetti ma storie di una tale potenza le ricordo raramente. Penso siano state toccate, di tanto in tanto, delle vette allucinanti. Quindi grazie e tanto de cappello. Infatti   a  freddo    penso   che   la collana è stata chiusa non è certo per fare un dispetto ai lettori. Forse un po’ più di chiarezza nel momento in cui è stata presa la decisione sarebbe stato preferibile ma purtroppo così è stato. Piuttosto forse bisognerebbe fare un discorso un po’ più ampio: quale è l’età media dei lettori della casa editrice? Sono gli stessi lettori degli anni 80/90 che adesso hanno 40/50 anni o (ma ne dubito) se ne sono aggiunti di nuovi e più giovani? il prodotto da edicola funziona ancora ed è ancora adatto per questi lettori ?Secondo i  molti  comenti  sui  social    , non  a  torto  ,  La  casa editrice    ha    ha commesso un errore, la collana doveva continuare come riempitivo per artisti emergenti e le ristampe non le comprerò .  Infatti  alcuni  lo considerano  (  e  come non  biasimarli )   <<  Ultimo numero, vuol dire che avete fallito >>  , ma  non sono d'accordo   completamente   perchè arrivare  a  Cento numeri, di una serie del genere (  anche  se  fra  alti  e  bassi  )   , a me invece sembra un successo.  E  poi do  ve  sarebbe  i fallimento    se  60\70  su 100  (  mio  giudizio personale  )   erano   buone   ed  alcune eccellenti  quindi    non vedo  dove  stia  , come dicono alcuni    sui  social  ,    fallimento  .  Concludo   con  un rammarico     e  con un vello   di  nostalgia   Era forse una delle migliori serie bonelli, l'idea delle storie è stata geniale. Era partita alla grande e ha tenuto bene per molti anni, poi negli ultimi tempi è stata sempre più inquinata da troppe ristampe ( la spina dorsale della serie Cult) e infine chiusa malamente.  Se posso dare un consiglio da ignorante i ambito editoriale  , dovrebbero concentrarsi maggiormente sulle scelte editoriali e sulla qualità del prodotto, non sul merchandising da 4 soldi (veramente brutto). A mio parere la Panini sta rovinando questa azienda con una campagna marketing penosa. Spero solo che la serie del giovane "Tex Willer" tenga duro, perché è un vero capolavoro (moderna, adulta e ben sceneggiata), spero solo non faccia la fine de "Le Storie" diventando  come  sembra   di capire  dall'introduzione    una semplice  collana   di raccolte e    di  fondi  di magazzino  .  Comunque sia andata, pur con tutti i suoi alti e bassi, è stata una serie bellissima. Sono contento di averla seguita quasi  interamente

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