Ho condiviso recentemente sulla mia bacheca Facebook ed sui miei social ( ormai quasi tutti sono collegati uno con gli altri o di un unico proprietario ) da un mio contatto un meme su quello che farà una volta ottenuta la fiducia il nuovo governo . Ed ecco che subito sono arrivati i contatti . In particolare questo : << Un veggente insomma, fai altre previsioni ? >> No nessun veggente sono uno che si diverte a vedere lontano come il matto dei Mcr colonna sonora del post d'oggi
In realtà nessuna previsione ma un mio divertimento, vista la mia passione ovviamente cercando d 'integrarla con osservazione e razionalità per i misteri, per il complottismo, intrighi, e futuro distopico soprattutto letterario vedi per esempio i fumetti : orfani della bonelli ,IL romanzo \ graphic novel) a fumetti V for Vendetta scritto da Alan Moore e illustrato da David Lloyd, ecc
Ora Noi siamo abituati a pensare che il futuro è un tempo che deve ancora avvenire, per cui non può essere mai individuato in pienezza. In qualche modo noi riusciamo a prevedere molti fatti ed eventi in base all’esperienza del passato, ma ci sono molti più “imprevisti” che sfuggono alla nostra capacità di discernimento , Ma allora come mai molte volte le tue analisi sono azzeccate o riesci ad indovinare ed a prevenire quello che succede ? LA DIFFERENZA TRA “PREDIRE” E “PREVEDERE”. Tuttavia, al di là dell’occhiata all’oroscopo (e al di là delle palle dei maghi), un sensato, razionale e possibile negoziato con il futuro può passare dalla diversità che c’è tra due parole in apparenza assai simili: “predire” e “prevedere”.
“Predire” riguarda l’annunciare eventi futuri e il fare profezie. “Prevedere” riguarda il fare ipotesi e supposizioni, a partire dai dati disponibili, su quanto potrebbe accadere in futuro. La discriminante vera è il presupposto su cui si fonda ciascuna delle due pratiche: la prima presume che il futuro sia nelle mani di una divinità. La seconda presume che il futuro sia governato (più o meno consapevolmente) dagli uomini, dalle conseguenze (non sempre evidenti) di atti o eventi pregressi, dal caso.
E poi distinguere , e qui rispondo a chi mi chiedo come ci riesco , fra previsioni \ a breve termine ed a lungo termine Infatti Se può aver senso tentare di prevedere il futuro, conviene comunque cimentarsi coi grandi sistemi più che con le imperscrutabili sorti individuali, e bisogna provarci avendo chiari tre fatti: nei sistemi complessi (il sistema sociale e quello economico, il clima e gli eventi meteo, il traffico, gli ecosistemi) l’interazione tra le diverse componenti è di tipo non lineare. L’effetto-farfalla (leggete qui come è stato scoperto: è interessante) gioca un ruolo importante. E, come scrive il filosofo e sociologo Edgar Morin, “l’imprevedibilità e il paradosso sono sempre presenti”. E quindi non sempre ci riesce al 100 % Gli studi sul futuro integrano discipline eterogenee: psicologia, sociologia, matematica, statistica … ecc . Hanno cominciato a svilupparsi a metà del secolo scorso. Chi se ne occupa cerca di individuare schemi ricorrenti, se ce ne sono, e ragiona in termini di scenari: possibili, probabili, preferibili o da evitare, con l’obiettivo di aiutare società e individui a compiere scelte sagge avendo un po’ più chiare le opzioni disponibili e le loro conseguenze possibili. Non si considerano studi sul futuro le ipotesi a breve termine (per esempio: il comportamento della Borsa nei prossimi tre mesi), ma solo quelle che prendono in esame eventi a medio e lungo termine.
Ma come punto di partenza sia per i neofiti che per coloro lo fanno da sempre non fidandosi di quelle fatte dai media embed o da quelli complottisti ci vuole un apertura mentale . In termini psicologici e non solo , essere mentalmente aperti significa saper affrontare l’incertezza, essere capaci di esaminare le questioni da molte prospettive, non avere preconcetti, essere pronti a cambiare idea e saper evitare le trappole mentali (bias) che possono fuorviare anche le persone più accorte
[...] In fondo a questa pagina di Wikipedia trovate elencati i più importanti. Ma è la BBC a dirci quello che probabilmente tutti siamo più curiosi di conoscere: a saper fare le previsioni migliori non sono tanto i superesperti, quanto le persone dotate di un alto grado di apertura mentale (peraltro questo è, insieme all’introversione, uno dei due tratti che nel Big Five, uno dei più accreditati modelli della personalità, è correlato con la creatività).[...]
da https://nuovoeutile.it/prevedere-il-futuro/ articolo da cui ho prese le foto ( eccetto i meme ) e da cui ho rielaborato il post d'oggi
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