30.7.15

Tempio Pausania, al centro della vita il Rispetto e l’Amicizia. Senza retorica, un esempio che arriva dalla musica.


  da   http://galluranews.altervista.org/



                       Tutti i musicisti di una favolosa serata (foto di Margherita Cossu)
Tempio Pausania, 18 mag. 2015
Ho sempre presente nella mia mente le parole di mio padre. Diceva sempre,
Antonio nella vita esistono persone e Persone, alcune le saprai conoscere meglio, altre non si faranno conoscere mai. Le saprai distinguere perché le migliori persone sono quelle che ti sanno ascoltare e non sovrappongono mai la loro voce alla tua, ti sapranno guardare negli occhi in modo diretto e accorreranno quando tu avrai bisogno, al tuo capezzale o al tuo matrimonio. E sorrideranno con te e sapranno anche piangere con te“                                                                           La vita mi ha insegnato che babbo aveva ragione. Lui, come tutti coloro che avevano conosciuto guerra, fame e dolori infiniti, era una persona semplice ma ogni dolore vissuto lo aveva temprato e reso forte. Solo quando siamo forti possiamo distinguere le persone dalle Persone. Quando il nostro stato d’animo è colpito, ferito, malato, siamo fragili e oltre a navigare a vista spesso ci buttiamo tra le braccia del primo che capita, lasciandoci disorientare e volare  verso cieli offuscati o navigare in mari tempestosi.Ho imparato il rispetto per tutti, ad esso ho adeguato la mia vita e successivamente quella dei miei figli. Sono stato, come tanti, offeso e vilipeso, ho reagito e ho sbagliato a rispondere alle offese con le offese. Ho ricevuto stima e ho saputo sempre darne a chi l’ha meritata e anche a chi nemmeno conoscevo, solo per averlo sentito dentro di me. Non si è uomini perché si alza di più la voce o si prevarica gli altri.L’amicizia resta per me il valore principale che muove qualsiasi cosa e che è capace di smuovere la terra tant'è devastante la sua forza d’urto, e vorrei darvene un esempio, per rendere merito ad una persona speciale della cui amicizia  vera, da molti anni, mi onoro.Qualche giorno fa, ho organizzato un concerto live con musicisti di grande valore, davvero uno migliore dell’altro. Chi ha assistito a questa serata magica sa di chi e di cosa sto parlando.Tra essi, l’artista a cui la serata era dedicata, Roberto Diana.Roberto, lo scrissi nella presentazione di questo evento qualche settimana fa, aveva il desiderio da sempre di poter suonare al Carmine. Con molte difficoltà sono riuscito ad accontentarlo ed ho organizzato, con tutti i musicisti, lo staff del Teatro e la classe dei Fidali del ’66 (straordinari tutti!), un concerto di più di 2 ore, magnifico, vibrante, coinvolgente come pochi in vita mia ho visto.Poche persone tra il pubblico, quasi fossero le prescelte fortunate, e quindi pochi soldi alla fine realizzati. Lo scopo del ricavato era quello di pagare gli artisti, anche se non tutti volevano essere pagati, il fonico e poi lasciare alla classe quanto sarebbe rimasto come contributo per la prossima festa di Sant’Isidoro che quest’anno vede questa classe di fidali organizzatrice.Alla fine i soldi sono bastati a pagare giustamente il service di grande qualità e poi…e poi Roberto, i suoi ospiti, hanno cantato e suonato gratis. Voi mi chiederete…ebbè? Vi rispondo subito. Intanto sono tutti professionisti e vivono di musica ma il lato umano, in tanti musicisti che ho conosciuto in vita mia, è quello che prevale sempre. Il loro cachet è stata la grande soddisfazione di aver suonato e di averlo fatto in maniera strepitosa.Il giorno dopo, ancora nel cuore e negli occhi, i riflessi di ciò che avevamo vissuto la sera prima, al telefono Roberto mi chiama e mi parla solo della sua grandissima soddisfazione di aver suonato e di essere stato apprezzato. I soldi? “Non contano, Antonio. Io sono felice di quello che è successo e questo per me vale quanto e più di un cachet”.Sappiate che per la serata era venuto anche un amico da Pavia, in aereo e che per quelle spese… “Mi arrangio io Antonio, non ti preoccupare”.Roberto non avrebbe voluto che io scrivessi di questo, lo conosco.  Io, però, sono così e quando un amico mi dice queste cose, penso che ancora una speranza esiste e che questa è lamicizia oltre ogni soldo, oltre ogni compenso. Da quel giorno per me indimenticabile sono certo che oltre alla collaudata amicizia con Roby posso dire di aver conosciuto tutti gli altri artisti, anzi ARTISTI, che sono d’incanto diventati amici veri. Questa è l’amicizia che unisce gli uomini, questo è il valore imprescindibile che fa muovere tutti e tutto. E’ bastata una serata di due ore per farmi capire.Pensate sempre a chi vi ascolta, vi guarda negli occhi, non vi parla sopra, vi sorride o piange per voi. Tenetevi stretta quella persona, è un amico.Non camminare dietro a me, potrei non condurti. Non camminarmi davanti, potrei non seguirti. Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico.
(Albert Camus)

Nessun commento:

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...