15.7.15

quando la spiaggia diventa luogo d'arte






07/07/2015
FEDERICO TADDIA




“La sabbia è gratis, è sostenibile ed è una materia prima ottima per essere plasmata: noi viaggiamo il mondo grazie a lei, e attraverso lei riusciamo a portare la nostra arte e a incontrare le comunità locali a cui trasmettiamo conoscenze sull’ingegneria sostenibile e la permacultura”. 




Cambiare gli stili di vita, sorprendendo a tre dimensioni: è questa la missione della cilena Constanza Nightingale, 29 anni e del francese David Rendu, 38 anni, che dopo essersi incontrati su una spiaggia della Nuova Zelanda nel 2010 insieme a Jamie Harkins, artista indigeno poi uscito dal team, hanno attraversato l’intera nazione creando straordinari disegni in 3D. Prima di sbarcare in Australia, dove si trovano in questi mesi sempre alla ricerca della marea e della prospettiva giusta, in attesa di intraprendere un tour europeo. “L’idea ci è venuta ispirandoci alla street art”- spiega Constanza – Creiamo disegni con cui le persone possano interagire e farne parte. Con conseguenze anche surreali: una volta due ragazzini hanno iniziato a muoversi nella piramide Maya e la madre è arrivata di corsa spaventatissima poiché pensava potessero cadere dalla cima. IL   gioco  di linee e ombre era perfetto, il disegno sembrava reale: è stato molto divertente”. 






Spiagge piatte, con maree che avanzino molto e, di conseguenza, si ritirano altrettanto lontane. E con un rialzo nelle vicinanze dove si possa piazzare la macchina fotografica: queste le condizione ideale dei due “sand artist”, che per compiere le loro opere ci mettono dalle 3 alle 5 ore. “Una volta trovato lo spazio giusto ci andiamo due ore prima che la marea si abbassi per portare il rastrello, i bastoni, la corda e il bozzetto dell’immagine. Io piazzo l’obiettivo in posizione strategica, e da lì indico a David i punti di riferimento del disegno. A quel punto David crea le linee principali sulla sabbia. Quando le linee sono fatte, si aggiungono insieme le ombreggiature e i punti di luce che attribuiscono volume ed effetto 3D al disegno”. 






Il tutto sotto lo sguardo attento e curioso di decine di persone, che solitamente si fermano ad ammirare incredule l’illusione ottica formarsi davanti a loro. Tutti consapevoli che la magia terminerà alla prima onda lunga. “Per noi non è affatto un problema, anzi, rappresenta proprio la bellezza del nostro lavoro: si tratta di un’arte effimera e noi vogliamo trasmettere un’attenzione particolare al passaggio del tempo e delle azioni come metafora della brevità della vita. Veniamo creati, nasciamo, viviamo e moriamo: queste sono le nostre dimensioni”. 



Constanza e David hanno formando il gruppo 3D Sand Art. Per conoscere le loro attività facebook.com/3DSandArt. Le fotografie sono di Constanza Nightingale




A  giocare  e a creare  oltre  il  classico  castello    di sabbia   che noi  tutti  facciamo  con i nostri figli \ nipoti  o  che  abbiamo sempre  fatto da piccoli  (    foto  da me scattate  a Vignola, località turistica del Nord della Sardegna  a  fine  giugno  

c



o le sculture di sabbia che vengono fatte in vari festival e da vari specialisti come egimor@tin.it    proprietario del sito  http://www.uncastellodisabbia.it/  di  cui  trovcate  sotto   due  suoi lavori presi  dal  suo  sito





c'è anche     chi  come  Andres  Amador   che  

da , eccetto  la  prima  foto  ottenuta  con  il cattura  schermata  preso  dal  video che trovate  sotto   , http://www.iodonna.it/viaggi/weekend/2014/  del 17 febbraio 2014



Armato solo di un rastrello, realizza sulle spiagge di San Francisco dei veri e propri dipinti.



I quadri enormi vengono realizzati a bassa marea, giusto il tempo di essere fotografati per poi aspettare che il tempo e il mare li inghiottiscano per sempre

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