Bene oggi anziché psicanalizzarmi e auto analizzarmi oggi parlerò di un film visto su Netflix . Esso è Nostalgia il film di Mario Martone presentato a Cannes 2022 con protagonista Pierfrancesco Favino. un discreto film su una tematica abusata e strausata al cinema e in tv fa vedere e recitare un bravissimo attore . Un Pierfrancesco Favino che conferma ancora una volta il suo talento con un’interpretazione misurata ma ricca di sfumature e piccoli tocchi di classe. Un film in cui regista Mario Martone cambia stile e genere ancora una volta ma non perde la capacità di raccontare storie personali e al tempo stesso la sua città. Anche se è un film quasi in soggettiva visto che I personaggi secondari per altro alcuni sono molto bravi non sono ben delineati e sfaccettati quanto il protagonista e non sfrutta a pieno le loro potenzialità attoriali e recitative .
Quindi Se Martone è bravissimo a costruire, partendo dall'omonimo romanzo di Ermanno Rea, questo crescendo di consapevolezza fin dalla sceneggiatura, molto del merito della riuscita finale del film va certamente al suo interprete: Favino recita inizialmente in un italiano un po' rigido, con un un forte accento straniero, tipico di chi è stato via per decenni interi; più passa il tempo a Napoli, più ritorna in contatto con le sue radici e col se stesso del passato, e più cambia il modo di recitare e parlare,
adottando con grande naturalezza il dialetto napoletano. A quel punto è evidente allo spettatore che il ritorno a casa è completato e la nostalgia ha avuto la meglio. Nostalgia è << un dramma con elementi crime che punta tutto sul suo protagonista, un bravissimo Pierfrancesco Favino, e sul fascino pericoloso tà del Rione Sanità di Napoli. >> da https://movieplayer.it/articoli/nostalgia-recensione_27023/ . Un scendere nei meandri della Napoli storica senza scadere nelle immagini cartolina tipo Gomorra (film e serie ) ci ho visto un ritorno a le serie e La squadra e spaccanapoli . Una storia che, fin dall’inizio, sembra già scritta e prevedibile al limite del scontato ma che regia e interpretazioni riescono a rendere avvincente ed emozionante dalla prima all’ultima scena .
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