3.12.22

Violenze contro le donne con disabilità, il report della Polizia: "Spesso l'autore degli abusi è una persona vicina alla vittima"

 

  repubblica 03 DICEMBRE 2022 ALLE 08:41    a  cura della redazione Cronaca

Lo studio dell'Osservatorio Oscad: in due anni 230 "reati tipici". Il pericolo può celarsi anche sul web



Una discriminazione multipla: è quella che ogni giorno subiscono molte donne italiane, vittime in quanto donne e in quanto persone con disabilità. Come il caso di una ragazza siciliana affetta da una grave forma di deficit cognitivo, ricoverata durante il lockdown in una struttura sanitaria, abusata più volte da un operatore che avrebbe dovuto assisterla. Non c'è stata denuncia e nessuno si sarebbe accorto delle violenze se la giovane non fosse rimasta incinta. Soltanto a quel punto la struttura ha comunicato la situazione ai familiari. È solo una delle tante storie di violenza nei confronti di donne con disabilità che l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) della Direzione centrale della Polizia criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza registra nella sua attività contro ogni forma di crimine d’odio. In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità di oggi, l’osservatorio ha pubblicato un report dedicato alla violenza contro le donne disabili, vittime di discriminazioni multiple - come donne e come persone con disabilità. In questi casi le vittime tendono a essere esposte agli abusi per periodi prolungati nel tempo, a causa del loro stato di vulnerabilità e isolamento, della limitata capacità di difendersi, di fuggire, di chiedere aiuto e di essere credute. L’analisi, già affrontata il 25 novembre scorso in occasione della presentazione annuale dei dati sulla violenza di genere, ha riguardato lo studio, in due anni (1 ottobre 2020 - 30 settembre 2021 / 1 ottobre 2021 – 30 settembre 2022), di casi in cui sono stati commessi reati tipici della violenza di genere su donne con disabilità, come maltrattamenti contro familiari o conviventi - riscontrati in 230 casi - la violenza sessuale e lo stalking, 50 e 21 episodi in totale. Molto spesso, si legge nel report, gli abusi sessuali avvengono all'interno della famiglia o nelle strutture deputate alla cura e all'assistenza e sono commessi da persone vicine alla vittima, che godono della sua fiducia, come familiari, amici o operatori sanitari. Per quanto riguarda gli atti persecutori, invece, a volte il pericolo si nasconde sul web: molte giovani con disabilità vengono contattate sui social, circuite e convinte a produrre materiale sessualmente esplicito, per poi essere ricattate. Storie drammatiche in cui le vittime, spesso più delle altre donne, non hanno la possibilità di denunciare quanto accaduto per timore di ritorsioni o di perdere il supporto della persona che si prende cura di loro o per la stessa difficoltà di riconoscere l’abuso. Le donne con disabilità sono quindi vittime delle stesse forme di violenza che colpiscono le altre donne ma con conseguenze spesso amplificate a causa della loro particolare vulnerabilità. Da questo deriva la notevole quota di "sommerso" che riguarda questi reati e la necessità di tenere alta l’attenzione su un fenomeno che resta sovente celato, sconosciuto se non addirittura negato. Per questo può essere anche molto utile far luce sui più comuni stereotipi e pregiudizi contro le donne disabili, terreno fertile per fenomeni di violenza che vanno combattuti anche con l’informazione e una maggiore consapevolezza.

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