Se col pensiero avete da misurare il tempo in stagioni, fate allora che ciascuna stagione cinga tutte le altre, E che il presente abbracci il passato con il ricordo e il futuro con l’ardente desiderio.Kahlil Gibran, Il profeta
Una delle trappole in cui sono caduta è stata quella di identificarmi col passato. Ho creduto di essere i miei errori, i miei sbagli, le occasioni perse identificandomi con tutto questo nel momento presente, senza capire che la me stessa del presente non era quella del passato. Quella che sono oggi, con i miei progetti e le mie ambizioni, non corrisponde a quella di ieri. È stato un processo di trasformazione continua, quasi impercettibile, ma la me di oggi ha poco da spartire con la me di ieri. O meglio, la me stessa di ieri è stata la partenza per essere quella che sono oggi, così come quella che sono oggi sarà la partenza per quello che sarò domani. È un concetto semplice, forse anche banale, ma spesso il passato mi ha agganciato trascinandomi in un labirinto senza apparente via di uscita.
E anche il pensiero del futuro è stato un'insidia, identificandomi con un'immagine idealizzata di me, più che reale, tangibile. Sono un essere nuovo ogni giorno; ogni giorno rinasco e cambio continuamente grazie a chi ero, ma non sono più, e progettando chi sarò disposta ad accettare gli imprevisti In continua trasformazione e evoluzione.
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