Lo so che ormai il boicottaggio è venuto meno e che quindi potevo vedere le due finali ( Francia -Argentina e Marocco - Croazia ) live ma non l''ho fatto lo fatto se non in dufferitapet via di una scommessa con un anicoitalo francese ma soprattutto per aver qualcosa di cui parlare al bar o in edicola con quelli che hanno seguito le partite di questi mondiale . Perché ho voluto provare ad essere coerente con quel che ho detto all'inizio di questo diario e che è confermato da : 1) : << Infantino: "Il miglior mondiale di sempre. I diritti? Viene prima chi vuole godersi il calcio" Il presidente della Fifa ha lodato il Qatar: "Il mondo intero ha capito che i pregiudizi non avevano ragione di essere". Poi sul delicato tema dei diritti: "Dobbiamo pensare ai tifosi". Sui lavoratori morti: "Dramma per tutti, ma sui numeri bisogna essere precisi". >> dal quotidiano la repubblica 16\12\2022 e come a dare un contentino al Marocco per aver perso o a pensare male perso di proposito contro la Francia in semifinale ovvero L'annuncio: "Mondiale per club 2023 si terrà in Marocco . 2 ) Ma soprattutto perchè da essi il Qatar, ordine e culto del lusso. I soldi hanno ribaltato il calcio . Forte del successo organizzativo la petrolmonarchia continuerà a usare lo sport per legittimarsi Emanuela Audisio su repubblica del 17 DICEMBRE 2022 ( articolo a pagamento purtroppo ) .
Ecco che ho avuto un rigurgito di coerenza e do coscienza con quanto ho detto nel corso del diario che ho tenuto in questo mondiale . Quindi non ho visto ne una ne l'altra . ho visto : 1) in replica u il film su Pio La Torre (Palermo, 24 dicembre 1927 – Palermo, 30 aprile 1982) politico del Pci ucciso dalla mafia ., la parte di Atlantide sul ruolo della banda della magliana nel caso Manuela Orlandi il resto l'ho saltato perché era una replica sulle origini della famigerata banda., 2 ) le mostre fotografiche di cui ho parlato in uno degli ultimi post del diario di resistenza ai mondiali
La prima inaugurata il 10 Dicembre allo Spazio Faber a Tempio Pausania, organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale "La Sardegna Vista da Vicino", verrà La mostra fotografica "Routes of Sardinia" a cura del fotografo, Franco Sanguinetti che espone per la prima volta a Tempio Pausania.Un emozionante percorso fotografico della Sardegna, finalizzato alla riscoperta ed alla valorizzazione di volti, tradizioni popolari e momenti di vita quotidiana. La mostra sarà visitabile fino al 24 Dicembre.
Una mostra molto bella , un sintesi dei suoi lavori ( vedere i suoi social : flickr Facebook in particolare ) commento azzeccato quello di Folco Mileto lasciato sul suo Facebook << Luci, pochissime, minuscole e silenziose attenuano il nero di una notte fredda e solitaria. Unico compagno di silhouette, il selciato umido e lucido, che sa ancora di antico: Il passo lento e cadenzato sostiene d'abitudine i viandanti che pensano di essere soli. >> Un viaggio , anche se sintetico rispetto ai suoi social , tra passato e presente , per non perdere la direzione . Ma soprattutto conferma che Fotografare: il modo più creativo per ricordare .
La seconda mostra che sarà visitabile fino al 6 gennaio 2023 è costituita dalla collezione del fotografo Vittorio Ruggero .Sono foto della mia tempio fra il 1900 e il 1950 . Una tempio che ormai in gran parte non c'è più distrutta da costruzioni moderne e le campagne ed il panorama da nuovi quartieri . Foto bellissime come tutte quelle antiche . Anche se molte foto le avevo già viste in account o gruppi Facebook di persone nostalgiche di bei tempi andati o appassionati \ cultori di foto storiche ed antiche ., o su " fogli " locali ., nel baue familiare . ma è sempre bello rivederle e tornare un po' al passato si scoprono nuovi particolari e dettagli . Una mostra bellissima . anche se ti viene un po' dimagone e frustrazione nel vedere come le amministrazioni dal secondo dopo guerra in particolare quelle del boom economico hanno lasciato distruggere e snaturare un centro storico ( che ancora , quel poco rimasto in tatto anche se non più panoramico ha il suo fascino ) e il suo panorama , le sue vigne ed i suoi orti ed vallate , spopolando il centro storico trasferendo la quasi totalità della gente in periferia con tutto quello che ne consegue .
Ecco quindi che le due mostre siano un viaggio nel passato con un occhio al futuro senza dimenticare chi siamo ed siamo stati , da dove veniamo e dove andiamo .
E poi l'ultima giornata, ma di questo ne ho parlato dettagliatamente sul mio facebook a cui vi rimando se vi va , del festival letterario sardo editori indipendenti .
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