12.12.22

Non so se susciti più indignazione o pietà umana". uno come consigliere leghista Marco Fiori: "I tifosi del Marocco? Scimmie urlatrici"


repubblica   


Rimini, le parole shock del consigliere leghista Marco Fiori: "I tifosi del Marocco? Scimmie urlatrici"

                                  di Micol Lavinia Lundari Perini


Il consigliere comunale della Lega (e segretario locale del partito) di Santarcangelo, Marco Fiori, qui in selfie con Matteo Salvini (foto da Facebook)

 
Lo sdegno del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad: "Non so se susciti più indignazione o pietà umana". Marco Fiori, appena eletto segretario del Carroccio a Santarcangelo, poi si scusa. Ma attacca: "Non è una frase offensiva"

RIMINI - Ha definito pubblicamente in rete, per due volte, "scimmie urlatrici" i tifosi del Marocco che festeggiavano le vittorie della loro Nazionale ai Mondiali in Qatar. Le parole del consigliere leghista di Santarcangelo, Marco Fiori, sono state diffuse dal sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, aggiungendo: "Non so se a una persona, a qualsiasi persona, capace di scrivere cose come queste debba essere rivolta più indignazione o pietà umana". Gli fa eco il segretario provinciale Pd di Rimini, Filippo Sacchetti: "Dispiace" che quelle frasi "vengano da una persona di una cittadina aperta e inclusiva che non ha niente da condividere con la discriminazione e gli insulti verso altre persone che stavano esultando per un risultato calcistico". Invece, va avanti il segretario dem riminese, "non mi sorprende la provenienza politica di chi usa da anni la cultura dell'odio per alimentare il consenso elettorale". Attacco anche dalla sindaca di Santarcangelo, Alice Parma: "Dopo la violenza dei giorni scorsi a Verona, con una famiglia marocchina aggredita da un gruppo di militanti di estrema destra, leggere queste parole nei post del consigliere Fiori ci lascia indignati oltre ogni dire. Trovo inaccettabile che un esponente delle istituzioni si esprima usando il gergo del più bieco razzismo e chiedo al consigliere Fiori di scusarsi pubblicamente, prima di tutto con la comunità marocchina di Santarcangelo". Le scuse sono sì arrivate, ma parziali: Fiori non ritiene infatti l'espressione offensiva e parla di "frase stupida, ma innocua".

Il post del leghista Marco Fiori
Il post del leghista Marco Fiori 

Le vittorie del Marocco, la vera outsider fra le 4 squadre approdate alle semifinali, hanno suscitato grandi festeggiamenti in strada, anche a Bologna, fin dal passaggio agli ottavi, un entusiasmo condiviso da molti italiani, anche con un pizzico di invidia. Ma certo fra di questi non vi è il consigliere del Carroccio Marco Fiori, che a Santarcangelo è appena stato eletto segretario del partito. Il 7 dicembre, dopo la vittoria del Marocco contro la Spagna, ha scritto: "Spero il Marocco venga eliminato dal Mondiale, così finalmente smetteremo di vedere scimmie urlatrici far casino per strada". Poi, dopo la vittoria nei quarti sul Portogallo, ha ribadito il concetto: "Attenzione, previsti assembramenti di scimmie urlatrici anche stasera". Sempre su Facebook, postando un video, aveva scritto: "I tifosi marocchini ci insegnano a vivere rispettosi. Queste risorse sono da rispedire immediatamente al loro paese d'origine".

La replica: "Non è un'offesa. Frase stupida ma innocua"

A polemica scoppiata, Marco Fiori scrive un messaggio di scuse per quello che definisce però un "inutile clamore" per un commento "che, sbagliando, non credevo potesse essere considerato così offensivo. Sono rimasto colpito, in questi giorni, da certe manifestazioni anche di carattere violento capitate in città italiane e all'estero. La vandalizzazione di piazza Gae Aulenti a Milano, dopo la vittoria della squadra del Marocco, l'intervento delle forze dell'ordine, addirittura una persona che cercava di sedare una rissa accoltellata, hanno motivato il mio sconcerto e un'opinione critica su quanto avvenuto".
Scuse poco convincenti. "Scimmia urlatrice - insiste Fiori - non è di per sè un'offesa. Viene usata comunemente per definire persone urlanti che fanno casino. Mi scuso certamente se qualcuno si è sentito colpito ma la frase in sè non offende nè va ad intaccare alcuna sfera sensibile. Ribadisco le scuse sincere, pur evidenziando che emerge ancora una volta una certa strumentalità unidirezionale di chi si attacca a frasi magari stupide ma del tutto innocue pur di farne un caso politico"

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