14.12.22

questo si chiama eroismo rofighter, il pilota potrebbe essere rimasto ai comandi per evitare l'impatto sulle zone abitate


da repubblica   

 di   Gioacchino Amato, Maria Emanuela Ingoglia

 

E' una delle ipotesi dell'inchiesta dell'Aeronautica sulla tragedia del caccia precipitato a 5 miglia dalla base di Birgi. Dall'aereo pilotato dal capitano Altruda non sarebbe arrivato nessun allarme, neanche il segnale automatico di espulsione del sedile eiettabile

Potrebbe essere rimasto ai comandi del suo caccia Eurofighter fino all’ultimo per evitare l’impatto in zone abitate, il capitano Fabio Antonio Altruda, 33 anni, originario di Caserta, morto nell’impatto del suo aereo ieri pomeriggio a cinque miglia dall’aeroporto di Trapani Birgi dove stava rientrando dopo una normale missione di addestramento. Per il momento è solo una delle ipotesi sulla tragedia sulla quale farà luce un’inchiesta dell’aeronautica militare alla quale se ne è aggiunta un’altra della procura di Trapani.

Altruda volava in coppia con un altro aereo che lo precedeva e che è normalmente rientrato alla base mentre dalla torre di controllo venivano persi i contatti con l’ufficiale pilota. Secondo le prime notizie dall’aereo non sarebbe arrivato nessun allarme, neanche il segnale automatico di espulsione del sedile eiettabile che fa entrare automaticamente in funzione il Gps.  

 

La notizia dell’incidente è stata comunicata ai genitori del giovane ufficiale, “ai quali il Capo di stato maggiore dell'Aeronautica, Generale di squadra aerea Luca Goretti, a nome dell'intera forza armata, si stringe in un profondo segno di vicinanza e cordoglio”.

Il Capitano Fabio Antonio Altruda era entrato in aeronautica militare con il corso regolare Ibis 5° dell'Accademia aeronautica di Pozzuoli nel 2007. Pilota combat ready su velivolo Eurofighter, in forza al 37° Stormo di Trapani dal marzo del 2021, aveva all'attivo centinaia di ore di volo, molte delle quali effettuate anche in operazioni fuori dai confini nazionali in attività di air policing Nato.

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Al momento tutte le ipotesi sono ugualmente al vaglio di chi indaga, da un guasto meccanico al fenomeno del wind shear, il vento improvviso che può schiacciare verso il suolo un velivolo in atterraggio, fino ad un malore.

Molti i messaggi di cordoglio ad iniziare da quello del presidente della Regione, Renato Schifani: “Tutto il governo regionale – scrive il governatore - si stringe attorno alla famiglia dell'ufficiale scomparso, al Capo di stato maggiore, alle donne e agli uomini dell'Aeronautica militare italiana”.

“La notizia che non volevamo ricevere – scrive il sindaco di Marsala, Massimo Grillo - il capitano Fabio Antonio Altruda, pilota dell'aereo militare caduto ieri sera a nord di Marsala, purtroppo non è sopravvissuto all'incidente. Caduto per servire lo Stato, la sua morte lascia sgomenti tutti noi. Alla famiglia rivolgo le condoglianze della città di Marsala e dell'intera amministrazione comunale - aggiunge Grillo -. Il sentito cordoglio va anche all'Aeronautica militare e al 37esimo Stormo di Birgi, oggi orfani di una così giovane vita”. Condoglianze per la grave perdita del pilota sono state espresse anche dal presidente del Consiglio comunale di Marsala, Enzo Sturiano, a nome suo e dell'intera assemblea. Il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli rilancia il messaggio del cappellano militare del 37° stormo, padre Giuseppe Maniscalco: “Preghiamo per la sua anima perché venga accolta nelle mani di Gesù risorto e preghiamo per i suoi familiari perché da Dio abbiano consolazione e conforto in queste ore di profondo dolore”.

Stamattina, cessata l’emergenza l’aeroporto di Trapani Birgi ha riaperto al traffico civile. Alle 7,40 è regolarmente atterrato il volo della Dat proveniente da Pantelleria e alle 8,10 è partito regolarmente il volo di ritorno della stessa compagnia verso l'isola a sud della Sicilia.

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