Appena giunto alla fattoria didattica di Barbara Rubiu in quel di Olzai, mi è apparso, quasi d’incanto, uno Stonehenge
in miniatura (nella foto di Gianfranco Palma) dove, grazie al talento
dell’esperto in gnomonica Pino Amico e all’estro artistico di Gian Piero
Zedde, all’interno di un cerchio megalitico, si trova un orologio
solare con tanto di mesi, di ore e di curve solari incisi su piccole
mattonelle di ceramica incastonate su piastrelle basaltiche. L’ora
locale si individua con la proiezione dell’ombra della persona che si
piazza sopra al mese in corso lungo una striscia in direzione nord- sud.
In questo
sito sembra di essere di fronte a un antico tempio megalitico
immerso tra olivastri plurisecolari e ginestre in fior dove Pino Amico
ha tracciato mesi e ore poi artisticamente rappresentate da Gian Piero
Zedde che ha coniugato arte, astronomia e natura, usando strumenti
fortemente identitari come l’acqua e la pietra o le lastre di granito,
conficate come preistoriche perdas fitas, e intervallate da zampilli
d’acqua delicatamente profumati dagli oli essenziali che Barbara ha
estratto dalle sue erbe officinali. L’ora sarà approssimativa, non sarà
precisa, al minuto: a questo ci pensano gli orologi- premette, il giorno
dell’inaugurazione di questo speciale sito, Pino Amico che parla del
movimento della Terra attorno al Sole, di equinozi e solstizi, di afelio
e perielio, di fusi orari, ora solare e ora legale. Tutte premesse per
indicare come funziona questa originale e artistica meridiana per il
calcolo dell’ora del giorno, quella stessa ora che un tempo il contadino
intuiva osservando il Sole per sapere quando doveva desinare o
rientrare in paese col carro a buoi. Oltre alle erbe officinali
sapientemente lavorate ora Barbara Rubiu potrà contare anche su questa
opera d’arte per incantare nella sua fattoria didattica grandi e piccini
puntando sulle risorse del terriotrio, l’identità e la conoscenza.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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