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4.9.25

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata XXXVIIIIX : - ARMI NON NON VIOLENTE \ ANCHE IL FISCHIETTO PUÒ FAR DESISTERE UN AGGRESSORE! -


Per  i non praticanti ed conoscitori di arti marziali o tecniche di autodifesa   ci sono  anche   delle  armi non violente cioè 

Le armi non violente si possono definire in due modi: da un lato, come oggetti per la difesa personale che non causano danni letali, come lo spray al peperoncino o le pistole a proiettili di gomma; dall'altro, come principi filosofici e politici che rifiutano l'uso della violenza per raggiungere obiettivi di trasformazione sociale, come il movimento nonviolento.

e la prevenzione .Infatti Antonio Bianco nellultima  puntata  della sua  guida     sul settimanale    giallo    afferma   che  


Non importa con quale marca o modello di borsa voi usciate.Quello che conta è quello che scegliete di portare con voi, anche e soprattutto per sentirvi al sicuro quando siete fuori casa. Non basta quindi controllare di avere preso le chiavi, il portafoglio, i documenti e il cellulare. Perché per le donne la borsa può e deve trasformarsi in una sorta di “cassetta degli attrezzi”, al cui interno inserire tutto quello che può farvi sentire più libere e più sicure di voi stesse. Il primo oggetto che non può mancare è il cellulare. Verificate che sia sempre carico, in modo che lo possiate usare in caso di emergenza, e portate con voi un powerbank, in modo da scongiurare il pericolo di rimanere senza bateria. Ancora, portate con voi un fischietto oppure un allarme personale acustico, che potrebbero bastare a scoraggiare le ca!ive intenzioni di un potenziale aggressore. È consigliabile inserire in borsa anche uno spray al peperoncino, purché conforme alla normativa, prezioso come deterrente, ma anche come strumento di difesa. Per chi preferisce non impiegare lo spray, non mancate di portare con voi torce tascabili ad alta intensità, che sono in grado di accecare soltanto temporaneamente un possibile malintenzionato dandovi la possibilità di guadagnare del tempo prezioso per mettervi al riparo. Ci sono poi oggetti che di per sé non sono considerati degli strumenti di difesa, ma che potrebbero fare la di$erenza. Pensiamo per esempio a qualche moneta o a qualche banconota di piccolo taglio, che potrebbero essere utili a chiamare un taxi, nel momento del bisogno. Infine, non dimenticate di portare con voi la prudenza e la consapevolezza. La prudenza sta nel camminare in posti bene illuminati e nell’informare una persona a voi cara del tragitto che vi accingete a compiere una volta usciti di casa. La consapevolezza, altre!anto preziosa, sta invece nell’avere programmi chiari e ben de#niti, con un margine di imprevisto minimo e facile da arginare, e nel conoscere i propri limiti.

7.1.25

PER DIFENDERVI AL MEGLIO ALLENATE LA CONCENTRAZIONE e Usate lo spray al peperoncino . Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntate XIII e XIV + perchè le donne non denunciano le violenze ed i tentati femminicidi

   canzone suggerita
Avanzate, ascoltate (Paolo Benvegnù)

per non rovinare  le festività  natalizie o meglio renderle  ancora  più  tristi   come  se  non bastassero gli  ultimi  3  (  di cui   due     non  riusciti     completamente  )    femmminicidi    avvenuti   tra  la  fine del 2024  e  l'inizio del 2025 


ho deciso di rinviare ad oggi 7 gennaio 2025  il post   in questione   e   di  fare  due puntate  in una del manuale  di autodifesa .  qui  la  precedente   con gli url  delle  altre puntate  



 La prestanza fisica non è l’unica arma con cui possiamo difenderci da un pericolo. Anche l’attenzione è altrettanto importante. Per migliorarla, e  per accrescerne la soglia, possiamo dedicare un po’ del nostro tempo a migliorare le nostre capacità di concentrazione per riuscire a indirizzare l’attenzione sul presente, in particolare su quello che ci circonda e che potrebbe trasformarsi in un pericolo. Iniziate 
dalla base: il riposo. Spesso viene sottovalutato, eppure  dormire bene e riposare un  numero adeguato di ore (che variano naturalmente a seconda dell’età e delle condizioni  fiiche dell’individuo) è il 
punto di partenza per stare bene !sicamente e per riuscire a  essere concentrati in maniera adeguata. Ancora, l’alimentazione. Seguire una dieta equilibrata e sana migliora le capacità di attenzione e 
di vigilanza. Tra le attività che vengono considerate basiche, c’è anche la respirazione, che 
spesso viene sottovalutata e che invece riveste un ruolo molto importante. Respirare “bene” permette 
un’ossigenazione adeguata dell’intero organismo, e migliora anche le capacità di concentrazione e di mantenere la calma. Durante il giorno, o comunque quando siete impegnati in attività di lavoro, 
concedetevi le pause necessarie. Staccare a intervalli regolari vi consente infatti di mantenere alto il livello di attenzione. Provate anche a utilizzare un contaminuti per ottimizzare il vostro tempo e le vostre  energie: si tratta di un metodo  efficace per valutare i progressi che farete durante gli esercizi. 
Cercate di eliminare le disattenzioni, per lo meno quando  vi è possibile e quando le stesse distrazioni dipendono da  voi. Se per esempio state camminando in un luogo potenzialmente pericoloso, evitate 
di indossare le  cuffie e di ascoltare la musica, in  modo da essere ben vigili e avere 
la situazione sotto controllo non  soltanto dal  punto di vista visivo. Ancora, non utilizzate il cellulare mentre state camminando, perché potrebbe essere  una preda appetitosa per potenziali ladri e al tempo stesso distrarvi.
Quindi (  tecnica  che   può  essere  usata     anche    per tranquillizzarvi  se  soffrite  d'ansia  )    prima di affrontare un’attività che richiede un elevato livello di concentrazione, distenditi e rilassa i tuoi muscoli.Dopo circa un minuto, concentra la tua attenzione sul battito cardiaco. Elimina tutto il  resto e ascolta con attenzione il pulsare  ritmato del tuo cuore. Dovresti sentire una  sensazione di calore: 
prosegui per alcuni minuti  e rialzati con calma.


La seconda è   sotto   forma   di  screenshot  del pdf . Non ho voglia e mi sento poco bene di fare l'estrazione     del testo  delle immagini 


 concludo     con  interessante  post  ,  forse  datato  ma    certe  cose  non   hano   limite  di  tempo  ,  di  



Ma non sentite vergogna quando ripetete come un mantra, vacuamente: Denunciate! Denunciate! Denunciate!, come se il punto fosse tutto lì?
Quante donne che poi sono state vittime di un femminicidio, avevano provato, prima, spesso più d'una volta, a chiedere aiuto, avevano provato a denunciare alle autorità le violenze (di diverso tipo: molestie, stalking e persecuzioni varie, forme di oppressione, minacce, vessazioni psicologiche e fisiche, stupri; tutte queste cose sono violenza) che subivano, e non erano state ascoltate, e non era stato fatto niente?
E anche le donne che non hanno mai avuto il coraggio di denunciare, frequentemente, non l'hanno fatto
pure perché temono, e temono perché sanno, dalle esperienze di altre donne, che anziché sentirsi comprese, accolte, messe a loro agio, fatte sentire al sicuro, aiutate, saranno ridicolizzate e/o si sentiranno colpevolizzate e inquisite, e che, assai probabilmente, le rimanderete a casa, dicendo loro che non ci sono – ancora – gli estremi per una denuncia e che non potete fare nulla.
Dobbiamo farci ammazzare, perché prendiate seriamente le nostre parole, perché abbiate considerazione di noi?
Sarebbe un Paese degno di essere definito civile, questo?
Vanno rivoluzionate, completamente, strutturalmente, la cultura, la mentalità, certo: sono anni che non faccio altro che ripeterlo; però, se, nel frattempo, non cambia anche, non cambia almeno, l'approccio delle istituzioni ai casi di violenza e nei confronti di chi le violenze le subisce e prova a chiedere aiuto, come possiamo sperare di non dover più registrare un femminicidio in media ogni tre giorni ?


  che    spiega  benissimo  e senza  tanti giri di parole  perché   ancora   anche   dopo il  caso  di  Giulia  Cecchetin nonostante ci sia un leggero  delle denunce  ,   resta ancora alto il numero delle  donne che   non denunciano  . Ma  s'intravede  polemiche   a parte    fra cui  l'uso  distorto  dei dati   statistici    anche   una  maggior  sensibilità  della gente   nell'intervenire  per evitarlo  ed  aiutare  la  donna  che   rischia     d'essere  uccisa 


Pietro Sedda il designer, artista e tatuatore di fama mondiale racconta i suoi nuovi progetti

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