1.8.05

ecco perchè consiglio e mi è piaciuto l'ultimo di Melissa P

Dopo aver  acquistato il primo  di Melissa  , ho  comprato , dopo aver sentito  un brano in una interviasta  a  kataweb  anche  uil secondo    l’odore del tuo respiro  . L'hjo fatto  dopo  un po'  di titubanza, visto la noia quasi totale,   del primo  ( salvo  alcune  parti  ed il finale  aperto ) visto  si rassomiglia a   uno di quei tanti  racconti Hard Boiled  che si trovano in edicola  o nella    newsletters erotiche di www.buongiorno.it  e che  le   uniche   novità  , che poi  furono quelle  che mi  spinsero a comprarlo  , e consiglio a   chi vuole  un libro erotico   sono : 1)  nel   fatto  che a  scriverlo era una ragazzina  di un paese chiuso del sud  Italia ; 2) le   polemiche   lo ha scritto  lei o gli lo hanno scritto    di cui trovate  tracce 1 e 2   con risposta della stessa Melissa  nel secondo url ; 3) il coraggio dimostrato  dall’autrice, dimostrato  anche nel secondo libri , di mettersi in discussione  ,  di  affrontare  come fece  Laura Cardella con  il romanzo   Volevo i pantaloni     e  come fecero  Marco Lombardo Radice  e  Lidia Ravera  con  Porci con le ali (  senza  tutto  quel  cancan  mass mediatico  finendo anche ,  ma è  purtroppo   un passaggio onblligato, da circa  v 25 anni    altrimenti  con  cavolo  che vendi  un libro    nelle trasmissioni  di cultura ufficiale di Uscio ad  Uscio e  Maurizio Tripazza show    come  dice  il fumetto  Alan Ford  e  tnt  per definire  due  note  trasmissioni dell'intelighenzia culturale  italiana  (   e  come  credo  che  farà il libro  le confessioni di Lara  x   )      che hanno   creato una scossa  a   questa  Italia  << un paese bigotto, pieno di pregiudizi. >> ( da un articolo di   Giovanni Bogani - La Nazione   preso   dal sito  di melissa  )    dove   se un preside  proibisce  gonne o  jeans   a vita  bassa  oppure  maglie  che  scoprono  l’ombelico  succede un finimondo  , mentre  quando  una ragazza  che preferisce  fare ( o fantasticare  sesso libero  )  e preferisce  parlarne  , piuttosto  che   tacerne  , gli si  dà , solo perché lo ha scritto una  ragazza \ donna  , sia donne che  uomini   della  troia   puttana    infatti  sempre   lo stesso articolo  afferma  : <<   All’estero, nessuno mi ha scritto email cattive, nessuno si è preso la briga di dirmi con tanto impegno che sono una cretina. Sono venute alla presentazione del mio libro anche donne in burka: in Italia portiamo  le minigonne, ma non siamo tanto più evoluti >>.Tale romanzo   xcome dice  anche  un articolo del suito dela feltrnelli  con  cui concordo  e mi ci ritrovo   :< <  (...) Civettuolo nel titolo che sembrerebbe promettere nuove estreme scorribande sentimentali, decisamente molto meno licenzioso nei contenuti del precedente romanzo, il racconto di Melissa è ancora una pagina della sua a tratti sconcertante biografia. Una confessione in bilico tra realtà e suggestioni oniriche sull'amore, la madre, la famiglia, le proprie radici. Ma anche un grido di dolore che solleva il velo sui buchi neri dell'anima, sui tormenti e le sofferenze della crescita, su ossessioni che divorano fino a fare male.(.. ) continuia qui   >> . Inoltre è più meditato   più  profondo  , più sentitamente autobiografico e analitico  è  scritto  meglio del primo   che  era  scritto di getto e meno riflettuto  Ad una  prima lettura   risulta  per chi è abituato a  qualcosa  che    di leggero  e che si legga in fretta     un po’ pensantee   difficile  . tanto da  non  riuscire se non  a fatica a  distinguere (  cosa  che invece  nel primo era   abbastanza facile  )  che    c’è  di vero e di fantastico    manca megli  non esiste  uan vera  trama nel senso del  termine   . La protagonista  ,una giovane dnna  con un passato doloroso e  difficile e doloroso  ( come esempio il rapporto con i genitori in particolare  con al madre  )  che affiora  attraverso  gli incubi e ossessioni , vive una  intesa storioa  storia d'amore  di coppia  . Con la paura d0'essere lasciata  \ abbandonata  .  Da una lettura frettolosa , infatti l'ho  letto, mentre leggevo un  altro romanzo  ,  tre  giorni prima  della  presentazione   del  libro avvenuta nella mia cittadina  il 30 luglio , d'erotico mi ha trasmesso poco.Infatti  la mia chiave di lettura è stata oltre  autobiografica  "sociologica \  antropologica "  dove  autobiografismo  si mescola  con  l’introspezione e  l’auto analisi   , e dove  gelosia  malata  e  il rapporto possessivo  della protagonista   si concentra  su una  ragazza , Viola ,  che  ha  venduto al  suo ragazzo   un cuucciolo  di cane  . Lwee sembra di vederla   daperttutto  , anche trasformata in libellula  , mentre  tentas di sedurre il suo uonmo  Dopo  la   presentazione   del suo  libro  a cui  --come sono solito --  sono   arrivato  con un largo anticipo  circa  45  minuti   per  paura di non trovare  posto e trovare , a causa dela mia miopia e   parziale sordità ad un orecchio  , i posti migliori , e  poi  perchè a  volte  capita  (  come  mi  è successo con   Pino Cacucci  e   adesso con  Melissa  ) che nascano discussioni interessanti con autori  \  autrici ----  , infatti  è  proprio  da una  discussione   fra  Il ragazzo  \  compagno  , con  l’autrice e  un giornalista  di una tv  locale   su centro colpi di spazzola , poi estressa  al cambiamento  \  trasformazione  dell'autrice  con il secondo romanzo   ; dall'intervista  dfatta  dal mio  ex supplenmte  alle superiori di  filosofia  , all'autrice   ;  dalle domande  anche se scarse   (  in quanto   i minorenni erano  timidi  o vergognosi  perché  “  tenuti sotto controllo  dallo  sguardo vigile  dei genitori  e  perchè  come ho già detto   nel mio post  precedente  intitolato  auto intervista   il mio  paese  è un paese chiuso   e contaddittorio dove  chi tenta di fare cultura    come   le due riviste letterarie \ culturali Gemellae oppure anche qua    e quella  del gruppo   di  contromano   o  la rassegna  di  cinema  fatta da noi della bottega del mondo   , viene  visto  come  un matto  e dove non succede niente e   una semplice    cagata  di mosca  fa  notizia, o come  durante  la presentazione  del libro di Melissa  c’erano  circa  150\200 persone  su 15.000   che ne conta il paese  )  ;  dalle sue risposte anche se  timide  ( perché   un conto  è  uno studio tv  un conto  è  il contatto dieretto con il pubblico e poi   , secondo me  ,  c’era l’editore a controllarla  per  evitare  fughe  di notizie  vedere  i link  in particolare il 2   citati all’inizio ) le  risposte standard ( come quella   datami  quando le  chiesto : <<    come mai esistono due  versioni del  tuo primo libro  ?   hai accettato  acriticamente   o  criticamente la ri scrittura imposta  dall’editore  , oppure  è una   cosa combinata per  creare   un caso  mediatico –letterario   ?  >> ; le  contraddizioni   (   quando  dice  : << odio  certi intellettuali che si  dicono o sono  di sinistra  e poi  non scendono  mai  fra  la gente  >>  ma  allora  perché  cavolo  hai venduto  i diritti  del tuo film  a uno , anzi una  ,  di questi  ?  )  ;  sia  da discussioni  alla chiusura della manifestazione   ) mi hanno spinto  a  prendere la decisione    dopo che finisco  Ivanohe di Walter Scott   di rileggermi il libro    e  a  stimare  Melissa   ,nonostante  la  il suo doppio  aspetto     vedere  la presentazione di un suo libro  e  quello che  scrive sul blog . Copmunque  mi piace  questro tuo confrontarti , miglioratti  , metterti indiscussione  ,  affrontare la gente  ,  il  cercare  e lottare per  cercarlo un centro di  gravità permeanete   SEI SPLENDIDA PER COME SEI. FRAGILE E FORTE. ARROGANTE E GENTILE.  SPLENDIDA. NON POTREI TROVARE AGGETTIVO CHE TI SI ADDICA DI PIU'   CONTINUA  COSI 

3 commenti:

V.espero ha detto...

Mi perdoni, ma Catania non è esattamente un paesino chiuso del sud Italia. E' più o meno la città in cui venne fuori Carmen Consoli e in cui Checco Virlinzi riuscì a creare un rapporto amichevole con i R.E.M., nella quale c'è un locale quasi a ogni portone, nel centro storico, ben più che nel capoluogo Palermo. Mi dica lei se si tratta di un paesino chiuso...

klausthebest ha detto...

In effetti non si può dire che Catania sia un "paese chiuso"...

compagnidiviaggio ha detto...

infatti credo che melissa e quell'altra autrice , si legga il collegamento ipertestuale si facciano riferimento a chiusura mentale che è l'apposto , anche se è difficile distinguerla , da quella culturale