dibattito

lo sò che non dovrei  ma  ormai è talmete ma  tale  cosa  ( o vizio come lo chiamano i miei  vecchi  e  i  miei  cdv  non internettiani  , oltre che  coloro credono a quanto dicono di me  quelli di bynopi    radicato in me  da  non  riuscire  a  ucciderlo , se non trasformarlo in qualcosa  di costruttivo  


 


 riporto  qui un interessante articolo di  un bellissimo  blog    di una mia compaesana , anzi cote4rrrranea  conme  ama  definirsi uin un commento  qui lasciato  giorni  fa


 ecco il suo url http://39p_e_dintorni.blog.tiscali.it/



Lunedi 29 Agosto 2005 ore 11:19:39



Perchè i più grandi successi recenti del rap sono cover di gente che sa fare musica? Prendere in prestito la musica altrui, pagando l'affitto ai legittimi proprietari, significa fare musica? E' un grande artista nonchè comositore chi fa questo? O forse al massimo, un bravo arrangiatore? Vi dico la mia sul RAP.


Dopo l’overdose di melatonina dei giorni scorsi, stavolta ho cercato di restare sveglia il più possibile, catturata mio malgrado, dall’evento dell’estate: gli MTV Music Awards di MIAMI. Ma prima di procedere con il post satirico di questa mattina, per dovere di cronaca, vi dico subito che sono stati i Green Day a sbancare e fare incetta di premi.
Detto questo, passiamo al vero motivo per cui ho deciso di restare sveglia a guardare il PRE-SHOW. Esatto, avete capito bene, non ho visto affatto la premiazione in sé, so che presentava JAY-Z perché ho visto la sua intervista, ma il pre-show è stato davvero molto istruttivo.
Starlette e cantantuncole a parte, il cui unico scopo nella vita è eguagliare fama e notorietà di Britney Spears, una parte dello show era totalmente riservata ai rappers. I rappers, questo grande mistero. In quella parte del pre-show ognuno di loro e dei componenti le loro bande, giungeva su un’auto enorme. Ora ditemi voi, perché mai fare la gara dell’auto più grande, più scintillante, più originale e personalizzata, in sostanza, più grezza in assoluto, dovrebbe rendere migliori gli uni rispetto agli altri?!?!? Ma sapete che proprio lì a Miami e in altre città dove esistono questi quartieri e sobborghi dove si fanno le gare di free style, ci sono proprio dei meccanici specializzati nel “fare il vestitino” a Mercedes e Lamborghini?!?!? Di recente, sempre su MTV, ho avuto occasione di vedere un programma dove la produzione spende una fortuna per realizzare il sogno di qualcuno, una specie di Carramba che fortuna!!!! Il sogno in questione era rifare da zero l’auto di una tipa nera (strano) che aveva incidentato o qualcosa del genere: insomma, non andava più. Ora, la tipa in questione è stata condotta presso quest’officina gestita da un gruppo di emeriti buzzurri che non si sono limitati a far ripartire l’auto… l’hanno proprio trasformata in un mostro. L’auto è diventata magicamente una cabrio, tutta rosa con gli interni in vera pelle umana leopardata (assolutamente in linea con i gusti della fortunata spettatrice… e con la sua indiscutibile classe), le pattane dell’auto sono diventate dorate così come le finiture, le hanno anche regalato il kit-pandane, pensate! Una specie di astuccio che conteneva una fotocamera digitale e un paio di occhiali da sole in tinta perfetta con l’auto (rosa e con una bella cornice di diamanti, esattamente come il merletto che rivestiva gli specchietti dell’auto). Immancabile lo stereo e il lettore mp3… con i bassi a mille, il televisore e una stampante per le foto digitali… (che se ne fa uno di una stampante e un piccì sull’auto mentre sta guidando?!?!? mah).
Adesso io non discuto sul fatto che un genere musicale prevede il suo look, che deve essere fatto in un certo modo e avere un suo linguaggio, un fondamento culturale, tutto quello che volete. La verità è che non capisco perché questa roba ipersupersuperficiale e di pessimo gusto venga spacciata per una grandissima figata. Macchinoni d’epoca, enormi, quasi navi spaziali, gialle, bianche, rosa, con finiture in oro zecchino e poi parlano nei loro testi dei sobborghi e della vita difficile del quartiere, di pistole e di conquiste del proprio spazio individuale in una società, quella americana, dove imperversa il concetto dell’uomo che si fa da sé. Perché devono dire che il rap è musica?!?!? perché devono dire e far credere alla gente che in quanto musica, sia esso stesso una forma d’arte? Lo è nella misura in cui riesce a ricavarsi una nicchia nelle forme d’arte di strada. Non è sminuire, è semplicemente chiamare le cose con il loro nome. Perché quando uno fa il rapper deve assolutamente imparare a giocare a basket, dire yo-yo, mostrarsi in giro con gli amici più grezzi di lui, vestire con degli orrendi abiti firmati che sono solo la versione costosa di orrendi stracci di pessimo gusto che possono piacere solo agli americani (ieri Snoop Dogg sembrava l’uomo del monte con degli inserti in stoffa da far vomitare persino coloro che digeriscono il ferro fuso) o peggio del peggio LE RAPPERS. Sì, le donne del rap sono davvero quanto di peggio possa esistere nel magico mondo degli stereotipi. Adesso sono tutte quante bionde. Già da noi una fa di tutto per nascondere il suo passato da mora, utilizzando spesso un make-up che schiarisce la carnagione, ma loro paiono non rendersi conto di quanto sia orribile l’effetto del giallo-paglia sulla pelle nera.
Guardate invece quanto è bella Alicia Keys!!! Poi tutte lì, a fare le dure, a minacciare le bande di maschietti a suon di insulti che fanno davvero figo, vestite di mutande-rivela-chiappa, che rivelano una quintalata di lardo da arrosto che è meglio cambiare canale, se vuoi evitare sbalzi di colesterolo.
La mia domanda allora è questa: che fine hanno fatto i veri grandi di quella forma d’arte di strada che si chiama RAP, i vari Run DMC e LL COOL J, quelli che il rap lo hanno reso grande davvero e che lo hanno condotto a somma forma di espressione del disagio popolare? Dov’è Dr Dre? Dove sono finiti tutti? La risposta è semplice: i grandi di allora, sono diventati i produttori di questi fenomeni da baraccone, spesso giovani talentuosi che hanno perso di vista la natura del genere che amano tanto.


riferimenti  Snoop Dogg


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