Come ho già detto sono oberato d’impegni ( lavoro , studio , volontariato ) ma con questo caldo non riesco a studiare ne a fare altro e non potendo andare al mare ( per vari motivi che non sto a raccontarvi per non annoiarvi e tediarvi con le mie paturnie ) se non il fine settimana ,vado " in ritiro " nello studio di mio padre dove c’è il condizionatore e cazzeggio in internet . Leggendo la posta trovo in una email in arrivo come signe questa bellissima e toccante frase che riassume in poche parole quello che tale evento è stato e come esso sia ancora , più che mai , attuale al giorno d'oggi : << Hiroshima rivela quello che la guerra è sempre stata:tendenza al massimo della violenza per infliggere il massimo della sofferenza e strappare il massimo di sottomissione. ENRICO PEYRETTI >> . Ecco che allora decido di scrivere il post d'oggi . Inizialmente m’ero prefissato di fare la stessa cosa del post precedente ed essere il più sintetico possibile , ma man mano che cercavo documetazione in rete e nelle MailList e Newsletters che ricevo via email , trovo molte cose interessanti su tale fatto , in particolare questo articolo ( che riporto integralmente non essendo ancora sul sito,ma solo per gli iscritti\e alle NewsLetter del sito www.peacelink.it ) : del presidente dell'associazione -- del sito prima citato -- signor Alessandro Marescotti dal titolo Hiroshima e Nagasaki furono necessarie? che contiene alcune informazioni storiche che smontano punto per punto la versione ufficiale ( al confine fra revisionismo e negazionismo \ re revisionismo estremo ) ormai data ,SIC, per assodata e per certa da tutti i media e la maggior parte dei libri di storia . << Hiroshima e Nagasaki dolorose ma necessarie. E’ questa l'opinione diffusa fra chi ha studiacchiato la storia. Si dice che l'impiego della bomba atomica abbia alla fine fatto risparmiare vite umane non solo agli americani e ai loro alleati, ma anche agli stessi giapponesi. Questa tesi ricalca in sostanza quella di Churchill secondo il quale l'uso delle bombe atomiche e i conseguenti 200 mila morti fu giustificato dall'esigenza di risparmiare almeno un milione di vite umane fra le truppe anglo\ americane e molte vite umane fra gli stessi giapponesi. Scrisse infatti Churchill nelle sue memorie: "Il popolo giapponese poteva trovare nell'apparizione di quest'arma quasi soprannaturale una scusa tale da salvare il proprio onore e liberarlo dall'obbligo di farsi uccidere fino all'ultimo uomo". Quindi la bomba atomica avrebbe reso un utile servizio sia agli anglo\americani sia ai giapponesi, risparmiando (paradossalmente) vite umane fra i giapponesi e abbreviando le sofferenze per tutti. Quelle di Hiroshima e Nagasaki furono quindi "bombe umanitarie" No. Lo storico B.Liddell Hart, nella sua "Storia del mondo moderno - la Seconda Guerra mondiale" (Garzanti), documenta che il Giappone era sul punto di arrendersi. Le bombe atomiche furono dunque lanciate non pesche’ la guerra rischiava di prolungarsi troppo a lungo ma per due considerazioni prioritarie: 1) la bomba atomica voleva essere la dimostrazione all'URSS del possesso di un'arma che sanciva la superiorita' militare americana; 2) gli Stati Uniti volevano far presto in modo che i russi non potessero accampare meriti per la sconfitta del Giappone.Quest'ultimo punto e' poco conosciuto e merita un approfondimento. E’ interessante raccontare un retroscena "segreto" - come documenta il testo di Liddel Hart - e cioe' che gli americani erano venuti a conoscenza del desiderio del Giappone di mettere porre fine alla guerra e di arrendersi. Perche' allora lanciare bombe atomiche su una nazione che stava per arrendersi? Il Giappone aveva infatti deciso di mandare a Mosca il principe Konoye per i negoziati di pace. Gli americani tramite i servizi segreti intercettarono e lessero (con il codice "magic") i messaggi del ministro degli esteri Giapponese all'ambasciatore Giappones a Mosca. IL presidente Truman, - scrive lo storico B.Liddell Hart - e la maggior parte dei suoi consiglieri erano tanto desiderosi di accelerare il crollo del Giappone, quanto lo era Stalin di entrare in guerra contro il Giappone prima che essa finisse, per assicurarsi una posizione vantaggiosa nell'Estremo Oriente". Per sbarrare la strada a Stalin ed essere primi e unici vincitori sul Giappone, Truman diede ordine di lanciare le bombe atomiche. Quindi quelle vittime giapponesi innocenti furono liquefatte non da "bombe umanitarie" ma da una cinica corsa che vide Usa e Urss fare a gara a vincere sull'ormai fragilissimo Giappone. Alla luce di cio', le argomentazioni di Churchill appaiono "vere" quanto le parole del presidente americano Truman il quale dichiaro' al mondo che le due bombe atomiche avevano colpito obiettivi militari. Falso: colpirono solo due cittadine inermi e prive di installazioni belliche. Su una cosa invece Churchill fu invece estremamente sincero e cioe' quando disse: "In tempo di guerra la verita' e' cosi' preziosa che dovrebbe essere protetta costantemente da un velo di bugie". Parole verissime. Come insegnante sento il dovere di invitare a ripudiare la profonda immoralita' del fuoco che sciolse donne, bambini e uomini innocenti, e di dire ai giovani: mai piu' l'olocausto nucleare . >> . E dalla lettura di questo articolo , delle testimonianze in vari giornali e siti fra cui alcuni presenti nell'elenco a fine post , sono arrivato alla conclusione che è proprio vero quanto dioceva il mio prof di storia contemporanea : << la storia la scrivono i vinti >> , e che quando descrive un genocidio fatto dai vincitori se parla pocop e male , coa invece diverssa per al giornata del 27 genanio in quanto il genocidio è stato fatto dai vinti .
In questo post ho deciso di riassumere le mie emozioni provocate da tale evento attraverso questa foto e e questa canzone , che passava la radio mentre scrivevo questo post << ( .....)Vedremo soltanto una sfera di fuoco \ più grande del sole, più vasta del mondo \ nemmeno un grido risuonerà./ e catene di monti coperte di neve saranno confine ( …. ) >> Noi non ci saremo , dei Nomadi qui per il resto del testo . . Mi ero prefissato di concludere qui questo post , invece , mi è capito fra le mani , proprio su questo tema un bellissimo ed interessante articolo della consueta rubrica quotidiana di Mariella Oppo fronte del video dell'unità del 6 c.m dal titolo bombe democratiche : << NOI NON ABBIAMO PAURA della bomba, cantava un complesso rock degli anni Sessanta. Era uno dei modi in cui si esprimeva lo spirito del tempo. Invece oggi abbiamo di nuovo paura di tutto e di più. E anche per questo la tv nei giorni scorsi si è occupata del 60° anniversario di Hiroshima, per lo più con l'ostentazione ritualedi filmati spaventosi. Qualcosa di meglio ha fatto ieri mattinaOmnibus, dando la parola a giornalisti ed esperti internazionali che ci hanno spiegato come stanno le cose, cioè le bombe, attualmente.Ed in particolare Bijam Zarmandili (di Limes) ci ha informato che sono circa 72.000 le armi nucleari nel mondo, alcune della quali, oltretutto, piazzate nelle aree più calde (e tra le teste più calde) del pianeta. Altre invece (ce lo ha ricordato il Tg3) sono proprio a casa nostra e cioè sul suolo di un Paese che ha votato la rinuncia anche agli usi pacifici del nucleare. Ma i soliti bellicisti a stelle e strisce sono tranquilli, perché si tratta di bombe' democratiche'.Giusto comequella di Hiroshima.>> - Ora concludo veramente con tre citazioni , le prime due scelte con un po' di sofferenza in quantio tutte belle e significative per descrivere tale fatto , dell'articolo del venerdi di repubblica odierno . La prima è dello scrittore Albert Camus << Davanti alle prospettive terrificanti che si aprono all'umanità ci accorgiamo ancora df più che la pace è la sola battaglia che meriti d'essere combattuta . Non è più una supplica , ma un ordine che deve salire dai popoli al goveri ; l'ordine di decidere definitivamente tra l'inferno e la ragione >> ; l'altra , secondo me , ancora attuale se applicata ai mezzi di comunicazione attuali ,di un altro scrittore George Orwell << una volta ci dicevano che l'areoplano aveva abolito le frontiere ; in realtà è proprio da quando l'aereo è diventato unautentica arma che le frontiere sono diventati davero invalicabili . Dalla radio , un tempo ci si aspettava ceh favorisse la comprensione internazionale e la cooperazione : si è trasformata invece in un mezzo per isolare una nazione dall'altra . La bomba atomica potrebeb completare questo processo di sfruttamento ed espropiazione delle classi e dei popoli di tutto il loro potere di rivolta >> . La terza ultima presa da " Hiroshima la fisica riconosce il peccato " di Pietro greco e Denia Piccardi edito dal quotidiano l'unità il quale partendo da questa frase << noi scienziati ci siamo spinti in questi anni fin o al limite della temerarietà . Abbiamo conosciuto il peccato >> di Robert Oppen heimer afferma nell'introduzione : << ( ... ) Dopo Hiroshima e Nagasaki , in questi ultimi sesant'anni nessuna nuova arma nucleare è stata usata in guerra [ anche se ci sono paesi che nonostante la politica di disarmo Usa \ Urss , la posseggono come esempio Israele e la Corea ] Grazie anche alla forza del movimento per la pacee per il disarmio nucleare che è riuscito a trasformare in un tabù l'idea del conflitto atomico nela coscienza dei popoli e dei lro governanti . E' ora che questo movimento riprenda la sua azione . Per non dimenticare la lezioen di Hiroshima e Nagasaki . E per allontanare definitivamente l'incubo dell'olocausto nucleare dfal futuro dell'umanità >> e per evitare che come ha detto Il 2 molto koffi " pocco " annan " segretario generale dell’On: << Siamo di fronte ad una minaccia reale che le armi nucleari si propaghino. Senza un’azione comune rischiamo di doverci confrontare con una nuova proliferazione nucleare». che ha preferito lanciare l’allarme sulla persistenza del pericolo nucleare a sessant’anni dalla strage di Hiroshima piuttosto che limitarsi a commemorare i 140 mila morti provocati il 6 agosto 1945 dalla bomba sganciata da un bombardiere americano. Una seconda bomba, tre giorni più tardi, ne ucciderà altri 70 mila a Nagasaki. Altre decine di migliaia moriranno nei mesi e negli anni successivi a seguito dell’esposizione alle radiazioni. «Oggi siamo tutti degli hibakusha», ha concluso Annan usando la parola che indica i sopravvissuti alle radiazioni nucleari. Il messaggio di Annan è stato letto ai quasi sessantamila che sabato mattina si sono riuniti nel Parco della Pace di Hiroshima per ricordare quel terribile giorno d’agosto di sessanta anni fa. Il sindaco di Hiroshima, Tadatoshi Akiba, ha chiesto la costituzione di una commissione speciale all'Onu sul disarmo con il mandato di preparare un voto vincolante a maggioranza, senza uso del diritto di veto, per l'eliminazione di tutti gli ordigni nucleari dal pianeta entro il 2020.( contunua qua ) non so che altro dire che tale fatto deve far riflerttere e la memoria mantenuta visto che ancotra alcuni affrmano : << Prepariamoci a mostrare i denti : la pace nel mondo nela seconda guerra mondiale la si è ottenua soltanto dopo l'orrore di Hiroshima e nagasaki . Proviamo a mostrare i denti e forse vinceremo la battaglia senza colpo ferire , ma disponibili anche a spararlo .... >> ( Roberto Calderoli ministro per le riforme la padania 8 luglio 2005 ) .
credo che basta cosi perchè se due parole sono troppe una è poco .
APPUNTI\ APPROFFONDIMENTI
Miei precedenti post
i dossier di repubblica
I collegamenti del dossier dell'unita ( www.unita.it )
drammatica testimonianza Seiko Ikeda una delle sopravvissute al 6 agosto del 1945
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=3142 e
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=3144
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=3144
siti vari
1 commento:
LA BAMBINA DI HIROSHIMA
Nazim Hikmet
Apritemi sono io…
busso alla porta di tutte le scale
ma nessuno mi vede
perché i bambini morti nessuno riesce a vederli.
Sono di Hiroshima e là sono morta
tanti anni fa. Tanti anni passeranno.
Ne avevo sette, allora : anche adesso ne ho sette
perché i bambini morti non diventano grandi.
Avevo dei lucidi capelli, il fuoco li ha strinati,
avevo dei begli occhi limpidi, il fuoco li ha fatti di vetro.
Un pugno di cenere, quella sono io
poi anche il vento ha disperso la cenere.
Apritemi ; vi prego non per me
perché a me non occorre né il pane né il riso :
non chiedo neanche lo zucchero, io :
a un bambino bruciato come una foglia secca non serve.
Per piacere mettete una firma,
per favore, uomini di tutta la terra
firmate, vi prego, perché il fuoco non bruci i bambini
e possano sempre mangiare lo zucchero.
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