5.8.05

6-9\08\1945 6--908\2005 un evento che cambio il mondo . Si poteva evitare era neccessario ?

 Come  ho già detto  sono  oberato d’impegni ( lavoro , studio , volontariato ) ma  con questo  caldo  non riesco a studiare  ne a fare  altro e  non potendo andare   al mare ( per vari motivi  che non  sto a raccontarvi per non annoiarvi e tediarvi con le mie paturnie  ) se non il fine settimana ,vado  " in ritiro " nello studio  di mio padre dove  c’è il condizionatore e  cazzeggio  in  internet . Leggendo la posta  trovo  in una email in arrivo   come signe  questa  bellissima e  toccante frase  che  riassume   in poche parole  quello  che  tale  evento  è stato e  come  esso sia ancora   , più che mai , attuale  al giorno d'oggi   : <<  Hiroshima rivela quello che la guerra è sempre stata:tendenza al massimo della violenza per infliggere il massimo della sofferenza e strappare il massimo di sottomissione. ENRICO PEYRETTI >> . Ecco che  allora   decido  di scrivere il post  d'oggi  .  Inizialmente  m’ero prefissato  di  fare   la stessa cosa  del post precedente  ed essere  il più sintetico possibile , ma  man mano che cercavo documetazione in rete e nelle MailList e Newsletters   che ricevo via email , trovo molte cose  interessanti   su tale   fatto , in particolare questo  articolo ( che  riporto integralmente    non essendo ancora sul sito,ma solo per  gli iscritti\e alle  NewsLetter del sito www.peacelink.it ) : del  presidente dell'associazione  -- del sito  prima citato --  signor Alessandro Marescotti  dal  titolo Hiroshima e Nagasaki furono necessarie? che  contiene  alcune   informazioni storiche  che smontano punto per punto   la versione  ufficiale ( al confine  fra revisionismo e negazionismo \  re revisionismo estremo )    ormai    data ,SIC, per  assodata e per certa    da  tutti  i media  e la maggior parte dei  libri di storia  .  << Hiroshima e Nagasaki dolorose ma necessarie. E’ questa l'opinione diffusa fra chi ha studiacchiato la storia. Si dice che l'impiego della bomba atomica abbia alla fine fatto risparmiare vite umane non solo agli americani e ai loro alleati, ma anche  agli stessi giapponesi. Questa tesi ricalca in sostanza quella di Churchill secondo il quale l'uso delle bombe atomiche e i conseguenti 200 mila morti fu giustificato dall'esigenza di risparmiare almeno un milione di vite umane fra le truppe anglo\ americane e molte vite umane fra gli stessi giapponesi. Scrisse infatti Churchill nelle sue memorie: "Il popolo giapponese poteva trovare nell'apparizione di quest'arma quasi soprannaturale una scusa tale da salvare il proprio onore e liberarlo dall'obbligo di farsi uccidere fino all'ultimo uomo". Quindi la bomba atomica avrebbe reso un utile servizio sia agli anglo\americani sia ai giapponesi, risparmiando (paradossalmente) vite umane fra i giapponesi e abbreviando le sofferenze per tutti. Quelle di Hiroshima e Nagasaki furono quindi "bombe umanitarie" No. Lo storico B.Liddell Hart, nella sua "Storia del mondo moderno - la Seconda Guerra mondiale" (Garzanti), documenta che il Giappone era sul punto di arrendersi. Le bombe atomiche furono dunque lanciate non pesche’ la guerra rischiava di prolungarsi troppo a lungo ma per due considerazioni prioritarie: 1) la bomba atomica voleva essere la dimostrazione all'URSS del possesso di un'arma che sanciva la superiorita' militare americana; 2) gli Stati Uniti volevano far presto in modo che i russi non potessero accampare meriti per la sconfitta del Giappone.Quest'ultimo punto e' poco conosciuto e merita un approfondimento. E’ interessante raccontare un retroscena "segreto" - come documenta il testo di Liddel Hart - e cioe' che gli americani erano venuti a conoscenza del desiderio del Giappone di mettere porre fine alla guerra e di arrendersi. Perche' allora lanciare bombe atomiche su una nazione che stava per arrendersi? Il Giappone aveva infatti deciso di mandare a Mosca il principe Konoye per i negoziati di pace. Gli americani tramite i servizi segreti intercettarono e lessero (con il codice "magic") i messaggi  del ministro degli esteri Giapponese all'ambasciatore Giappones a Mosca. IL presidente Truman, - scrive lo storico B.Liddell Hart - e la maggior parte dei suoi consiglieri erano tanto desiderosi di accelerare il crollo del Giappone, quanto lo era Stalin di entrare in guerra contro il Giappone prima che essa finisse, per assicurarsi una posizione vantaggiosa nell'Estremo Oriente". Per sbarrare la strada a Stalin ed essere primi e unici vincitori sul Giappone, Truman diede ordine di lanciare le bombe atomiche. Quindi quelle vittime giapponesi innocenti furono liquefatte non da "bombe umanitarie" ma da una cinica corsa che vide Usa e Urss fare a gara a vincere sull'ormai fragilissimo Giappone. Alla luce di cio', le argomentazioni di Churchill appaiono "vere" quanto le parole del presidente americano Truman il quale dichiaro' al mondo che le due bombe atomiche avevano colpito obiettivi militari. Falso: colpirono solo due cittadine inermi e prive di installazioni belliche. Su una cosa invece Churchill fu invece estremamente sincero e cioe' quando disse: "In tempo di guerra la verita' e' cosi' preziosa che dovrebbe essere protetta costantemente da un velo di bugie". Parole verissime. Come insegnante sento il dovere  di invitare a ripudiare la profonda immoralita' del fuoco che sciolse donne, bambini e uomini innocenti, e di dire ai giovani: mai piu' l'olocausto nucleare .  >> . E  dalla  lettura  di questo articolo ,  delle testimonianze in vari giornali e siti   fra  cui  alcuni  presenti    nell'elenco a  fine post  , sono arrivato alla  conclusione che  è proprio vero quanto  dioceva il mio prof  di storia contemporanea  :  << la storia la scrivono i  vinti  >> , e  che  quando descrive  un genocidio fatto dai vincitori  se  parla  pocop  e male   , coa  invece  diverssa  per al giornata del 27  genanio   in quanto  il genocidio è  stato fatto  dai  vinti  .

 In questo post  ho deciso di riassumere  le  mie  emozioni  provocate da tale evento attraverso questa  foto  e  e questa  canzone , che passava  la radio mentre scrivevo questo post  << ( .....)Vedremo soltanto una sfera di fuoco \ più grande del sole, più vasta del mondo \ nemmeno un grido risuonerà./ e catene di monti coperte di neve saranno confine  ( …. ) >> Noi  non ci saremo  , dei  Nomadi    qui per il resto del testo . . Mi  ero prefissato di concludere qui  questo  post  , invece  , mi  è capito fra le mani , proprio su questo  tema  un bellissimo  ed    interessante  articolo  della  consueta rubrica  quotidiana di Mariella Oppo    fronte del video  dell'unità del  6 c.m   dal titolo bombe  democratiche  : << NOI NON ABBIAMO PAURA della bomba, cantava un complesso rock degli anni Sessanta. Era uno dei modi in cui si esprimeva lo spirito del tempo. Invece oggi abbiamo di nuovo paura di tutto e di più. E anche per questo la tv nei giorni scorsi si è occupata  del 60° anniversario di Hiroshima, per lo più con l'ostentazione ritualedi filmati spaventosi. Qualcosa di meglio ha fatto ieri mattinaOmnibus, dando la parola a giornalisti ed esperti internazionali che ci hanno spiegato come stanno le cose, cioè le bombe, attualmente.Ed in particolare Bijam Zarmandili (di Limes) ci ha informato che sono circa 72.000 le armi nucleari nel mondo, alcune della quali, oltretutto, piazzate nelle aree più calde (e tra le teste più calde) del pianeta. Altre invece (ce lo ha ricordato il Tg3) sono proprio a casa nostra e cioè sul suolo di un Paese che ha votato la rinuncia anche agli usi pacifici del nucleare. Ma i soliti bellicisti a stelle e strisce sono tranquilli, perché si tratta di bombe' democratiche'.Giusto comequella di Hiroshima.>> - Ora  concludo  veramente   con tre  citazioni ,  le prime due  scelte  con un po' di  sofferenza   in quantio  tutte  belle   e  significative  per  descrivere tale  fatto    , dell'articolo    del venerdi di repubblica  odierno . La  prima è  dello scrittore    Albert Camus  << Davanti alle prospettive   terrificanti che si aprono  all'umanità ci accorgiamo   ancora df più che la pace   è la sola  battaglia   che meriti  d'essere combattuta  . Non è  più una supplica  , ma  un  ordine   che deve salire dai popoli al goveri  ;  l'ordine di decidere   definitivamente   tra  l'inferno e  la ragione  >> ; l'altra , secondo me , ancora  attuale se applicata  ai mezzi di comunicazione  attuali   ,di un altro  scrittore   George Orwell   << una volta  ci dicevano che l'areoplano   aveva  abolito le frontiere  ; in realtà  è proprio da quando   l'aereo è  diventato  unautentica arma che le frontiere  sono diventati  davero invalicabili . Dalla  radio  , un tempo ci si aspettava   ceh favorisse la comprensione  internazionale   e la cooperazione  :  si  è trasformata  invece  in un  mezzo per isolare  una nazione dall'altra  . La bomba  atomica   potrebeb completare   questo processo di sfruttamento   ed espropiazione  delle classi   e dei popoli di tutto  il loro potere di rivolta  >>  . La  terza   ultima  presa   da " Hiroshima   la fisica  riconosce il peccato "  di  Pietro greco e  Denia Piccardi  edito  dal quotidiano  l'unità  il quale partendo da questa frase  <<  noi  scienziati  ci siamo spinti in questi anni   fin o al limite   della  temerarietà  . Abbiamo  conosciuto il  peccato  >> di Robert   Oppen heimer   afferma  nell'introduzione   : << ( ... )  Dopo Hiroshima  e Nagasaki  , in questi ultimi  sesant'anni  nessuna nuova  arma  nucleare è stata usata in guerra  [ anche se ci  sono paesi  che  nonostante  la politica di disarmo Usa \ Urss , la posseggono come  esempio Israele e la Corea   ] Grazie anche  alla forza del movimento per la pacee  per il disarmio nucleare  che  è  riuscito a trasformare in  un tabù   l'idea del conflitto atomico   nela coscienza dei popoli  e dei lro governanti  . E'  ora che questo movimento  riprenda la sua azione  . Per  non dimenticare  la  lezioen di Hiroshima e Nagasaki  . E per  allontanare   definitivamente l'incubo   dell'olocausto nucleare   dfal  futuro dell'umanità >>  e per  evitare che   come  ha detto  Il  2 molto koffi  " pocco " annan " segretario generale dell’On:  <<  Siamo di fronte ad una minaccia reale che le armi nucleari si propaghino. Senza un’azione comune rischiamo di doverci confrontare con una nuova proliferazione nucleare».  che  ha preferito lanciare l’allarme sulla persistenza del pericolo nucleare a sessant’anni dalla strage di Hiroshima piuttosto che limitarsi a commemorare i 140 mila morti provocati il 6 agosto 1945 dalla bomba sganciata da un bombardiere americano. Una seconda bomba, tre giorni più tardi, ne ucciderà altri 70 mila a Nagasaki. Altre decine di migliaia moriranno nei mesi e negli anni successivi a seguito dell’esposizione alle radiazioni. «Oggi siamo tutti degli hibakusha», ha concluso Annan usando la parola che indica i sopravvissuti alle radiazioni nucleari. Il messaggio di Annan è stato letto ai quasi sessantamila che sabato mattina si sono riuniti nel Parco della Pace di Hiroshima per ricordare quel terribile giorno d’agosto di sessanta anni fa. Il sindaco di Hiroshima, Tadatoshi Akiba, ha chiesto la costituzione di una commissione speciale all'Onu sul disarmo con il mandato di preparare un voto vincolante a maggioranza, senza uso del diritto di veto, per l'eliminazione di tutti gli ordigni nucleari dal pianeta entro il 2020.(  contunua  qua  )  non so che altro dire    che  tale  fatto  deve  far riflerttere  e  la memoria  mantenuta  visto   che   ancotra  alcuni affrmano : << Prepariamoci    a mostrare i denti : la pace  nel mondo  nela seconda  guerra mondiale   la  si  è ottenua   soltanto dopo l'orrore di Hiroshima e nagasaki  . Proviamo a mostrare i denti  e   forse vinceremo  la battaglia senza   colpo ferire  , ma  disponibili anche  a  spararlo .... >> ( Roberto Calderoli  ministro per  le  riforme  la padania  8 luglio  2005 ) .

  credo che basta cosi  perchè  se  due parole  sono  troppe una è poco .

 


 APPUNTI\ APPROFFONDIMENTI 





  Miei precedenti  post




 i dossier di repubblica 




 I collegamenti del dossier dell'unita ( www.unita.it )

 









drammatica testimonianza   Seiko Ikeda una delle sopravvissute al 6 agosto del 1945


 

  siti vari 

 










 


 

 



 

1 commento:

ilavi ha detto...

LA BAMBINA DI HIROSHIMA

Nazim Hikmet

Apritemi sono io…

busso alla porta di tutte le scale

ma nessuno mi vede

perché i bambini morti nessuno riesce a vederli.

Sono di Hiroshima e là sono morta

tanti anni fa. Tanti anni passeranno.

Ne avevo sette, allora : anche adesso ne ho sette

perché i bambini morti non diventano grandi.

Avevo dei lucidi capelli, il fuoco li ha strinati,

avevo dei begli occhi limpidi, il fuoco li ha fatti di vetro.

Un pugno di cenere, quella sono io

poi anche il vento ha disperso la cenere.

Apritemi ; vi prego non per me

perché a me non occorre né il pane né il riso :

non chiedo neanche lo zucchero, io :

a un bambino bruciato come una foglia secca non serve.

Per piacere mettete una firma,

per favore, uomini di tutta la terra

firmate, vi prego, perché il fuoco non bruci i bambini

e possano sempre mangiare lo zucchero.