31.1.05

Senza titolo 551

e l’angelo

allungò la mano

e trasse l’ala

per sfamarti

d’amore,per il tuo

sguardo consumato

dal tempio buio,per

il tuo puro cuore

sempre in tumulto.

Forse era un’ombra

o un figlio delle

persone,l’unica luce

di sicuro a scaldare

il tuo corpo,pago di

credo ed in eterna

fede.

Le bocche si mossero

a morder l’invidia,a

vederti da Lui prescelta

figlia,ti cacciaron

dall’incenso,per legarti

alla polvere,trovarono un

fardello per maritarti

una rondine,tra

trucioli e fratelli diventasti

donna,nel deserto

freddo concepisti il

Signore,puro come una

stella ed il tuo amore,

lo crescesti nella fede,

lo amasti col cuore,

lo donasti ad un popolo

in cerca di eroi.

Salvò il mondo dal mero

ricordo,aprì le braccia e

spense la voce a chi nel

silenzio,lo consegnò ad

una croce.

Aspettasti solo l’eternità

di tre soli,tergendo il suo

sorriso ombra del Paradiso,

alla fine non ti lasciò sola,

ti diete Giovanni come anima

preziosa,ascendendo al cielo

con la promessa d’un eterno

sorriso.

  

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