248sento il suo lamento
con la gola secca
ed il vuoto intelletto
scendermi dai capelli
fino a toccare il cuore
continuando su questo corpo
che un giorno muore
scandendo il nome
della sua necessità
riempie le strade di città
riempiendo le fogne
e sfrattando condomini
si mischia al vento
in diversi giorni
vorrei passarle di traverso
ma già sono annegato dentro
voglio far sopravvivere
questa mia passione
non ne trovo il senso
ne la passione
non mi nutro d’inchiostro
chi lo fa ha la coscienza appesa
nelle mani d’un editore
che gli fa la spesa
io voglio morire
ed aver ragione di loro
perché in prigione
non ci so stare
se non per fare il giullare
questo sole nero al neon
mi abbronza il tempo
ed annebbia il perdono
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