i morti non sono solo il 1-2 novembre \ anche la morte è vita







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Morire non è nulla; non vivere è spaventoso.(  V.Hugo  da  Les miserables  ) 

famosa   lapide  di un medico tempiese  
Lo so  che al  cimitero dovremmo andarci più spesso   del  periodo  fine ottobre  \ novembre in particolare il 1  e  il 2 novembre ma  fra  vari impegni  e motivi vari (  il mio  è psicologico , mi sciolgo in lacrime   sia per i parenti indiretti e diretti   che  ho  sepolti  nei vari cimiteri   galluresi e  non   sia per le persone   che  ho conosciuto durante  il mio arco di vita  fin qui  trascorso  )  .
 Ma    onde  a evitare , quello che ho visto stamattina  ( non l'ho fotografata  , rispetto a quest'altra  foto in alto a sinistra  )  

                           William-Adolphe Bouguereau (1825-1905) - The Day of the Dead (1859)  da                                      wikipedia.org



  perchè  c'era  troppa  gente   e perchè con la  fotografia risultavano  i nomi  di quelli  affianco e  sopra  e  poi   non so  usare    gli strumenti  per  modificare   le  foto ) una  toba  senza  fiori  , scolorit  di cui non ci sono neppure  i classici  fiori  finti ,  proprio come  il finale  di Les Miserables  di  V.Hugo 

                L'ERBA NASCONDE E LA PIOGGIA    CANCELLA
Nel cimitero del Père-Lachaise, in vicinanza della  fossa comune, lontano dal quartiere elegante di quella  città dei sepolcri, lontano da tutte quelle tombe stravaganti  che ostentano di fronte all'eternità le orribili mode  della morte, v'è, in un angolo deserto, lungo un vecchio muro, sotto un grande tasso lungo il quale s'arrampicano, in mezzo alla gramigna ed al muschio, i convolvoli,
una pietra. Quella pietra non è più delle altre esente dalla lebbra del tempo, dalla muffa, dal lichene e dallo sterco degli uccelli; l'acqua la fa divenire verde, l'aria l'annerisce.
Non è vicina a nessun sentiero e a nessuno vienein mente d'andare da quella parte, perché l'erba vi cresce folta e ci si bagna subito i piedi. Quando v'è un po' di sole, vengon le lucertole; intorno intorno, è tutto un fremere d'avena selvatica. In primavera, le capinere cantano sull'albero.
Quella pietra è completamente spoglia. Colui che  la tagliò pensò soltanto al puro necessario della tomba e  l'unica cura fu di far la pietra abbastanza stretta perché potesse coprire un uomo.
Non vi si legge nessun nome. Solo (sono passati molti anni da allora), una mano  vi scrisse colla matita codesti quattro versi, divenuti a poco a poco illeggibili sotto la pioggia e sotto la polvere e che, probabilmente, oggi sono scomparsi:

Ei dorme. Sebben strana fosse con lui la sorte,
Vivea. L'angel suo sparve, ed egli venne a morte.
Così, semplicemente, la vita sua finì,
Come la notte scende, quando tramonta il dì.



Infatti concordo con il commento  di




Finché sono vive nei ricordi, queste persone non saranno mai morte.
Buon Ognissanti, buon novembre, buon ponte. Un abbraccione! ^^

E  poi  perchè  ( nel prossimo post  metterò delle  foto   di alcune tombe di quello  cittadino  ) i  cimiteri    come dimostra questa  puntata  di questa trasmissione  essi oltre luogo di  culto   e  di cultura  


indicano  la  storia  di un popolo e  della  sua storia ed  il cimitero di  
  

Concludo   riportando oltre  i  soliti link  nel finale  parte  di un post    dal  



 blog  http://mattax-mattax.blogspot.it dell'amico  \  compagno di viaggio   matteo tassinari   di cui visto il  post  personale   del post  solo  un  estratto . chiedo scusa  all'autore   se  nel caso dovessi  snaturare il  suo  post  ,  ma è più forte  di me , ma  non  me  la sento  di violare la  sua privacy  .


(...)
Posso dire di aver convissuto con il senso della morte sempre molto vicino, acceso, luminoso, per nulla dimenticato, vivace. Non mi angoscia. Angoscia chi vorrebbe rimuoverla, aggirarla, esimerla, scansarla, schivarla. Poveri idioti. Chi vive col terrore della morte, è proprio chi sceglie d'ignorarla in mille modi. Chessò, comprando una borsetta Kelly di Hermès, icona intramontabile di stile ed eleganza da 10 mila euro l'una, un Rolex Sub Mariner argentato, una mangiata pantagruelica di pesce, un Suv Audi, un I-Pod Mc, questa gente è terrorizzata al solo pensiero della signora con la falce, che poi così non è.







Sorella morte

In ogni caso è argomento  da non discutere. Tabù. In questo, le

culture orientali sono più emancipate di noi, integrando, nel ciclo della vita anche la morte fin dalla nascita, proprio perché non assumi l’aspetto mostruoso che s'è modellata nelle “civiltà” cosiddette avanzate. Se ne parli, passi da menagramo e giù un boccale di birra e una tiratina di coca, per aumentare lo stordimento e l'oblìo, il rimuovere costantemente la grande paura, della morte, grande istinto a favore della vita. Non so come sono arrivato qui, volevo parlare d’altro e mi sono perso. Succede spesso a chi scrive molto e per la fretta commette errori da matita rossa. Come quando parti per Panama e ti ritrovi a Samarcanda passando per Macondo sulla Via della Seta. Ulteriore conferma che non siamo fatti a compartimenti stagni, ma viviamo immersi in un crocevia di esperienze, un coacervo di input, dati, ricordi, sconfitte, conquiste, e siamo figli di noi stessi e questo c'incute soggezione, fremiti che vanno in qualche modo gestiti, da qui tutta l'innocente insicurezza umana, la tenerezza dell'uomo alla disperata ricerca di un senso a tutto, della salvezza per conquistare e consegnare alla morte una goccia di splendore.



Mezz'ora di sfizio, cent'anni di guai


"Vince", o meglio bara, quindi perde, chi maschera tutto ciò, chi si vergogna delle proprie tenerezze e ansie, chi si avvilisce delle proprie rovine e cerca goffamente di nasconderle, chi ha terrore delle proprie debolezze. Fino a quando non ci si trova faccia a faccia con la dipartenza, nell'ora del Mistero più grande che ci ritroviamo a vivere. Perché vale per tutti. È la lotta che ciascuno di noi, credente o no, un giorno si troverà a dover combattere a tirare calci al vento. O qualcuno forse è immortale? Eppoi, temere la morte è far professione d'ateismo, affidandomi a Jorge Luis
Borges quando scrive: "La morte è un'usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare". Anche i peggiori, coloro che hanno commesso guai contro l’umanità intera, che non provengono da malvagi misantropi senza scrupoli, ma da coloro che la amano e che intendono guidarla o migliorarla. Mezz'ora di sfizio, cent'anni di guai.
(......)


Infatti è per questo che bisognerebbe educare portando come facevano con noi alle elementari , i bambini al cimitero . Insomma " Educare alla morte per educare alla vita “ come :
<<
Il tema della morte, declinato secondo le quattro direttrici degli incontri del cambiamento, della sofferenza come crescita, della speranza e della solidarietà, si è voluto configurare come laboratorio didattico: idee, concezioni messe a confronto, ascolto partecipato, elaborazioni, produzione e condivisione di nuovi significati, fino alle consegne finali, stimolate singolarmente e in forma di gruppo.
I ragazzi hanno potuto scegliere di trattare, secondo le modalità di espressione che meglio preferivano, ciò che era rimasto loro impresso ed hanno così realizzato una varietà di prodotti creativi e originali.
I vissuti, che sono venuti fuori, hanno avuto l’occasione di essere finalmente elaborati/rielaborati, riflettendo su un tema sui cui non ci si era mai soffermati, ponendo attenzione su qualcosa “ di cui nessuno mai parla” ma di cui si sente l’esigenza.
Il buon gradimento rilevato ed una produzione di qualità dei lavori dei ragazzi sono un positivo riscontro della scelta formativa effettuata sia per la scuola sia per l’attività progettuale dell’Associazione, nella convinzione che ciò che è stato fatto abbia favorito la maturazione dei ragazzi e che le riflessioni condivise, magari sopite, riemergano, quando ci sarà qualche evento scatenante, sorreggendoli.

>> Suggerisce http://www.lsvolta.it/joomla/ o siti sotto fra gli approfondimenti


oltre alla lettura dell'opera i sepolcri ( testo integrale senza perifrasi  ,  con perifrasi e commento verso per  verso , recitato da  Gassman ) di Ugo Foscolo   eccovi alcuni  siti  che possono aiutare  ad educare  ala morte per  educare alla vita  



http://www.gruppoeventi.it/lutto-e-scuola-mainmenu-66/30-bambini-lutto-e-scuola/84-e-possibile-educare-alla-morte.html
http://www.ibs.it/code/9788810809426/campione-francesco/domanda-che-vola.html


e  questi articoli di www.educare.it

http://www.educare.it/j/rubriche/domande-e-risposte/del-dolore-e-della-morte
http://www.educare.it/j/rubriche/domande-e-risposte/del-dolore-e-della-morte/939-la-morte-e-qualcosaltro

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