colonna sonora
In questi giornbi di caldo afoso ho quasdi divorato ( sono arrivsato quasi a metà il libro ) la Paranza dei bambibi di Roberto Saviano , romanzo che avevo mmesso nel mucchio di quelli da leggere ma fra : lavoro , distrazioni fumettistiche , letture di altri libri , e riviste , cura del mio fb e del blog , ecc. .
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In questi giornbi di caldo afoso ho quasdi divorato ( sono arrivsato quasi a metà il libro ) la Paranza dei bambibi di Roberto Saviano , romanzo che avevo mmesso nel mucchio di quelli da leggere ma fra : lavoro , distrazioni fumettistiche , letture di altri libri , e riviste , cura del mio fb e del blog , ecc. .
.È il suo primo romanzo interamente , come dice wikipedia alla voce la paranza dei bambini di finzione di Saviano, pur se pesantemente ispirato alla realtà della camorra napoletana degli anni 2010. Tesi che non mi trova d'accordo visto che è questo suo ultimo romanzo è talmente schietto e duro che è pressochè difficile riconoscere ( anche per chi è dotato degli strumenti letterari ) dove sta la fantasia e la realtà , visto che essi si fondono a tal punto da essere una cosa unica .Se non fosse l'autore a farcelo notare : << La forma cambia ma l’incipit è lo stesso che Francesco Rosi scelse per Le mani sulla città: “I personaggi e i fatti qui narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce”.>> riportando una frase di Dino Risi in cui parlava del suo film Le mani sulla città . Tesi confermata sia dalla quarta di copertina che la sinossi
Dieci ragazzini in scooter sfrecciano contromano alla conquista di Napoli. Quindicenni daisoprannomi innocui – Maraja, Pesce Moscio, Dentino, Lollipop, Drone –, scarpe firmate, famiglienormali e il nome delle ragazze tatuato sulla pelle. Adolescenti che non hanno domani e nemmeno ci credono. Non temono il carcere né la morte, perché sanno che l’unica possibilità è giocarsi tutto,subito. Sanno che “i soldi li ha chi se li prende”. E allora, via, sui motorini, per andare a prenderseli,i soldi, ma soprattutto il potere. La paranza dei bambini narra la controversa ascesa di una paranza –un gruppo di fuoco legato alla Camorra – e del suo capo, il giovane Nicolas Fiorillo. Appollaiati suitetti della città, imparano a sparare con pistole semiautomatiche e AK-47 mirando alle parabole ealle antenne, poi scendono per le strade a seminare il terrore in sella ai loro scooter. A poco a poco ottengono il controllo dei quartieri, sottraendoli alle paranze avversarie, stringendo alleanze con vecchi boss in declino. Paranza è nome che viene dal mare, nome di barche che vanno a caccia dipesci da ingannare con la luce. E come nella pesca a strascico la paranza va a pescare persone da ammazzare. Qui si racconta di ragazzini guizzanti di vita come pesci, di adolescenze “ingannate dalla luce”, e di morti che producono morti. Roberto Saviano entra implacabile nella realtà che ha sempreindagato e ci immerge nell’autenticità di storie immaginate con uno straordinario romanzo diinnocenza e sopraffazione. Crudo, violento, senza scampo....Qui si racconta di ragazzini guizzanti di vita come pesci, di adolescenze “ingannate dalla luce”, e di morti che producono morti. narra la storia di dieci ragazzi napoletani, guidati da Nicolas Fiorillo, e della loro ascesa nel mondo della Camorra. L'autore utilizza l'analogia della paranza, che in gergo camorristico indica un gruppo armato, riferendosi però, nel senso più letterale del termine, a quei pesci non ancora adulti e di piccole dimensioni che accecati, ma al contempo attratti, dalla intensa luce delle lampare si staccano dal fondo del mare e salendo verso la superficie vengono inesorabilmente intrappolati nelle reti dei pescatori. Analogamente, lo stesso accade a quella parte di gioventù che accecata e attratta dal desiderio di denaro facile e di potere, pur di ottenere questi valori, anche nell'impossibilità di ottenerli altrimenti, pur di sfoggiare un elevato stile di vita imposto da una società nichilista e consumista basata sull'apparenza, sceglie il crimine, la violenza e la sopraffazione come scelta di vita, pur sapendo che morirà per raggiungere quel modello ideale di esistenza.
Finalmente Saviano scrive di letteratura " pura " non quella "spuria e contaminata ( ma non per questo priva d'efficacia ) da linguaggi esterni come il giornalismo e il reportage . Un saviano modesto e d umile finalmente che riconosce a differenza di Gommorra l'aiuto esterno in questo caso Nicola di Biasi ( professore di storia della lingua italiana all'università Federico II di Napoli ) e Giovanni Turchetta ( professore di letteratura italiana contemporanea all'università di Milano ) .
Un saviano che evita il copia e incolla (copy and paste in inglese) passivo \ acritico che aveva creato condana per plagio Gommorra e polemiche con ZeroZeroZero qui ulterori news
Un romanzo , la paranza di bambinbi che ottiene anche ottime recensioni ( l'onore delle armi 😁😇😨 ) da suoi ( e non solo ) stroncatori e strocatori di professione
Un libro bellissimo , intenso . << Un'opera scritta >> -- sempre secondo il giornale --- << seguendo la scuola del vecchio realismo ottocentesco, una distanza letteraria da Emile Zola, pur con il ritmo della serie Narcos e uno sguardo da entomologo, in una struttura romanzesca solida e senza nessun ingresso morale dell'autore che avrebbe rovinato tutto, tranne in alcuni intermezzi in corsivo, dove però, anche qui, viene espresso un atteggiamento quasi darwiniano, da scienziato sociale, perché alla fine la vita è questa: «Esistono i fottitori e fottuti, null'altro. Esistono in ogni posto e sono sempre esistiti. I fottitori da qualunque condizione cercano di avere un vantaggio, che sia una cena offerta, un passaggio gratuito, una donna da portar via a un altro, una gara da vincere. I fottuti in qualsiasi condizione prenderanno il peggio». bisogna dire che Saviano, adesso che è uno scrittore vero, se continua così, è fottuto, perché uno scrittore in Italia non vende e soprattutto non conta assolutamente niente. Per essere fottitori, qui, bisogna scrivere stronzate. Complimenti, Roberto, e tanti auguri.>> Ottima la la descrizione di una gioventù allo sbando senmza ( o rare ) diofese dalla cultuira del tutto e subito , del'apparire . Tale romanzo mi riporta all mente quesrti versi di una famosa canzone :
( ... )
La Storia dà torto o dà ragione
La Storia siamo noi
Siamo noi che scriviamo le lettere
Siamo noi che abbiamo tutto da vincere
O tutto da perdere
Poi la gente
Perché è la gente che fa la Storia
Quando è il momento di scegliere
E di andare te la ritrovi
Tutta con gli occhi aperti
Che sanno benissimo cosa fare
Quelli che hanno letto un milione di libri
E quelli che non sanno nemmeno parlare
È per questo che la Storia dà I brividi
E nessuno la può cambiare
(.... )
Il suo nuovo libro è , come giustamente afferma https://www.wired.it/play/libri/2016/11/16/libro-roberto-saviano-la-paranza-dei-bambini-recensione/ scorrevole, appassionante, solo in apparenza meno illuminante dei precedenti, più umano e radicale. Dice tanto di “noi” e non solo di “loro”. Infatti Saviano Dopo aver vivisezionato i meccanismi di potere lo scrittore si sofferma su quelli di mera sopravvivenza. La scelta del dialetto e i ragazzini scafati richiamano istantaneamente alla memoria gli accattoni di Pier Paolo Pasolini, ma i “paranzini” non sono -- sempre secondo l'artarticolo di wired -- ragazzi di periferia, né figli di proletari ma di famiglie piccolo o medio borghesi che trovano nel denaro facile e nella violenza l’unica forma di affermazione possibile. “Per questi ragazzi la vita non conta niente. Sarebbe facile dire ‘sbattiamoli in galera e liberiamoci di loro’ ma io voglio capire quanta innocenza c’è in questa colpevolezza”, spiega Saviano che sfida le sue platee adoranti: “Non mi sembra che il nostro capitalismo contemporaneo si differenzi così tanto dal loro modo di vivere”.
Le affermazioni di Saviano suonano quasi come un’implorazione all’ascolto, ad aprire gli occhi, a preoccuparci di chi siamo e di chi abbiamo di fronte, a non giudicare frettolosamente.
Ci rifletto, mentre , leggendo il la parte dei fottuti e futtitori , curiosamente mi tornano alla mente le parole del clown franco algerino Miloud Oukili (il fondatore dell’Associazione Parada) che con l’arte circense ha salvato migliaia di ragazzini dalla disperazione: “Non esistono bambini di strada, ma bambini dimenticati da adulti e quegli adulti siamo tutti noi”.
Ne La paranza dei bambini , e quin concludo , non si realizza ( almeno cosi sembrerebbe ) solo l’evoluzione di Saviano scrittore ma anche quella del personaggio Saviano, del Saviano rockstar , che Fa il tuttologo. Sta sempre in mezzo come il prezzemolo . È diventato un marchio che divide. Puntualmente idolatrato dai suoi fan e schernito dai suoi haters a causa del famoso successo/talento che non si perdona e di una snervante mania di protagonismo e presenzialismo (tra cinema, teatro, web e tv). Anche il suo nuovo libro, pubblicato non manca di suscitare polemiche. Infatti Nicolas “buca lo schermo”, scrive il suo creatore, ancor prima di definirne l’essenza sulla pagina . Sono ufficialmente aperte le scommesse sulle tempistiche con cui Sky annuncerà la trasposizione del romanzo sul piccolo o sul grande schermo.Speriamo che sia il primo romanzo del cicllo del vinti , e che si sposti dal sud a descrivere gli ambienti del resto del paese perchè la mafia anzi le mafie si trovano come testimoniano i suoi articoli si trovano ormai nell'intero paese .
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