Non si può sempre combattere in solitudine


Domani sarà un giorno caliente a Milano, e martedì rischia di esserlo ancor di più. Moltissimi precari della scuola, con alle spalle una lunga esperienza, rimarranno senza lavoro. A 40-45 anni d'età. Sappiamo bene cosa significhi.

Francesco Caruso, il 28 agosto scorso, ha diramato un comunicato stampa in cui c'informa che un gruppo di sette donne, "tutte docenti precarie con oltre 10 anni di insegnamento alle spalle, sono salite sul tetto del provveditorato agli studi di Benevento per iniziare un'occupazione ad oltranza per protesta contro i tagli della riforma Gelmini.'Contro il più grande licenziamento di massa. 20000 in Italia, 500 a Benevento. Vogliamo un futuro': così recita lo striscione calato dal tetto dell'edificio". Come gli operai dell'Innse, hanno deciso di resistere a oltranza fin quando non otterranno risposta (per contatti: 334 6976405 - Daniela Basile, una delle insegnanti del CIP sul tetto). E a proposito: anche gli operai della "Ercole Marelli", storica industria di Sesto San Giovanni, stanno resistendo coi denti contro i licenziamenti, e in fabbrica bivaccano anche la notte. Lo ignoravate? Non fatevene un cruccio. Non è tutta colpa vostra. Inutile attendersi simili notizie dai tg di Minzolini, o di Raidue, o di Retequattro e Studio Aperto (!), e potremmo continuare ad libitum. Nel regno dell'Egolatra non c'è spazio per queste vicende. Il prossimo bavaglio a Raitre, l'unica rete non allineata, metterà una pietra tombale sulla libera informazione in Italia. Rimane il web, certo: e per questo abbiamo scritto "non è tutta colpa vostra". Nel senso: un po' lo è. Perché gl'italiani sono pigri. Non approfondiscono. Il 75% dei nostri connazionali attinge informazione dalla tv - e l'Egolatra lo sa perfettamente. Invece dovrebbero darsi una mossa, leggere di più (almeno prima di tornare al rogo dei libri), cercare altrove, ecco. Prima che sia troppo tardi anche per noi (i tentativi di silenziare i blogger si sono moltiplicati con frequenza vertiginosa). Scrivo finché posso, tutto ciò che posso: perché, pur sommersi, siamo molti, e perché, a questi fratelli e sorelle, glielo devo: e non li abbandonerò. Non ci avrete.

"Da tutte le situazioni, l'uomo ha sempre saputo trovare una via d'uscita" (Silo)


Commenti

Paige79 ha detto…
eccomi qua, presente!precaria anche io nella scuola materna, da 6 anni(ma a me sembrano 600), ho consicuto gente che o è anche da 12 anni.cosa vuol dire fare questo lavorovuol dire andare a dormire senza sapere mai se il giorno dopo lavorerari, e se lavori, dove, con chi, visto che spesso mi è captato di essere sballottata da uan scuola alla'ltra anche per 5 giorni di seguito, cambiano 5 scuole in 5 giorni!Vuol dire non riuscire mai a stabilre un rapporto continuativo coi bambini o con i "colleghi"fissi, vuol dire soprattuto non avere una vita degna di questo nome.Perchè a 30 anni mi ritrovo a non poter nemmeno pagare una ffitto, non sapedo quanto prenderò il mese prossimo, se lavorerò ovviamente!

non ci viene permesso di accedere ai conocorsi perchè non siamo laureate o abilitate, ma l'ultimo corso abilitante è stato fatto tre anni fa, a 3600 euro(si faceva all'unveristà cattolica, ovvio!), quindi molta gente è rimasta fuori per forza di cose.Veniamo sfruttati come schiavi senza che venga riconosciuta la nostra professionalità o quantomeno l'impegno, però in quanto a doveri sono gli stessi degli insegnati fissi!

un'ultima cosa, altrettanto scandalosa: riguardo alla scuola materna, il diploma conseguto prima del 200e è considerato abilitante dalla legge(io mi sono diplomata nel '98).Però all'atto pratico non ci viene riconsciuto quando presentiamo domanda per i concorsi o per le stabilizzazioni..è illegale e nessuno lo dice!
compagnidiviaggio ha detto…
grazie dell'informazioni
dannytusc ha detto…
Ecco, Paige, vede che qui ci s'intende? Oggi al Provveditorato di Milano era un inferno. Sono stanchissima e non dico altro. Anche perché sono parecchio arrabbiata.

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