Beteyà, in mandingo Bello e Buono, è una start up di abbigliamento con due negozi in Sicilia, ma soprattutto un progetto di integrazione ben riuscito portato avanti dall’associazione Don Bosco 2000.
I capi vengono realizzati e poi venduti da ragazzi migranti, ma anche da giovani siciliani disoccupati, che così trovano uno sbocco lavorativo. Parte del ricavato delle vendite servono per sostenere i progetti dell’associazione in Africa. La pandemia ha messo a dura prova la start-up. Alla Playa di Catania, dove si trova una struttura dell’associazione e dove, in quella stessa spiaggia, il 10 agosto 2013 furono ritrovati sei corpi di migranti , Omar e Monica, due dei protagonisti di Beteyà, raccontano le loro storie cucite sugli abiti che indossano.
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Il papiro egizio che nell'800 scandalizzò il padre dell'egittologia moderna, Jean-François Champollion, è stato restaurato e riportato a nuova vita grazie ad una collaborazione tra il Museo egizio di Torino e la Fondazione Crc di Cuneo.
Unico nel suo genere, il Papiro Erotico-Satirico è costituito da due parti che contengono illustrazioni satiriche ed erotiche, accompagnate da iscrizioni ieratiche. Nella prima parte si trovano disegnati alcuni animali in atteggiamenti umani e intenti a suonare alcuni strumenti musicali come una vera e propria orchestra: si riconoscono una scimmia che soffia in uno strumento a fiato, un coccodrillo che suona il liuto, un leone che imbraccia una lira e un asino che pizzica le corde di una grande arpa. Nella seconda parte ritrae uomini e donne impegnati in modo esplicito in attività sessuali. Il fatto che una parte del papiro mostri “vignette” irriverenti con animali impegnati in attività umane porta inoltre a far credere che anche la parte erotica possa essere stata realizzata con un intento umoristico, rappresentando situazioni che potevano intrattenere gli spettatori certamente di ceto elevato. Oggi è esposto allo spazio innovazione di Cuneo in una mostra che lo mette a confronto con i canoni moderni di "satira ed erotismo". Le immagini del restauro del Papiro sono state gentilmente concesse da "Robin studio" di Torino
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