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30.4.25

In pochi mesi da' tre esami universitari e la tesi e si laurea in Archeologia a Sassari, nonostante sia malata di tumore al seno. La bella storia di Gaia Mela, 24enne di Trinità D'Agultu.

da
CRONACHE DALA SARDEGA E NON

 


Gaia Mela, 24 anni, originaria di Trinità D’Agultu in provincia di Sassari è una forza della natura. La intervisto questa mattina mentre si trova ricoverata al Policlinico Duilio Casula di Monserrato. La giovane donna lotta dallo scorso ottobre contro un tumore al seno.Gaia scopre la malattia casualmente la scorsa estate, quando facendosi la doccia si accorge di avere una pallina tra il seno e l’ascella destra. Ne parla coi genitori, ma non si preoccupa eccessivamente.Ha 23 anni, troppo giovane per pensare che si tratti di un tumore al seno che normalmente sopraggiunge in età più avanzata. Sarà una ghiandola, pensa.Conclude la stagione da bagnina che la aiuta a mantenersi negli studi universitari ed a coltivare il sogno di diventare un’archeologa subacquea.
Ma la pallina é sempre lì ed inizia a preoccuparsi.Si rivolge ad una senologa privata e scopre di avere un tumore al seno destro. Si arrabbia con tutti e con sé stessa. Si

incolpa di essersi ammalata perché non ha seguito uno stile alimentare sano, ha trascurato la palestra.Si arrabbia coi genitori, separatisi con una separazione dolorosa, per averla fatta soffrire.Si arrabbia con Dio, pur non essendo neanche credente. Una sera si rivolge direttamente a lui e gli domanda perché abbia scelto proprio lei per sopportare questa prova.Ma, finita la rabbia, diventa grata a Dio per aver scelto lei e non la sorella più piccola, oggi 19enne per avere la croce della malattia. Che lei da persona forte può affrontare meglio della sorella o di altri.Decide di non abbattersi. Decide che deve laurearsi come aveva stabilito nei mesi precedenti alla scoperta della malattia. E nonostante la chemioterapia, gli ospedali, i momenti di frustrazione, in pochi mesi dà tre esami. Le manca solo la tesi.È il 13 marzo 2025. Mentre sta facendo la cemioterapia la penultima infusione delle bianche in day hospital a Monserrato si sente male. Le sale la febbre e viene ricoverata.
Trascorre in ospedale anche il suo 24° compleanno, il 28 marzo, che festeggia con una bella torta e con il suo fidanzato tempiese Mario che sta sempre al suo fianco, dormendo su una sedia pur di non lasciarla sola.

In ospedale riscopre la fede ed il suo rapporto con Dio. Inizia a prendere l’eucaristia. Pensa di essere stata dal Signore privilegiata per averla scelta ad affrontare questo momento di dolore.Resta ricoverata sino al 2 aprile e chiede un permesso per andare a discutere la tesi di laurea sulle chiese campestri, presso la Facoltà dei beni culturali di Sassari.Le persone che la circondano le suggeriscono di indossare la cuffia o una parrucca per nascondere la testa completamente calva a causa della malattia

Ma Gaia si rifiuta, vuole farsi vedere esattamente come è in quel momento. I docenti sono al corrente della sua malattia e le vengono incontro facendola laureare senza gli altri candidati, in un aula aereggiata. Tutti i presenti indossano la mascherina.Gaia diventa la Dottoressa Gaia Mela. Ha vinto lei, non il cancro. “Non volevo passasse che fossi malata, mi sono laureata perché avevo deciso di laurearmi e quella laurea è il risultato di tre anni di sacrifici. Volevo farmi vedere esattamente com’ero, anche se senza capelli. Non ho potuto mettere i tacchi, ma poco mi importava”, racconta.Le domando come si vede nel prossimo futuro. “Mi vedo guarita, non ho mai pensato di non farcela, neanche quando ero arrabbiata perché la malattia fosse capitata proprio a me. Mi vedo facendo la laurea magistrale, con a fianco il mio fidanzato Mario, che mi è sempre stato accanto durante la mia malattia, mi ha sempre accompagnato dappertutto ed è sempre qui vicino a me in ospedale. Se mi è vicino adesso, sono certa che lo sarà sempre”, conclude Gaia.

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