chi lo dice che stare soli sia triste e da infelici .il caso di Io sono Fabio. Il racconto in bianco e nero di Stefano Pia


in un mondo ipertecnologico c'è chi trova la felicità nelle piccole cose . Ora direte lo si fa per moda e non perché lo si sente realmente , e che ha farlo sono i soliti figli di papa e radical chic e falsi alternativi . Vero in molti casi purtroppo .Pochi  ed  questo mi sembra  uno d'essi . proprio come  diceva  un famoso cantautore  \  poeta



C'è raccontato tramite reportage fotografico del  fotografo   Stefano pia   ( qui il suo  sito http://www.stefanopia.eu e sotto al centro  una  foto  da me  scattata    )



Ciò trova  conferma  Dal ascolto , qui preso per meta e non tutto per motivi di copy right e per il fatto che avevo poca batteria ma soprattutto volevo lasciare un po' di suspense , qui  io  video   della  mia  diretta  facebook   fatta    durante la sua presentazione all'associazione la Sardegna vista da vicino .


Articolo  tratto  da  http://www.themammothreflex.com/



Io sono Fabio. Il racconto in bianco e nero di Stefano Pia
By The Mammoth's Reflex -
Nov 10, 2015



Un sabato mattina di circa due anni fa, passeggiando come faccio spesso lungo le strade del mio paese, Mogoro, con la macchina fotografica in cerca di qualche “istante” da poter fotografare ho notato quello che poi sarebbe diventato uno dei miei soggetti preferiti, Fabio. Un capello in testa, sigaretta in bocca, capelli e barba lunghi e spalle appoggiate ad un muro ad osservare la poca gente che gli passava accanto. Non lo faccio spesso ma un giorno senza indugi mi sono avvicinato chiedendogli se potevo fargli alcuni scatti. Lui rispose senza batter ciglio “perché no” ed ho capito subito che il soggetto sarebbe stato molto interessante da raccontare con la fotografia.



E’ così che è nato il progetto ‘Io sono Fabio‘ di Stefano Pia che abbiamo selezionato, tra gli altri, su myphotoportal.com.

Un progetto dedicato a Fabio, “un combattente del quotidiano, alle prese con le sue tasche vuote e con il gelido sistema dell’uomo contemporaneo” che “grazie al suo ingegno ed al rapporto stretto con la natura riesce a trovare sempre scampo, arrangiandosi con ciò che gli offre la terra ed il mare“.







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Da quel giorno, racconta Stefano, “piano piano sono riuscito ad instaurare con lui un buon rapporto di amicizia: sono entrato a casa sua, l’ho seguito nei suoi lavori, siamo andati al mare insieme e abbiamo bevuto tante birre al bar riuscendo così a creare un racconto abbastanza definito della sua persona”.















“Fabio è fuori dagli schemi, non ha telefono né mezzo di trasporto, né lavoro né compagna ma è felice, questa è la cosa che mi ha colpito molto. Come mai, oggi che abbiamo quasi tutto, almeno materialistamente parlando tante persone non sono felici? I nostri genitori non ci hanno fatto mancare niente ma alla fine … sotto sotto manca qualcosa? Così con curiosità, seguendo Fabio ho scoperto come vive e dove trova la sua serenità che sta unicamente nelle cose semplici come scambiare due battute tra amici, farsi una passeggiata in campagna e rientrare con un fascio di legna per riscaldarsi la sera, oppure raccogliere un po’ di frutta selvatica e godersi la giornata, sia che faccia caldo o freddo, rimanendo sé stesso in tutto ed in ogni circostanza. Forse la sua vita è in controtendenza in maniera esagerata ma spero che questo racconto con le sue immagini riesca a far riflettere facendo dare meno peso ai beni materiali ed affidarsi un po’ di più alla bellezza genuina delle cose semplici che possiamo trovare solo dentro di noi e non seguendo falsi miti o le mode dettate da altre menti“.








a voi  ogni giudizio  i merito



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