LETTERA AD ASIA © Daniela Tuscano

Non so se la foto ti rappresenti. Se appartenga a te o a un'altra combattente del vostro battaglione tutto al femminile. Non penso t'importerebbe, quindi la lascio così. Avvolta nel mistero come il tuo, il vostro popolo.
Guardi il vento con una dolcezza quasi virile. Un cuore serio e grave. Qui, in Italia, non hanno trovato di meglio che paragonarti a una famosa attrice. Un giorna...lista d'una importante rete televisiva ha commentato che sei stata costretta a imbracciare un mitra; e se fossi nata altrove - in Italia, magari, o in un altro paese di bengodi - avresti sicuramente scelto la carriera della moda o dello spettacolo.
Già, a cos'altro potrebbe aspirare una donna bella ? Di te vedono solo questo: l'avvenenza.
Non gl'importa nulla di leggere nei tuoi profondi occhi neri. Sono analfabeti. Hanno il cervello nel sesso. E se cadi, e se vinci, e se entri nei libri di storia, lo farai per tutte noi. Per restituirci l'umanità e la sfida. Per dimostrare che una donna può e deve voler tutto, e non è mai solo donna.
Se eri bella, lo eri così, non come una fatua bambola di porcellana. Lo eri in mimetica, senza abitini a sbuffo. Era questa la tua natura, perché una donna, quando lotta per la libertà, resiste e non aggredisce.
Entrerai nei libri di storia scritti da una storia diversa. Con un alfabeto finalmente nuovo. In un mondo altro. Che non sarà il nostro. Verrà chiamato - sì, scandiscilo - Rivoluzione.

© Daniela Tuscano



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