Visualizzazione post con etichetta prendere tutto quello che ti capita. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta prendere tutto quello che ti capita. Mostra tutti i post

9.1.25

in tempo di crisi e di fame busa e non si vuole emigrare meglio addattarsi a tutti i tipi di lavoro anche queli per cui non abbiamo studiato la storia di La scommessa di Paolo Ladu, noto “Cipolla”: lava vewtri da 40 anni

  dala nuova  sardegna   9\1\2025 

di Valeria Gianoglio


Nuoro
La bottega di Paolo Ladu, noto “Cipolla  "è un furgone vissuto, un ampio scorcio di cielo nuorese, ela vetrata di qualche negozio tra centro o periferie. O meglio, una vetrina. «Faccio il “puliziotto" o una specie di vetrinista,anche se lo so, che non si dice così. Tanti anni fa, ormai, mi sono inventato questo mestiere: pulisco le vetrine delle attività commerciali  o dei condomìni. Allora nessuno lo faceva,e io mi sono improvvisato perché volevo darmi da fare e perché avevo bisogno di lavorare. Me lo ricordo

ancora, il giorno e il periodo,era il 1987.all’epoca lavoravo  da Progetto uomo, e  avevo  sentito che qualcuno aveva chiesto “Conoscete una persona che lava le vetrine?”, e io avevo alzato la mano, ma inrealtà non sapevo nemmeno come fare. E così ho cominciato. Ma eccomi qui, Mi sono buttato e ha funzionato».Ed è andata bene davvero, da quelgiorno di fine anni Ottanta, a Paolo Ladu. O forse, a far  funzionare le cose, è stata la sua'intraprendenza, il suo coraggio di osare, la sua voglia di guadagnare i soldi per vivere e per sostenere i suoi affetti. E di mettere in pratica i consigli dell'adorata mamma Luisa. «Mi diceva sempre “Figlio mi’, fai cinque euro qui e altri cinque lì, e poisi fanno dieci,venti, cento e Mille».Ed è proprio per il voto legato alla storia di mamma Luisa che Paolo Ladu è conosciuto da anni a tantissimi nuoresi:è lui, infatti, il pellegrino che da tempo immemore percorre a piedi nudi, per un voto, la strada che separa Nuoro dal santuario di San Francesco nelle campagne di Lula. «Lo faccio per una promessa.a San Francesco - Spiega -quando miamamma era ricoverata proprio all'ospedale San Francesco, nel "78. Stava morendo, le avevano già dato l'estrema unzione il giorno di Ferragosto. lo avevo 13 anni,Allora mi ricordo che mi ero rivolto a San Francesco e gli avevo detto “Se la salvi, ven-go a piedi da te". Poi miamamma dopo tre giorni non


aveva più niente: è rimasta in vita per altri 35 anni, fino a uando ne aveva 92. Ed è 'anno del voto che io vado al santuario di San FranceSco a piedi e scalzo». Nella sua vita quotidiana,invece, Paolo Ladu è il “puliziotto” dal sorriso grande e dalla battuta pronta. «I miei clienti sono i commercianti  nuoresi — racconta — ed è bello perché conosco tante persone, mi tengo in forma, e sto spesso all'aria aperta, anche se ho una mia piccola sede,con mia moglie Giulia. E poi mi' sono spostato anche a lavorare nei condomini». Ma lavetrina, Paolo Ladu lo ribadisce, in fondo è il suo primo amore, «perché è il biglietto da visita dei negozi, e quindi pulirla dà una certa soddisfazione», «Del mio lavoro —dice— mi piace tanto il rapporto  con le persone, e ne conoscì tante.E poi anche e soprattutto il fatto che stai all'aria aper-
ta; che non sei tancau, chiuso inn ufficio. Perché davvero quello non sarebbe per me. Faccio le mie vetrine e mi organizzo per non dimenticarne. ho una specie di promemoria: sono questi foglietti con la scritta.“primo lavaggio”, “secondolavaggio” e così via, che lascio nelle vetrine se ilnegozio è chiuso».L'unico problema, aggiunge, è «quando c'è la pioggia .perché quella mi incasina un po':se è nuvoloso e sta per venire giù l'acqua, difficilmente mi fanno pulire la vetrina perché poi il maltempo la risporca, e allora il mio lavoro salta e mi incasina tutto. Ma per il resto, faccio il lavoro che vorrei fare, ed è bello. losono la prova insomma, che se uno si organizza, se tiinventi, il lavoro c'è. Da poco lo dicevo a un ragazzo che mi ripeteva che qui.non c'era nulla, quanto a occuupazione. E io gli ho detto “Non è vero, inizia con l'andare a cambiare una lampadina ai tanti anziani che sono soli e ne hanno bisogno. Qualche  euro qua e poo altrolà, è ti costrusci il tuo lavoro ».




in tempo di crisi e di fame busa e non si vuole emigrare meglio addattarsi a tutti i tipi di lavoro anche queli per cui non abbiamo studiato la storia di La scommessa di Paolo Ladu, noto “Cipolla”: lava vewtri da 40 anni

  dala nuova  sardegna   9\1\2025  di Valeria Gianoglio Nuoro La bottega di Paolo Ladu, noto “Cipolla  "è un furgone vissuto, un ampio...