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10.1.25

diario di bordo n 98 anno III i no vax raccolgono quello che hanno seminato , caso Ramy Elgam gli abusi e la mancanza di rispetto del potere ,acca larentia uso distorto e strumentale del ricordo



Finalmente i anzi dei * no vax ( ovviamente senza generalizzare in quanto esistono come fra i vax quelli civili ed rispettosi ) trovano pane per i loro denti

* termini generici visto che come negli uni e negli altri ci son diverse sfaccettature \ posizioni sui vaccini

è notizia di questi giorni che



Sassari
 
I leoni da tastiera non gli avevano risparmiato critiche feroci durante la 
pandemia.  Antonio Pintus, medico infettivologo sassarese, era stato più volte offeso per il suo impegno nella campagna di vaccinazione contro il Covid e nell’assistenza ai malati. Uno di quei tanti camici bianchi passati dall’essere eroi a farabutti. Dagli applausi agli insulti. Pintus si è affidato alla giustizia e una leonessa da tastiera è stata condannata per diffamazione al risarcimento monetario del professionista e anche al pagamento delle spese legali. La dimostrazione sul campo, l’ennesima, che offendere e calunniare sui social è un reato e le piazze virtuali non sono zone franche. 

La donna aveva scritto questo post sulla pagina social di Pintus. “Poveraccio...da quando c’è il Covid ha specificato la sua qualifica nel suo nome. Finalmente era arrivato il momento in cui si sarebbe sentito importante e affascinante. Qualche donna avrebbe accettato di conigliare con lui». Aveva poi proseguito il suo sfogo con parolacce aggiungendo che «tanto le donne continuano ad evitarlo come fosse lui stesso il Sars Cov». 
Il medico con un post su Fb ha commentato la sentenza. «Alla fine chi insulta e offende in modo totalmente gratuito, volgare e violento non la passa liscia, la signora in questione che mi aveva duramente attaccato, sul piano professionale e personale, solo perché facevo il mio dovere di medico durante la pandemia di Sars-Cov2, è stata condannata a risarcirmi monetariamente, in più dovrà pagare pure le spese legali, i novax non sono in grado di argomentare nulla a parte offendere e minacciare, sono questa roba qua…ringrazio l’avvocato Antonello Satta e i suoi colleghi che mi hanno supportato con professionalità e grande empatia umana»

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Non sapevo   che  fare   il proprio  dovere   e  tutelare  la  nostra  sicurezza  significasse  commettere   delle  illegalità  degli  abusi   di  potere  e    mancare  di rispetto , a  prescindere    che   sia   un criminale  o meno   ,  a  coloro  che  fermano  .  Infatti  

Anche di fronte al video sconvolgente della morte di Ramy Elgam mentre veniva inseguito dai carabinieri, questi due populisti prestati alla politica sono riusciti insieme a Riccardi (UdC):  <<Carabinieri e poliziotti incriminati per fare il loro dovere. “Mandiamo i magistrati sulle pattuglie” >> a dire qualcosa di miserabile.
Vannacci ha detto che lui si schiera “sempre dalla parte delle forze dell’ordine”.
Così, a priori.
Salvini ha aggiunto che “hanno fatto il loro dovere”.
Ma quale dovere?
Neanche davanti alla morte di un ragazzo speronato a più riprese (anche senza casco), neanche davanti alla disumanità di chi esulta alla sua caduta e cerca in tutti i modi di nascondere le prove, neanche davanti a tutto questo - su cui toccherà agli inquirenti e ai giudici fare chiarezza - riescono a dire qualcosa che non suoni violento, indifferente, privo di ogni empatia e umanità nei confronti di un ragazzo di 19 anni che non c’è più.
Qui, il tema non è più la ragione e il torto, che toccherà ai magistrati.
Qui il tema non sono solo i limiti delle forze dell’ordine, che tocca alla politica.
Qui, davanti a immagini del genere, la questione è che certa gente non è neanche degna di essere definita umana.

  Ha  ragione 
  Soumaila Diawara
La diffusione di questo video è un pugno nello stomaco, ma ancor più sconvolgente è leggere i commenti di chi giustifica una morte così tragica. Frasi cariche di disumanità, che riducono una vita spezzata a uno spettacolo da applaudire.
Ramy Elgaml era un ragazzo di 19 anni. Non un “delinquente”, non un bersaglio da eliminare. Eppure, la sua vita è stata stroncata da un inseguimento che non può essere giustificato in alcun modo, aggravato da un comportamento che trasuda indifferenza e disprezzo per il valore della vita umana.Giustificare o minimizzare una morte simile significa accettare un sistema in cui la violenza e l’abuso di potere diventano la norma. Significa chiudere gli occhi davanti all’umanità che ci accomuna e perpetuare una cultura di odio e discriminazione. Non possiamo permettere che la vita di un giovane venga liquidata con indifferenza, né che la sua memoria venga calpestata da chi cerca di trasformare una tragedia in una questione di propaganda politica.È ora di chiedere giustizia, ma anche di interrogarci su come siamo arrivati a questo punto. La morte di Ramy non può essere ignorata né giustificata. Chi lo fa, rinuncia a ciò che ci rende umani: la capacità di provare empatia, di distinguere il giusto dallo sbagliato, di difendere la dignità di ogni vita.

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Come volevasi dimostrare è successo quello che s'era previsto e che nel silenzio generale avviene ogni anno . Vuol dire come ho già detto qui che ancora è necessario ,ma manca il non si ha il coraggio , fare una riflessione su tali eventi . Queste sono le immagini di Acca Larentia stasera, pochi minuti fa.


sempre Sconvolgenti. Indegne di un Paese civile.Anche quest’anno, questi avanzi di fognatura della Storia si sono presentati in 1300 davanti all’ex sede dell’Msi a Roma per onorare i camerati caduti al grido di “Presente”. Mai erano stati così tanti come quest’anno.
Mai avevano alzato così la testa. Mai così protetti dalla politica ai massimi livelli e da un clima di totale impunità. Se fossimo un Paese appena appena decente e democratico, questa sera le forze dell’ordine sarebbero andate lì per sgombrare questo manipolo di fascisti veri in flagranza di reato di apologia del fascismo. E invece hanno fermato, inseguito e identificato l’unica persona che ha avuto il coraggio di gridare “Viva la Resistenza”.E per questa ragione, per aver pronunciato parole antifasciste, è stato immediatamente fermato e identificato dalla polizia. Viviamo in un Paese in cui chi inneggia alla Costituzione viene bloccato e identificato, mentre chi inneggia al duce e ai camerati con le braccia tese e fa apologia di fascismo non viene minimamente disturbato. Questo ragazzo oggi è un eroe, così come il loggionista della Scala È l’Italia che è un Paese drammaticamente al contrario. Nel silenzio complice delle istituzioni, del ministero, del governo.
Dal Mondo al contrario è davvero tutto.

diario di bordo n 98 anno III i no vax raccolgono quello che hanno seminato , caso Ramy Elgam gli abusi e la mancanza di rispetto del potere ,acca larentia uso distorto e strumentale del ricordo

Finalmente i anzi dei * no vax ( ovviamente senza generalizzare in quanto esistono come fra i vax quelli civili ed rispettosi ) trovano pane...