la lega in sardegna intervista a Mario Piga Coordinatore per La Lega Trinità D’Agultu,Badesi e Bassa Valle del Coghinas

Anche se sono all'opposto politico , non mi chiudo ( o almeno non completamente al dialogo e confronto con chi la pensa diversamente , ed il mio facebook n'è la prova ed chi mi segue anche li lo sa ) ho deciso di cercare di capire come la lega abbia attecchito e abbia ampia diffusione in Sardegna intevistando Mario Piga Coordinatore per La Lega Trinità D’Agultu,Badesi e Bassa Valle del Coghinas
Ma sopratuitto ho cercato un parere contrario a questo articolo  di Andrea  Viola  su il  https://www.ilfattoquotidiano.it/  del  23.1.2018

E’ tempo di ultime alleanze. In Sardegna tiene banco una prossima vergognosa alleanza fra la Lega Nord di Salvini e il Partito sardo d’Azione. Oramai è chiaro che gli ideali e le vere radici storiche di certi partiti vengono completamente calpestati ed umiliati per mere ragioni personali. In questo caso è un vero e proprio ossimoro politico: un vero sardo non potrebbe mai votare per la Lega Nord. I motivi sono molteplici.[---- conrinu qui ]


Eri già iscritto alla Lega nord prima d'essere tra I fondatori nel nord Sardegna ?

Alla Lega non ho aderito, pur nutrendo da sempre simpatia per essa, poiché prima il loro statuto era orientato, verso un’organizzazione a carattere regionale.
Se ti sei iscritto dopo, cosa ti ha spinto a farlo?
Avendo abitato a Milano per un ventennio, conoscevo e leggevo i libri sul federalismo di Gianfranco Miglio, ideologo ormai scomparso, che stimavo molto.
Secondo te sardismo e lega sono conciliabili o si tratta solo di un alleanza fittizia ?
Il popolo sardo in generale, a mio modesto parere, porta all'interno del suo DNA, una cultura federale mal coltivata fino ad oggi da tutti i politici regionali alternatesi fin qui. La Lega è nata su radici federaliste e può esserci utile per realizzarle finalmente.
Alcuni, non solo a sinistra ma anche a destra , pensano che la Lega Nord in Sardegna è un corpo estraneo al di fuori della nostra identità, tu cosa ne pensi ?
La Lega ha capito meglio di tutti le nostre specificità e se n'è vuole fare carico per rilanciarle e renderle efficaci. Le contestazioni delle coalizioni che hanno mal governato l'Isola fino ad adesso, segnalano unicamente la paura che ciò accada finalmente è per questo sono in fibrillazione.
Lega Nord: il partito di Matteo Salvini, che oggi sembra entusiasmare anche molti sardi, non è mai stato esente agli albori della sua fondazione, da attacchi spiccioli contro i meridionali e sardi.

Da sempre il nord ha contribuito a versare una grossa fetta dei suoi utili a beneficio di Regioni sprecone del sud, ormai non è una novità per nessuno. È giusto che vengano stabilite delle regole del pari diritti e doveri, di cui l'intera Nazione ha bisogno e delle quali col tempo ne beneficeranno tutti. Per questo Matteo Salvini, che ha intuito per primo le reali necessità delle restanti Regioni, ha messo in campo la sua credibilità e quella del partito, allargandolo.
Secondo te la Sardegna oltre che territorialmente e culturalmente fa parte del sud d'Italia oppure è un’entità assestante ?

Esiste una concezione a Milano e nel nord in generale, che il popolo sardo abbia, antropologicamente parlando, peculiarità caratteriali diverse al popolo meridionale. Riguardo alla poca parsimonia nell'amministrare la cosa pubblica, prima di contestare le critiche nordiste, per avere cognizione di ciò, basterebbe semplicemente fare una analisi comparativa del numero di addetti negli Enti Pubblici in base ad ogni abitante, per rendersi conto della differente gestione tra Regioni del sud e quelle del nord. Ciò deve servire come sprone, ad accettare una sana competizione, unico modo per crescere e migliorare la nostra economia da sempre dipendente degli aiuti di Stato.
Cosa pensi sulla dichiarazione di Salvini circa la sua idea per l’autonomia sarda rilasciata all'Ansa qualche tempo fa
Condivido appieno quanto pronunciato dal nostro Leader a tal proposito, poiché il futuro dell’Europa se non addirittura quello mondiale, poggerà il proprio avvenire sulle autonomie. Sono convintissimo, che solo tornando a valorizzare le proprie origini e le specifiche identità, i popoli potranno esprimere potenzialità enormi, fin qui soffocate dalla globalizzazione imperante, gestita dai grandi gruppi d’affari.




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