26.11.15

i pennivendoli e i seminatori d'odio della destra xenofoba e malpancista lanciano merda sulla ragazza italiana morta a parigi il 13 \ 11\2015 e scambiano beceramente laicità e multiculturalismo per ateismo



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Lo  so' m'ero tenuto  in disparte  sul  web  e dalla  tv  da  gli ultimi avvenimenti  di Parigi , e  e  alle  due morti     la  prima  Valeria Solesin 

la  seconda    de  25\11\2015


               Adolescente austriaca si arruola nell'Isis. Poi ci ripensa: "Uccisa a martellate"
Ieri alle 15:47 - ultimo aggiornamento alle 16:46


samra kesinovic
                                             Samra Kesinovic



Ad aprile dello scorso anno due adolescenti austriache avevano lasciato il loro Paese per unirsi all'Isis, in Siria.
Ed erano state utilizzate più volte dalla propaganda dello Stato Islamico, sempre in cerca di "foreign fighters" da esibire con tanto di velo e le kalashnikov in mano.
Ma, riportano alcuni media austriaci, una delle due adolescenti - Samra Kesinovic, di 17 anni - si sarebbe pentita e avrebbe chiesto di poter tornare a casa.
I miliziani, però, non gliel'hanno fatta passare liscia.
Sempre stando a quanto riferito dai media d'Austria, la giovane sarebbe infatti stata picchiata fino alla morte a colpi di martello.
Una vera e propria, truce e brutale rappresaglia per aver cercato di fuggire da Raqqa, roccaforte jihadista.
Con lei aveva lasciato Vienna per unirsi all'Isis anche Sabina S., 16 anni.E anche lei sarebbe morta, nei mesi scorsi, ma in combattimento.Le autorità austriache non hanno commentato la notizia.Entrambe erano figlie di bosniaci musulmani emigrati a Vienna.


perchè :


 1)  preferisco   esercitare la mia libertà    senza    conformarmi  alla massa  , ma  soprattutto  perchè  ragionare  con certi imbecilli ( metaforicamente parlando è tempo perso ovvero lavare  la  testa  dell'asino con il sapone  )







2 )  perchè ci sono   troppi semnatori d'odio  e  servi   di regime     eccone   gli esempi più noti  



3) per evitare accuse  polemiche    come  quelle   a  cui     risponde    questo articolo   de ilfattoquotidiano 


MEDIA & REGIME
Valeria Solesin: risposta breve a chi ci accusa di piangere ‘solo’ per lei


Risposta breve a quelli che, se osi dire che hai pianto per Valeria Solesin, ti rispondono “sei un ipocrita, perché non piangi anche per i curdi? E per i siriani? E per i bambini in Africa? E per le libellule daltoniche della tundra?”.
La risposta è: avete un po’ rotto le palle. Per una serie di motivi.
Perché, prima di tutto, piango per quello che mi pare. Io come voi, io come tutti. E non avverto certo l’esigenza di chiedervi il permesso.
Perché ho sempre il timore che poi, dei curdi o dei siriani, in buona sostanza non è che in realtà ve ne freghi molto. Non vorrei che li citaste solo in ottica anti-americana e anti-occidentale. Per fare i bastiancontrari. Per sentirvi diversi. E magari pure un po’ fighi.
Perché, se non vi spiace, se vogliamo giocare agli “antioccidentali” (che è spesso appunto un gioco, una posa, una moda) sono più preparato di voi. E soprattutto molto meno banale.
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Perché ragionate in bianco e nero, e non vedete le sfumature. Ragionate per barricate anche nel dolore, e questo è terrificante.
Perché avete un concetto della lacrima assurdamente “stitico”: piangere per Valeria non vuol dire piangere “solo” per lei (la qual cosa sarebbe comunque lecita, con buona pace della vostra indignazione molesta). Le lacrime, per chi ne ha e son sincere, non finiscono mai e si può piangere per tutto. Anzi: si deve. Per Valeria. Per i siriani. Per i curdi. Per un amico che se ne va. Per un cane che ti lasci. Persino per un panda che hai visto a malapena su Youtube.
Perché fingete di non sapere che l’essere umano è così, e – giusto o sbagliato che sia – la morte di chi si ha vicino (geograficamente, affettivamente) ci colpisce di più: ci fa sentire ancor più labili, ci ricorda la nostra stessa morte.
Perché siete prevedibili – tanto prevedibili – come quelli che, a ogni post, rispondono “e i marò”, “e le foibe” (e stocazzo).
Perché quel che è accaduto al Bataclan, e non solo al Bataclan, di colpo ha cambiato le nostre vite. E – sì, a noi occidentali, fallibili e colpevoli come e più degli altri – ci ha travolto più di tutto il resto. E ci ha travolto per la vicinanza, l’assurdità della ferocia e l’enormità del male.
Perché rischiate di apparire piccoli piccoli, dando addirittura consigli al fidanzato di Valeria su come dovesse comportarsi durante la mattanza (al suo posto, come tutti e me per primo, ve la sareste fatta sotto) e trovando il modo di fare polemica persino nel cordoglio. Nello sgomento. Nel dolore. E se così fosse, se davvero fosse questo il vostro intento, un po’ dovreste vergognarvi.


Ma  davanti  alle parole  di  un altro esponente  ( perchè  si  ce  ne  sono anche  non vanno in tv  )  dei seminatori    d'odio 






Perché non andrei mai oggi ai funerali atei di Valeria Solesin
di Camillo Langone |  sul  il foglio  del  24 Novembre 2015 ore 06:21







San Marco, nemmeno se abitassi a Venezia, nemmeno se abitassi nel sestiere che da te prende il nome, nemmeno se abitassi a pochi metri dalla piazza a te intitolata sarei andato oggi ai funerali atei di Valeria Solesin, la donna veneziana uccisa dai coranisti al Bataclan. La sua anima è adesso nelle mani di Dio e io devo pensare alla mia. Non vorrei farmi complice di un gesto parassitario e irrispettoso: pensano che tu sia un contaballe e che il tuo Vangelo valga meno dei libri di Nuzzi e Fittipaldi? E allora perché usano la tua piazza? Per sfruttare la tua basilica come sfondo per selfie? Se fossero coerenti il loro rito nichilista lo avrebbero organizzato a Mestre, in qualche piazza dalla toponomastica assessorile con edilizia affine, una roba ovviamente squallida tipo piazza XXVII Ottobre. Leggo in un comunicato che la cerimonia è “aperta alle donne e agli uomini di ogni credo”. Pertanto pure alle donne e agli uomini che credono nello stesso Corano in cui credevano gli assassini di Valeria: forse però solo a quelli che credono nel Corano parzialmente, visto che l'evento è blindatissimo e che la blindatura non sembra avere altro scopo che tenere alla larga quelli che credono nel Corano integralmente. San Marco, i funerali disperanti di oggi sono un modo per strappare i denti al tuo leone, umiliare Venezia degradandola a fondale, procedere cantando in coro l’anticristica “Imagine” sulla via della deculturazione: ci vediamo un'altra volta

 <<  Ci sono persone, come i genitori di Valeria Solesin, che fanno pensare alla possibilità di un paese migliore. Ci sono persone, come i talebani cattolici  >>  fra  cui quello che  ha scritto l'abberrante  articolo <<  che li stanno coprendo di insulti su Facebook per il funerale laico, che fanno pensare a come sarebbe possibile e vicino, quel paese migliore, se la sua parte oscura guardasse da vicino la tenebra che porta nel cuore. >> Loredana Liperini 


infatti   concordo con  quanto dicono  sul mio fb 

Pierluigi Catellani Certo non è questione di essere o meno cattolici o religiosi, ma di non accettare di lasciare trionfare la cultura di chi sta terrorizzando il nostro mondo. P.s.non sono cristiano praticante.

Immacolata Ziccanu Da qualsiasi bordello provengano, finchè ci saranno i talebani, marionette utilizzate dal potere, non ci sarà mai pace in questo mondo. Ogni volta che un giornale riporta subdolamente, senza commenti e compiacente, certe idiozie non fa altro che instillare odio nelle greggi

concludo coni commenti più interessanti   della   discussione avvenuta  nella bacheca  (  ne  ho riportato  sopra   il post  ma  che trovate  qui  )  di Loredana  Liperini  
Luis Ella Non é questione di parteggiare per il funerale laico o religioso. La questione é il rispetto degli altri. Non ha senso essere favorevoli o contrari. Non stiamo parlando di noi. E speriamo di non trovarci mai nella loro situazione. É inutile scrivere liberté egalité fraternité
Loredana Lipperini Infatti non ha senso. Non hanno senso le classifiche, i giudizi e i veleni. Ma che venga fatto "in nome di Dio" mi fa un po' male.
Luis Ella Io sono atea, ma mai mi permetterei di criticare un funerale religioso. E partecipo senza giudizi e senza commenti. Rispetto rispetto rispetto!
Mario Cesare Borghi L'elaborazione del lutto e di tutti gli annessi e connessi è una cosa talmente privata, delicata e misteriosa che nessuno dovrebbe permettersi di commentarla. Ho letto il termine "Preghiera laica", mi chiedo cosa sia.

Spero, piuttosto, che quella povera ragazza possa essere un monito per chi ci "governa". Il padre ha detto (cit. Corriere della Sera, virgolettato): «... era a Parigi anche perché Venezia non riesce più a offrire lavoro ai suoi giovani ... Una delle tante giovani italiane andati all’estero per lavorare». Ecco cosa mi disgusta di più, la passerella di tutti quei volti laGrimosi come coccodrilli, a farsi belli sul cadavere di una ragazza giovane e fresca costretta ad andare all'estero per dare il meglio di sé.Ecco.

Il resto è la solita, immancabile, cornice di stupidità.

Dino Villatico Voglio fare l'avvocato del diavolo, anzio, io non credente l'avvocato del Vangelo: ma codesti cattolici astiosi e intransigenti conoscono i due comandamenti di Gesù, gli unici, per lui, che contano? Gli chiesero: Maestro, qual è il comandamento più importante? Risposta: Due soli: uno, ama Dio sopra ogni cosa. Domanda: E l'altro? Risposta: E' simile al primo: ama il prossimo tuo come te stesso. Cito a memoria. Ma credo in maniera abbastanza fedele. Gl'integralisti lo sanno? e se lo sanno, perché non lo mettono in pratica?
Viviana Filippini non ho parole solo sgomento... 
Emoticon frown
 incalcolabile.... ma il rispetto dove sta?

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