il porto è mio
Da qualche tempo sono ritornato a
parlare di Gioia Tauro. Non lo avevo fatto per lungo tempo per una
prassi che ho sempre adottato. Gli ex si devono astrarre dalle
discussioni sulle loro precedenti esperienze. Almeno per un po’. [...] Vi
avverto tutti: non scherzate con il porto. Ve l’ho detto: quel porto è
mio e non potete condannarlo a morte. E non potete condannare la
Calabria alla cancellazione di qualsiasi speranza verso il futuro. Senza
il porto, o con un porto fortemente ridimensionato, cosa diventerebbe
quell’area? La risposta è semplice, perché è già data dai fatti.
È appassionato, Aldo Libri, quando parla del “suo” porto. Il porto di Gioia Tauro.
Appassionato ed incapace di fare sconti.
Arriva nelle ultime pagine del libro, la sua dichiarazione di amore e di guerra per quello che sarebbe potuto essere il più grande hub del Mediterraneo. Arriva dopo i nomi, i cognomi, i fatti e i misfatti che incalzano veloci il racconto di quel che è stato fatto e non fatto. Di ciò che si poteva e si doveva fare.
Attraverso la storia del porto, il libro racconta la storia di una sconfitta. Quella della Calabria.
Appassionato ed incapace di fare sconti.
Arriva nelle ultime pagine del libro, la sua dichiarazione di amore e di guerra per quello che sarebbe potuto essere il più grande hub del Mediterraneo. Arriva dopo i nomi, i cognomi, i fatti e i misfatti che incalzano veloci il racconto di quel che è stato fatto e non fatto. Di ciò che si poteva e si doveva fare.
Attraverso la storia del porto, il libro racconta la storia di una sconfitta. Quella della Calabria.
E credo dall'intervista chiaccherata che ho fatto sotto che in calabria e nel sud esista ( vedere il caso ne trovate treacce nell'archivio del blog , del libro la società sparente di emiliano morrone e una nuova generazione che lotta contro la mafia e non si limita a fare proclami come i Quaquaraquà, a volte scritto quacquaraquà o meglio i professionisti dell'antimafia ( per usare dele espressioni di Sciascia ) . Ecco l'intervista \ chiaccherata avvenuta proprio sulla chat di facebook
hai avuto difficvoltà( omerta silenzi , ecc ) nel raccogliere documenti e testimonianze ?
non ho raccolto documenti o testimonianze. io ero lì e racconto le cose che ho vissuto
.quindi un autobiografia della tua esperienza di sindacalista ?
possiamo definirla così.è un viaggio sentimentale e politico sentimentale per il mio amore per quella terra e per molte delle persone che cito. ma anche per un porto che poteva essere il crack positivo e non lo è ancora
perchè pubblicarlo sotto elezioni ? vuoi mandare qualche suggerimento ai politici ?
casualità ci lavortiamo da qualche mese con gli editori di sabbiarosse ed e prima o poi i libri devono uscireesce ora anche perchè l'allarme per il fututro del porto è reale
visto che nel libro : << i nomi, i cognomi, i fatti e i misfatti che incalzano veloci il racconto di quel che è stato fatto e non fatto. Di ciò che si poteva e si doveva fare.>>( da http://ilportosenzagioia.wordpress.com/2012/12/16/1/ ) hai ricevuto minacce , boicottaggi , ed accuse tipo quellwe fecero alla serie tv la piovra e agli autori ( emiliano Morrone e francesco saverio Alessio ) del libro la società sparente ?
al momento no, per la verità. ma il libro è di 20 giorni addietro se ci fossero episodi negativi li denuncerei senza meno
Il motivo che ti ha spinto a mettere per iscritto la situazione della tua terra?
un atto d'amore e di rispetto ed anche un allarme per la situazione insostenibile.
se fossi ministro dell'interno o della giustizia qual'è la cosa più urgente che fareste per tagliare i tentacoli della mafia anzi mafie ?
si avvicina una recrudescenza pericolosa della crisi del porto e la calabria si gioca molte speranze di sviluppo ed occupazione
io credo seriamente che ci sia da agire su due direzioni: una locale requisizione , confisca e affidamento dei beni che è una misura che lacera l'immagine di invincibilità e allenta il rapporto col territorio
la seconda è la trasparenza nei pacchetti azionari. quelli delle ipmrese per bene, per essere chiari
secondo te la forma più efficace per parlare di mafia anzi mafie è quella del saggio \ fiornalismo o quella letteraria? qualcosa d'aggiungere o da rettificare o approfondire ?
poi ci può essere il saggio o il libro d'inchiesta o un diario come il mio possibilmente scritti da chi sa di che parla ecco evitare sensazionalismi ed approssimazioni sono questioni troppo serie la cosa fondamentale è parlarne seriamente
che ne pensi delle accuse lanciate da pdl a una recente fiction tv che parlava di mafia in calabria ? accusando che fa cattiva pubblicità e rovina l'immagine dela calabria ( le stesse accuse fatte a suo tempo alla piovra ) ?
l'immagine della calabria la rovinano la 'ndrangheta e la pessima classe dirigente (non solo politica, dunque). non fiction o opere più o meno "artistiche" che possono piacere o meno quando avremo sgominato la 'ndrangheta e la mala amministrazione potremo a vere il tempoe la voglia di prendercela anche con le fiction che non ci piacciono. prima mi sembrano manovre dilatorie
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