...Giostrai.
Ne accarezzavo l'epidermide
di seta vagabonda,
sostavo ore e ore
nell'attesa dell'amato,
baciando
il cuore alato di trapezista
dal suo terreno cielo,
assaporando lentamente
i nostri rapidi sogni.
Notturni, irragionevoli,
colorati e folli,
dall'allegrezza sghemba di bimbo.
Un paradiso rotante,
un peccato che si fa riso,
un dolore che non t'accorgi,
amore intenso e precario,
stralunato e in bilico,
troppo vero, troppo vita.
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