Leggendo il vostro comunicato di cui riporto sotto uno stralcio ( per il miei 40 lettori 😛🤣 che trovate integralmente qui https://www.facebook.com/notes/canagliecatanesi/catania-odia-le-donne/856507124703576/ )
Catania odia le donne?
CANAGLIECATANESI·
Festival del patriarcato e mistica del servizio sessualeNel giro di poche settimane la città di Catania vedrà avvicendarsi, in una sorta di staffetta etero-patriarcale, il Catania PornFest (titolo: Vieni?) e il Festival Siciliano della Famiglia (titolo: Per Servire, Servire). In un modo o nell’altro, si tratta pur sempre di mettere un sesso al lavoro, di legittimare l’idea che le donne sono il sesso e che soltanto entro questi limiti, più o meno elastici, ma sempre presidiati dal dominio maschile, esse potranno determinarsi e desiderare. Tanto basta a ricordarci che la politica antifemminista si presenta in molte forme, capaci di coabitare nello spazio pubblico. A volte avanza con la faccia tradizionalista delle destre al governo e dei loro simpatizzanti dichiaratamente fascisti, altre volte con la maschera modernizzatrice del neo-liberalismo, e altre volte ancora con un’aureola indie e “contro-culturale” calata sul principale dispensatore di aggressività maschile contro le donne e i corpi femminilizzati: il pene eretto. A quest’ultima categoria appartiene il primo degli eventi in programma, il PornFest, una tre giorni di proiezioni, letture e performance, incluso un concorso di cortometraggi porno aperto a professionisti e dilettanti, che il Teatro Coppola ospiterà dal 24 al 26 maggio. Negli intenti di chi la organizza, la manifestazione si propone di «sospendere la cupa e forzosa clandestinità del consumo di materiale pornografico», al prezzo di 22 euro di abbonamento. Curioso il richiamo a una «cupa e forzosa clandestinità» da sospendere, quasi che in Sicilia vigessero norme di censura da regime dittatoriale, quasi che procurarsi materiale pornografico costringesse l’utenza a una pericolosa discesa agli inferi, quando una connessione a internet è più che sufficiente. Evidentemente, per solleticare l’interesse del pubblico occorre alimentare l’impressione che il consumo pornografico sia una pratica minoritaria estigmatizzata a cui restituire dignità trasgressiva. La realtà, però, è un’altra. [..... continua qui ]
non vi biasimo ed avete ragione , ed a dirlo è un porno dipendete . Infatti certi film o spezzoni di film o racconti non mi lasciano niente e certi attrici fra cui la nappi sono totalmente asservite come .... al maschio dominante . Pero il porno , ovviamente quello fatto bene e di qualità : << rappresenta un'enorme parte della cultura in cui viviamo. Non possiamo semplicemente ignorare il porno, dobbiamo partecipare e discutere di questo genere così influente.>> Erika Lust. Erika Lust, pseudonimo di Erika Hallqvist (Stoccolma, 1º gennaio 1977) una regista porno . Infatti 1) ci sono un alta percentuale di donne che vedono ( bisogna vedere se passivamente per far contento noi maschi allupati o perchè gli piace ) . 2) ci sono delle registe porno che raccontare la pornografia da un altro punto di vista.
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da https://www.si24.it/
Le ragazze del porno, dodici registe per raccontare la pornografia da un altro punto di vista. Le donne coinvolte nel progetto sono Erika Z. Galli, Martina Ruggeri e Mara Chiaretti, Tiziana Lo Porto, ideatrice del progetto, Anna Negri, Regina Orioli, Titta Cosetta Raccagni, Lidia Ravviso, Emanuela Rossi, Slavina, Monica Stambrini e Roberta Torre. Le protagoniste di questa storia hanno tra i 25 e i 70 anni e sono tutte professioniste di cinema, televisione, teatro e video arte. Sono loro il gruppo di registe che nel 2012 hanno deciso di lavorare insieme su alcuni film pornografici ed erotici.
Ma il progetto non è un caso isolato al mondo. Infatti un progetto simile è stato realizzato in Svezia da Mia Engberg con l’antologia di cortometraggi “Dirty Diaries”. Ma qualcosa di simile è successo anche in Spagna ad opera di Erika Lust. Anche in Francia alcune registe sono state coinvolte nelle antologie di corti “X-Femmes”, prodotte da Canal +, mentre il Danimarca, la casa produttrice fondata da Lars Von Trier è stata pioniera nella produzione di film porno girati da donne e destinati al pubblico femminile.(.....Read more at https://www.si24.it/2014/04/02/le-ragazze-del-porno-dodici-registe-per-raccontare-lerotismo-e-la-pornografia )
Se invece di boicottare avreste chiesto uno sazio proponendo film di queste registe o film di uomini che sono contrari ad una visione maschilista nel sesso avereste fatto più bella figura . Infatti : << per combattere la pornografia Mainstream patriarcale, per mostrare corpi queer non-binary, per fare un altra politica di imagine sul corpo fuori del etero-patriarcale, per educazione sessuale, per creare una rete LGBTIQ_* performativa a catania e per creare una energia inclusiva e non esclusiva ! >> ( Fabienne Linda Lebowsky ovvero https://www.facebook.com/linda.lebowsky6 ) . E poi con il boicottaggio rischiatre di fargli ancora più pubblicità ed oindirre gli indecisi ad andarci per vedere come mai lo si vuole censurare \ boicottare . Inoltre tale gesto non serve n'è un esempio il caso di Madonna All'eurovision qualche giorno fa .
da https://www.optimagazine.com/2019/05/19 segnalatomi dall'utente Cristian Porcino
Ieri sera ho seguito con molto interesse la performance di Madonna all’Eurovision,
anche perché ero curioso di vedere la sua risposta alle polemiche che l’avevano preceduta. Roger Waters e Brian Eno l’avevano invitata a non andare a Tel Aviv per boicottare la politica di Israele in Palestina. Lei aveva ignorato il dictat e per questo le avevano dato anche della prostituta. [.... ]
Scusate lo sfogo ma
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