cio' che dovrebbe essere normale diventa speciale . il caso di Trapani, mamme fanno da baby sitter alla bimba dell’ambulante donna sulla spiaggia

in una  nazione   dove  sui media a   causa  dei politicanti che   parlano alla   pancia  o  usano il fenomeno  immigrazione  per  cercare  voti e consenso   ed     fanno  più notizia i crimini degli immigrati o  gli atti   di razzismo  nei loro confronti o  anche  succede  anche  queste  dei turisti    e  di bambino adottati  di  colore   , un evento come  quello riportato sotto 



    da https://www.tpi.it/2019/08/25/mamme-baby-sitter-ambulante-spiaggia-trapani/

Trapani, mamme fanno da baby sitter alla bimba dell’ambulante donna sulla spiaggia
L'italiano non ha bisogno di grandi gesti, la solidarietà femminile non ha colore o etnia. Ci si aiuta con naturalezza e spontaneità

Di Lara Tomasetta 25 Ago. 2019



Trapani, mamme fanno da baby sitter alla bimba dell’ambulante
L’Italia quella bella oggi la racconta Desirè Nica, una ragazza di Roma che, in vacanza a Trapani, ha potuto testimoniare come la parte migliore del nostro Paese esiste e non si vergogna di fare la parte da “buonista”.
L’episodio, di cui lei stessa è protagonista, è accaduto sulla spiaggia del litorale siciliano.
“Sono le 13.00, e arriva sulla spiaggia uno dei tanti ambulanti che cercano di vendere qualcosa”, scrive in un post su Facebook Desirè.
“Solo che stavolta è donna. Solo che stavolta è mamma. Ha una cesta enorme che tiene in bilico sulla testa, con dentro tutto ciò che vorrebbe vendere, e dietro, legata sulla fascia, la sua bambina. Avrà 2 anni e mezzo, 3 al massimo. Sta sotto al sole in groppa alla sua mamma mi chiedo da chissà quante ore”.
Nonostante in questi mesi ci siamo dovuti abituare a narrazioni in cui l’odio e il razzismo sembrano aver avuto la meglio, c’è una parte del Paese che ha tutt’altra propensione e di fronte alle difficoltà del prossimo – italiano o straniero che sia – prova disagio e desiderio di aiutare.




“Guardo mia figlia e penso che sono 3 ore che mi affanno per farle scegliere cosa mangiare, per coprirle la testa dal sole, per stare attenta che non beva acqua troppo fredda”, scrive Desirè.
“Dico a Gabri che vado a comprare qualcosa da quella mamma e che vado a portare un po’ di frutta fresca alla bimba e darle qualcosa da mangiare. Ma non c’è stato bisogno di fare niente.
Perché oggi l’Italia bella è stata quella delle mie vicine di ombrellone che tutte insieme hanno detto a quella mamma come loro, di andare a lavorare tranquilla, perché alla sua bambina ci avrebbero pensato loro”.
“Ed è proprio così che è andata. La mamma ha continuato il suo giro per le spiagge, e la piccola ha mangiato insieme a tutti i nostri figli sotto l’ ombra del ristorante dello stabilimento, ha giocato sulla riva, ha fatto i gavettoni insieme agli altri bambini della spiaggia. E io oggi sono felice, perché è stato davvero bello vedere tutto questo”.
Già, perché l’italiano non ha bisogno di grandi gesti, la solidarietà femminile non ha colore o etnia. Ci si aiuta con naturalezza e spontaneità.

dovrebbe essere la norma     visto che 

Dopo che la storia è stata diffusa in rete Dall'Ogliastra, un'altra turista, Marina Carta, ha raccontato che "da anni un'ambulante lascia suo figlio a giocare con i nostri", accompagnando anche in questo caso le sue parole con un'immagine di bimbi che giocano sereni tutti insieme sulla spiaggia sarda. E pare che non sia un caso isolato: "Stessa situazione. Golfo di Baratti. La bimba della venditrice ambulante gioca con i miei nipoti mentre la mamma fa il giro della spiaggia. È nata un'amicizia", ha scritto Luisa Giolli.   continua  qui su https://www.fanpage.it/attualita
Infatti  un commento  su https://www.facebook.com/Il-Tulipano-Il-Web-Magazine-Indipendente-scritto-dal-Popolo-129052657118508/

Grazia Capone
 Ce ne sono mille episodi del genere, diffondiamoli, contagiamoli.


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