da ex ministro russo a camionista in Usa: “Così ho cambiato vita. Ora ho un lavoro onesto e mi sento libero


Guerra Ucraina - Russia: diretta no stop

  da  repubblica  del  19\8\2023




 LONDRA – Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, centinaia di migliaia di cittadini russi hanno lasciato il proprio Paese, per dissenso verso la guerra, per evitare di essere chiamati a combatterla, per le conseguenze del conflitto o per una combinazione di questi fattori.Molti di loro sono emigrati temporaneamente o a lungo termine in Occidente, in cerca di democrazia e un nuovo lavoro. Ma pochi cambi di carriera di questo genere sono insoliti come quello di Denis Sharonov, che è passato dal suo posto di ministro dell’Agricoltura in una delle regioni della Russia a camionista in giro per gli Stati Uniti.“Un sacco di gente non capisce la mia scelta, dicendo che ho abbandonato una posizione di potere per fare un mestiere manuale, da ministro a camionista”, dice Sharonov al Guardian, che racconta stamani la sua storia. “Ma io sono contento e orgoglioso di quello che faccio adesso. Finalmente ho un lavoro onesto e mi sento libero”. La sua pagina Instagram fotografa il cambiamento: fino a un certo punto lo ritrae in giacca e cravatta a riunioni governative, poi lo si vede in maniche di camicia, “on the road”, al volante di un camion a rimorchio.Nel 2020 Sharonov era diventato ministro dell’Agricoltura a Komi, una regione grande come la California nel nord della Russia. Ben presto si è disilluso sul governo regionale a causa di “una burocrazia inefficiente e una corruzione rampante”. Il motivo principale per darsi alla politica, per i russi, “è rubare soldi”, afferma. E se non partecipi alle ruberie vieni messo da parte. Ciò che è capitato a lui, quando ha rifiutato di prendere parte a un appalto corrotto insieme a Vladimir Uyba, il governatore di Komi. Il risultato è che nel gennaio 2022 è stato costretto a dimettersi.
Il mese dopo le truppe russe hanno invaso l’Ucraina. Contrario a una guerra che giudicava “illegale”, qualche mese dopo Sharomov ha ricevuto una cartolina precetto per arruolarsi, sebbene a 48 anni fosse troppo vecchio per la mobilitazione: ha avuto il sospetto che fosse una trappola organizzata dal governatore di Komi per spedirlo al fronte e non rivederlo più, in modo da evitare il rischio di una denuncia degli sporchi affari di cui era stato testimone.Avendo studiato brevemente negli Usa nel 1995, durante un programma di scambio dopo il crollo dell’Unione Sovietica, ha perciò deciso di provare a rifarsi una vita in America. Arrivarci è stata un’odissea, che lo ha portato prima in Kyrgystan, una delle ex-repubbliche sovietiche nell’Asia centrale, quindi a Dubai, poi in Messico, dove ha attraversato a piedi illegalmente la frontiera con gli Stati Uniti. La sua richiesta di asilo politico è stata accettata: negli ultimi sei mesi, più di 8600 russi sono entrati negli Usa dal Messico, 35 volte più che nell’anno precedente la guerra in Ucraina, quando erano stati soltanto 249 a farlo.Mentre aspettava il permesso di residenza, Sharonov si è messo a cercare lavoro, ha pensato che fare l’autotrasportatore fosse l’opportunità giusta e che gli desse anche l’opportunità di conoscere meglio il Paese in cui si è trasferito. “Ho già visitato 45 stati”, dice l’ex-ministro diventato camionista. “Molti funzionari di governo nazionali e regionali russi sono contrari all’invasione dell’Ucraina, ma hanno paura a parlare e pensano di non avere altra scelta. Io la mia scelta l’ho fatta e mi sembra di vivere una grande avventura”. On the road again, come cantava Willie Nelson.

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