9.8.23

la sardegna non è solo vip o turismo di massa di Alessandro Cordella

da  Le 10 cose da vedere in Sardegna (expedia.it)
 Stamani per lavoro mi sono trovato in una parte della Sardegna che Sardegna non è. Almeno per me. Vengo da una famiglia abbastanza sarda anche se vengo ritenuto, se non accusato, di essere ospite in terra straniera. Mia madre sarda di Calangianus. Mio padre romano e suo padre, mio nonno, di Paulilatino, ad un passo da Ghilarza. Ad un passo da Gramsci. Frequento la Sardegna da 51 anni ma non ho mai avuto la morbosa curiosità di recarmi nei luoghi turistici più rinomati, più pompati
dall'opulenza. La Sardegna è un qualcosa di più profondo, di arcaico. Si nutre di ospitalità, di rispetto, di inclusione. La Sardegna è lì, in quelle notti invernali in cui il maestrale la carezza. Non la vedi proprio lì vicino al caminetto che scalda illumina? Non la vedi rappresentata da quell'anziano che con lento parlare ti racconta il tempo andato tra un vino e un pezzo di caciu? Non li vedi i suoi occhi induriti dalla campagna che riflettono il granito ingentilito dalla sacra pianta del mirto? Non lo vedi il suo volto inciso dal tempo e ridotto ad una scorza di sughero? Oh amico, io l'ho vista quella Sardegna. L'ho respirata. Suadente lei mi ha sedotto, rapito, reso figlio, nipote, marito, padre e, chissà, un giorno anche nonno. C'è una Sardegna che passa per il fumaiolo del caminetto spargendo storia e civiltà. Una cultura contadina della quale dovremmo, se non proprio far ritorno, almeno tener conto.

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