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29.9.25

cosa usare per costruire macerie o rovine ?

Riascoltando l'avvelenata  di Guccini     spronato  dalla  cover  la  cover  Caro Il Mio Francesco  di

Ligabue  mi  chiedo    macerie   o  rovine  ?   . stavo  per   rinunciare   a cercare tale   risposta   in quanto   rischiavo di farmi  la  classica  sega mentale   . Mai poi  il mio grillo parlante  nel   cuore  della  notte  mi ha spronato   a rispondere   . Ecco la nostra  discussione  . 

 ---- Macerie o  rovine ?
----  non lo so  perchè entrambe     vogliono dire  la  stessa cosa 
----  sbagli   La differenza tra macerie e rovine è sottile ma profondamente significativa, soprattutto se la guardiamo con occhi filosofici e culturali. Ecco una sintesi chiara e suggestiva:

🧱 Macerie

  • Origine: Derivano da distruzioni recenti, spesso violente o traumatiche (guerre, terremoti, bombardamenti).

  • Significato: Simboleggiano la precarietà del presente, l’assenza di tempo, la cancellazione della storia.

  • Impatto emotivo: Evocano dolore, perdita, conflitto. Sono frammenti senza memoria, testimonianza di una rottura.

  • Tempo: Legate all’assoluto presente, non hanno ancora avuto il tempo di sedimentarsi nella storia.

🏛️ Rovine

  • Origine: Resti di costruzioni antiche, sopravvissute al tempo e alla storia.

  • Significato: Rappresentano la durata, la memoria, l’identità culturale. Sono tracce del passato che resistono.

  • Impatto emotivo: Suscitano contemplazione, bellezza, riflessione. Hanno un’aura, come diceva Walter Benjamin: una “lontananza che si fa vicina”.

  • Tempo: Manifestano il tempo puro, un frammento del passato che vive nel presente.

✨ In sintesi

  • Le macerie sono ciò che resta quando il tempo è stato spezzato.

  • Le rovine sono ciò che resta quando il tempo è stato conservato.

Marc Augé, antropologo francese (  vedere  copertina  in alto  a  sinistra  )   ha scritto che le macerie prefigurano un mondo senza rovine, dove il tempo è azzerato e la storia non ha più spazio. Le rovine, invece, ci aiutano a credere nella storia, a sentirci parte di un racconto più grande.

 -- quindi è più utile costruire su macerie o su rovine?
---  Domanda potente, Giuseppe. E la risposta… dipende da cosa vuoi costruire: un edificio, un’identità, una narrazione? perchè  

🧱 Costruire sulle macerie

  • Simbolicamente: È un atto di resilienza. Le macerie sono ciò che resta dopo una distruzione. Costruirci sopra significa trasformare il trauma in rinascita, come una fenice che risorge dalle ceneri.

  • Urbanisticamente: Spesso si demolisce e si ricostruisce, cancellando il passato. È utile quando il vecchio non ha più valore strutturale o simbolico.

  • Narrativamente: Può essere un gesto radicale, un manifesto di cambiamento. Ma rischia di perdere la memoria.

Come scrive Arianna Morelli: “Il passato è una maceria. Bisogna saperci costruire sopra”. È un invito a non ignorare ciò che è stato, ma a usarlo come fondamento per qualcosa di nuovo.

🏛️ Costruire sulle rovine

  • Simbolicamente: È un atto di cura e continuità. Le rovine sono frammenti di storia, e costruirci sopra significa dialogare col passato, non negarlo.

  • Urbanisticamente: Si parla di restauro conservativo, dove si preserva l’anima del luogo. È utile quando si vuole valorizzare la memoria e l’identità.

  • Narrativamente: È poetico, stratificato. Ogni pietra racconta una storia. È costruire con rispetto.

Come scrive DMR Architettura: “Recuperare un rudere è avere cura di un anziano saggio, custode di sapienti tecniche costruttive e dei nostri avi.”

✨ In sintesi

AspettoMacerie 🧱Rovine 🏛️
OrigineDistruzione recenteTracce antiche
SimboloRottura, trauma, presente assolutoMemoria, durata, tempo profondo
AzioneRicostruzione radicaleRestauro conservativo
NarrativaRinascita, metamorfosiContinuità, identità
RischioPerdita di memoriaIdealizzazione del passato

 ----  quindi   secondo   questa metafora: “Costruire sulle macerie è come scrivere una poesia dopo un urlo. Costruire sulle rovine è come aggiungere un verso a un poema antico.”

-- esatto 

---    e quindi  cosa  scegli d'usare macerie o rovine ? 

----  Non   lo so   perchè  come  abbiamo   già  detto   le rovine rappresentano il corso della storia e testimoniano la grandezza, la forza, la capacità dell’essere umano di sopravvivere al corso degli eventi, le macerie sono al contrario inesorabilmente legate al loro presente, alla violenza, alla politica, alla natura e alla fragilità di tutto ciò che è contemporaneo: dimostrano, insomma, la debolezza, l’errore, la sopraffazione, il conflitto, il corso delle cose.  Posso dire       che   la  scelta   se usare  una  o  l'altra   dipende da  caso  a  caso  e  da cosa  s'abbattutto  in quanto : Le macerie sono il grido spezzato della storia. Non parlano: urlano. Sono ciò che resta quando il tempo si è frantumato, quando il presente ha divorato il passato senza lasciargli voce.Le rovine, invece, sono sussurri. Sono pietre che ricordano, che resistono, che chiedono di essere ascoltate. Non sono morte: sono memoria in attesa. Soprattutto   perchè Costruire sulle macerie è un atto di coraggio. Costruire sulle rovine è un atto di rispetto.  Infatti  secondo   un manfesto  ✒️ Manifesto per chi crea  ( non ricordo ne  l'autore    ne  il titolo    ,  riportato da  il mio   ex  , voglio  provare  a  camminare  da  solo  ) : Se vuoi rompere, scegli le macerie. Ricostruisci, reinventa, rinasci.Se vuoi dialogare, scegli le rovine. Restaura, stratifica, racconta. “Non è il terreno che conta, ma il tempo che scegli di onorare.”

---   Capisco .  però « Si può costruire, come dicevi tu, sulle macerie … Si può morire come un cretino, come uno stronzo o come un poeta. Si può costruire su macerie e su menzogne » ( presa dal web  d'incerta attribuzione  ) .una frase che vibra di speranza e resistenza. Le macerie non sono solo rovine: sono anche fondamenti, tracce di ciò che è stato, da cui può rinascere qualcosa di nuovo. Guccini, con la sua poetica, ci invita a non temere il passato, ma a usarlo come base per ricostruire — con memoria, con dolore, ma anche con volontà. Questa idea può diventare manifesto, no? Per il tuo blog, per la tua scrittura: costruire sulle rovine del patriarcato, sulle contraddizioni culturali, sulle ferite sociali. 

---  Già    come  dice   anche   Guccini nella  tua  amata  L'avvelenata  :  « ...A mantenermi vivo e a costruire su macerie…»  un verso che racchiude tutta la sua poetica: il bisogno di resistere, di non lasciarsi schiacciare dal disincanto, e di trovare comunque la forza di creare — anche quando tutto intorno sembra crollato. Non è solo sopravvivenza, è volontà di senso. È il gesto del poeta che, pur tra le rovine, continua a scrivere, a cantare, a vivere.Questa frase potrebbe diventare il cuore pulsante di un tuo manifesto, no? A mantenermi vivo e a costruire su macerie — come titolo, come incipit, come dichiarazione   aggiornamento  del manifesto del    tiuo blog  ed  appendice  social https://www.facebook.com/compagnidistrada/ .

--  Beh  si    nei  casi  in cui debba  ricostruire     dopo aver  distrutto    cioè dalle  macerie o  dalle  rovine   .  oppure   se  devo  costruire  solo usando le macerie   .   dipende  da  come   ho distrutto  o vegono distrutte      dalla realtà  \ dal fato  le  mie costruzioni . 

--- ok buon lavoro 

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