6.12.15

Nella Piana di Gioia Tauro, a Cittanova, dopo otto anni di chiusura riapre il cinema Gentile. Un paese che lotta contro la disoccupazione e la malavita si riunisce intorno a un luogo di cultura e contemporaneità

in un tempo  in cui i  film anche recenti  sui  guardano  sul pc  online   e non più o sempre  di meno   nelle  sale  succede  anche questo   che è successo  , mi ricorda  il film  nuovo cinema  paradiso  del 1988 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore
Infatti la repubblica online  del Pubblicato il 03 dicembre 2015  afferma che << Se fosse un film, si chiamerebbe "Nuovo Cinema Cittanova". Perché il senso di scoperta e di stupore che gli ruota intorno somiglia a quello del piccolo Totò nella pellicola del premio Oscar Giuseppe Tornatore. La scoperta di cosa può significare un cinema in un posto come la Piana di Gioia Tauro, dove manca da molto tempo. Dove manca come molte altre cose. Lo stupore dei ragazzi, che si sono precipitati alla riapertura del Cinema Gentile - chiuso per 8 anni - a vedere un film di quelli che in Calabria spesso neanche arrivano, "Non essere cattivo". Il significato di questo che rappresenta un vero e proprio evento ce lo raccontano alcune delle persone che l'hanno reso possibile: il regista Fabio Mollo, un giovane avvocato di Polistena con un'esperienza di lavoro al Parlamento europeo, Enzo Russo, e Luca Marinelli, protagonista di "Non essere cattivo", il film che ha inaugurato il "nuovo" cinema Gentile. >>

  ecco  qui l'articolo integrale

LA STORIA
Nuovo Cinema Cittanova, il paese che rinasce intorno a uno schermo
di ANNALISA CUZZOCREA

Cittanova è un paese di neanche 8mila abitanti lontano dal mare, al centro tra Ionio e Tirreno, nel sud della Calabria. Ha un liceo classico, una bella villa comunale, una storia complicata come quelle di tutti i paesi di questa zona, in lotta con disoccupazione e malavita. Ed è un paese che cerca di rinascere attorno a un cinema: una cosa tutt'altro che semplice, da queste parti, se si pensa che in tutta la provincia di Reggio Calabria - con i suoi 97 comuni e 560mila abitanti - di sale ce ne sono appena 5. 
Una in più è nata ieri in un palazzetto arancione rimesso a nuovo per l'occasione, con 424 posti che serviranno a turno come cinema, teatro, sede di incontri di tipo culturale, centro di formazione. Un luogo dove siano di casa cultura e contemporaneità. Questo cercava l'amministrazione del comune, che possiede il cinema. Questo hanno offerto i tre ragazzi dell'associazione Reggio Cinema, Carlo de Gori, giovane avvocato di Polistena con un'esperienza di lavoro al Parlamento europeo, Enzo Russo, attore e regista, di Polistena anche lui, e il regista Fabio Mollo, di Reggio Calabria (il suo ultimo lavoro, Vincenzo Da Crosia, ha avuto la menzione speciale al Torino Film Festival). Hanno tra i 31 e i 35 anni, fanno cinema per lavoro e per passione e sanno quanto possa far bene, in posti dove manca. Dove un tempo, per vedere i film che volevi, dovevi aspettare che uscissero in videocassetta. Dove oggi i bambini aspettano i dvd, e mica lo capisci, tutto quel Frozen nei supermercati, se poi sei l'ultimo a vederlo, se le cose che per gli altri accadono adesso, da te arrivano oltre un anno dopo.



È un senso di straniamento che conosce solo chi ha vissuto a sud. Enzo e Fabio promettono che da oggi - da Cittanova - passerò il meglio della programmazione nazionale. Stasera c'è La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino nella versione director's cut, con scene per molti inedite, domani arriva Mimmo Calopresti con il suo ultimo Uno per tutti (incontrerà i ragazzi anche lui, è uno di quei registi che la terra d'origine se la porta dietro: basta ricordare il Silvio Orlando di Preferisco il rumore del mare). Nel pomeriggio, per i piccoli, un film che nasce da un progetto Unicef: Iqbal, bambini senza paura. Per chi è abituato da sempre a insegne luminose e locandine, può sembrar poco. Qui non lo è, e i paesi tutti attorno la vivono come una festa.
"Sono nato a 10 chilometri da qui - racconta Enzo Russo - per me il cinema ha sempre rappresentato qualcosa di troppo lontano. Si sogna, al cinema. E questa possibilità di sognare  vorremmo portarla il più vicino possibile a questi ragazzi. Sono convinto da sempre che i film possano essere le scintille di piccole rivoluzioni personali". La pensa così anche Fabio Mollo: "La nostra più che un'idea è stata un'esigenza. Lavoriamo nel mondo del cinema e, da dove veniamo noi, posso assicurare che non è la prima cosa che ti viene in mente, quella di fare il regista. Sentivamo il bisogno di creare opportunità dov'è difficile crearne. È bellissimo vedere risorgere qualcosa in paesi dove, da anni, tutto chiude. Per questo abbiamo presentato un progetto che non è solo la riapertura di una sala, ma che vuole essere un esempio di promozione culturale. Stamattina ne parlavo con gli studenti di un liceo di Polistena: verranno qui a fare teatro, concerti. So che questo non è un posto facile, ma oggi aprire un cinema è difficile in tutt'Italia, non solo in Calabria. Dopo aver visto l'emozione e l'entusiasmo di queste persone, so che se problemi arriveranno, li affronteremo da comunità. Non siamo io Carlo ed Enzo a voler difendere un cinema, sono tutti loro". 

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