2.9.17

uso ipocrita dell'indignazione si per una pubblicità d merendine no per i manifesti xenofobici ispirati alla Rsi di Mussolini dei fascisti di Forza Nuova

clonna  sonora
quelli che benpensano - Frankie Hi Nrg
Vaffanculo  - Marco Masini  

la gente ha mandato , salvo i pochi che ancora resistono , il cervello all'ammasso \ in OFF e s'indigna per un semplice humor nero .Segnalando alla http://www.aiart.org ( l’associazione dei telespettatori e dei cittadini mediali )

Posso capire   l'ndignazione  del cattivo  gusto  , il cinismo e ...  bla  ... bla   .Ma  quello  che  mi fa  incazzare  è : 1)  la mancanza  di una educazione   all'ironia  , al  sarcasmo  ,  all'humor  nero  ., 2) l'indignazione  facile  per le  minchiate   ma  non per  cose  serie  e  l'invocazione  alla censura  .  e  le polemiche  inutili  Infatti in spagna    è stato fatto   uno spot  simile  , senza  arrivare  alla morte   
ma  nessuno  si è indignito ed  ha  protestato  cosi tanto  per esso  .
Ma  soprattutto   la  stranezza    dell'associazione suddetta    che si batte  (  o almeno cosi  dovrebbe  )  contro  il lato oscuro dei social media / o contro il cyber  bullismo  mentre  andando  a leggere  il loro sioto    non ho visto    nessun  intervento   contro le pagine  social  e d  internet    oltre  che  canali   video   ed  manifesti  nelle  vie  cittadine  del  gruppo (  denunciatemi  esponenti  o simpatyizzanti   di FN  che  leggete  i miie  scritti    tanto ci sono dben  due sentenze  di cassazione    che  lo afermano  )  neofascista  di  Forza Nuova   che   usa  
Vecchie immagini della propaganda fascista e xenofoba per una campagna anti-migranti. Nel post di Forza Nuova del 29 agosto si vede una donna bianca aggredita da un uomo di colore con vestiti coloniali: “Difendila, dai nuovi invasori. Potrebbe essere tua madre, tua moglie, tua sorella, tua figlia” recita la scritta sottostante. Nell’immagine, che ha suscitato non poche polemiche sul web, l’associazione di estrema destra ha ripreso un manifesto utilizzato dalla Repubblica di Salò nel 1944 contro le truppe alleate L’operazione di restauro e riadattamento delle immagini del Ventennio di Gino Boccasile, propagandista del ministero della Guerra, viene accompagnata da un post in cui viene specificato che gli “stupri si sa, sono il barbaro e infame corollario di ogni guerra di conquista”. Secondo il movimento neofascista “le violenze contro le donne dell’epoca” sono da contestualizzare “all’interno della sconfitta che chiamarono ‘liberazione'”, dove nelle file francesi marciavano anche militari coloniali provenienti dal Marocco. Le violenze vengono affiancate strumentalmente a “quelle di questi anni e di questi giorni”. L’invettiva è contro quelli che “le occultano spudoratamente, tacendo il fatto che sono attuate da nuovi invasori a cui paghiamo vitto, alloggio, bollette, schede telefoniche, cellulari e sigarette”. Il riferimento è ai fatti di cronaca di questi giorni, come gli stupri di Rimini. Il post si conclude affermando che “i nuovi barbari sono peggiori di quelli del ’43/’45, oggi come allora fiancheggiati dai traditori della Patria”. Il messaggio, all’interno della retorica xenofoba di Forza Nuova, è dunque questo: i migranti sono degli invasori e dei barbari che vengono a rubare il lavoro e a violentare le donne. Quindi bisogna “difenderle dai nuovi invasori”.
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Il post in pochi giorni ha ottenuto oltre 9mila like, 11mila condivisioni e un flusso senza fine di commenti, molti di natura razzista. Ma non solo, un ragazzo scrive “per prima cosa, fare di tutta un’erba un fascio è non solo da ignoranti in piena regola, ma che messaggio volete trasmettere? Cos’ è sta locandina?”. Se un utente specifiche che “lo stupro è un atto becero da chiunque sia compiuto”, non manca chi dà “la responsabilità anche a molte donne che accettano amicizia e legami con questi stupratori”. Sul post è intervenuto anche l’Osservatorio democratico per le nuove destre che ha denunciato una la palese istigazione all’odio razziale chiedendo l’intervento di magistratura e istituzioni “di fronte a una notizia di reato così evidente”. In una nota Claudia Bastianelli coordinatrice nazionale socialdem sottolinea come ormai è “una moda quella di ricorrere all’istigazione all’odio razziale messa in campo da alcune forze politiche. Peccato che si tratti di un reato, esattamente come è reato l’apologia del fascismo in ogni sua forma”.
Ma il partito di estrema destra non è nuovo a questo tipo di comunicazione. Già per una manifestazione milanese Già per una manifestazione milanese avevano fatto ricorso ad alcune immagini delle camicie nere dipinte

 da Gerardo Dottori nel Polittico della rivoluzione fascista. E ancora, 
contro le unioni gay, avevano resuscitato una madre del Ventennio con la scritta: “L’Italia ha bisogno di figli non di unioni gay e migranti”.

qui   svegliatevi   

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