FIDUCIA da Daniela Tuscano

Noemi Durini (Facebook)
noemi durini  ultima  vittims di femminiciio 
  sula tematica  del femminicidop se  ne parla troppo e  male senza ,   sono rari i casi contrari , analizzare le cause ,  e concentrandosi su particolari morbosi .  questo interessante intervento  di Daniela  è uno dei rarari casi   di cui parlavo prima 

                  FIDUCIA
...e per questo ti senti sempre in pericolo.
Perché non sei inconsapevole.
Perché condividere un messaggio su un social network, qualche frase tra il caramelloso e l'intimidatorio, significa poco o nulla.
Forse.
O forse, dietro quelle parole un po' sbadate, c'è un grido vero, un'esigenza di comunicare, un'invocazione d'aiuto.
Non sei inconsapevole, ma ci caschi sempre, ci caschi comunque.
E la risposta è tutta lì: nell'invito finale.
"Fidati".
Ecco, quello sì, quello lo fraintendi quasi sempre.
Tu, di fiducia, hai un disperato bisogno. Da giovane, perché sei giovane. Da adulta, perché ti serve tenerezza. Da anziana, perché meriti un po' di pace.
Tu, di fiducia, hai bisogno perché è umano.
Ma anche perché ti hanno insegnato a vivere per gli altri. Per l'altro. Per lui.
E l'hai scolpito nella pelle, come una seconda natura. Un tatuaggio di millenni.
E quindi, "fidati" per te significa concedersi un'altra volta a lui. Lui è diverso, lui cambierà, lui non è come gli altri, lui ti ama...
Anche quando il suo schiaffo ancora brucia sul viso.
E lo schiaffo, lo sai - lo sai, ma ti fidi - è solo l'inizio. L'inizio della fine. La tua.
Ci fidiamo tutte, giovani e vecchie, italiane e straniere, cristiane, buddiste, pagane.
Quella fiducia, ce la devono. E noi l'abbiamo appresa, l'aneliamo, la supplichiamo.
Invece no. Fidarsi non basta.
Dobbiamo imparare una storia diversa.
Dobbiamo imparare a non fidarci senza perdere in umanità.
Dobbiamo diffidare senza temere il salto nel buio, la solitudine, il bilico. Anche quando il nemico l'abbiamo in casa. Dentro. Dove, poi, spesso si trova.
Dobbiamo volgere quell'amore, soprattutto verso noi stesse. Perché il mondo in cui viviamo, l'hanno costruito a loro misura. Quindi fidiamoci, sì, ma di ciò che siamo, d'un futuro che noi sole costruiremo, dove il femminino sarà esaltato nella gioia e non nel sacrificio. Solo così ameremo compiutamente l'altro. Con fermezza e libertà.
La semplice consapevolezza, altrimenti, non potrà salvarci. In qualsiasi frangente, in ogni epoca della vita, in disparate latitudini.

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[Noemi Durini, 16 anni, è l'ennesima vittima di femminicidio a opera del "fidanzato" 17enne, che l'ha trucidata con la complicità del padre. Lo scorso mese aveva pubblicato quest'immagine sul suo profilo facebook.]



                                © Daniela Tuscano

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