dall'ultimo n del settimanale oggi una storia che descrive benissimo gli effetti collaterali del canone della bellezza a tutti i costi e perfezione assoluta imposta dalla moda e dal mondo dello spettacolo
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Martina bilanci prima del trattamento
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«Ho provato la criolipolisi su addome e fianchi eme ne sono pentita: il grasso si è moltiplicato e per tre anni ho avuto febbre alta e dolori. Proprio come è successo alla top model canadese», spiega la dottoressa. «Sono malata e ho detto addio all’amore»
Ho pianto quando Linda Evangelista ha raccontato al mondo la sua storia, l’incubo di un trattamento estetico che l’ha sfigurata. Mi è successa la stessa cosa e sono anni che mi sento come lei: non riesco a guardarmi allo specchio. Non accetto il mio corpo: odio questa pancia enorme e i chili di troppo. Per tanto tempo mi sono nascosta, poi ho iniziato a “giustificarmi” con tutti, infine ho scelto di combattere per aver giustizia».
Siamo a Genova nello studio della dottoressa Martina Bilanci, medico estetico, 42 anni, di cui tre trascorsi tra il letto, gli studi medici e gli ospedali e gli ultimi due impiegati a ricostruire la sua vita di prima.
«Ricostruire con fatica perché non è solo cambiato il mio aspetto con 23 chili in più. Io sono crollata come persona», dice Martina. Tutto parte dalla decisione di provare - prima di acquistarlo - il macchinario per la criolipolisi, un metodo che serve a ridurre, tramite il freddo, gli accumuli di grasso localizzato. È una pratica molto richiesta perché promette di eliminarli senza bisturi e non è invasiva (almeno sulla carta). Qualcuno dice, bluffando, che è paragonabile a una liposuzione. «Ho deciso di parlarne solo ora perché ho capito che non c’è nulla di cui vergognarsi e perché mi ha fatto arrabbiare vedere che quando Linda Evangelista si è sfogata, l’hanno attaccata accusandola di esagerare per poter chiedere un risarcimento più cospicuo. E non parliamo di chi ha sostenuto che ha il viso gonfio solo perché è invecchiata e perché mangia. Ma che ne sanno loro?».
Dottoressa Bilanci, che cosa è successo?
«Era il 17 novembre del 2017 e da quel giorno la mia vita non è più stata la stessa. Quando com
priamo un nuovo macchinario, chiediamo di testarlo. È la prassi. Di norma vengono in studio un ingegnere e un medico e ti mostrano tutto quello che devi sapere. In quell’occasione si presentò una signora in studio, ci parlò dell’apparecchio e mi offrì di provarlo. Sull’addome e sui fianchi, pur essendo
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ora dopo il trattamento |
magra, avevo qualche centimetro di “ciccia” e così accettai. La prima anomalia fu che non mi fecero firmare un consenso informato, passaggio obbligatorio per sapere quali sono le possibili controindicazioni, mentre sul libretto di istruzione della macchina si parlava di gravi effetti collaterali. I numeri che fornisce l’azienda su questo fenomeno sono esigui e non ci sono studi indipendenti. Scoprii in seguito, tra l’altro, che la signora che mi fece il trattamento non era un dottore. Un apparecchio elettromedicale, invece, può essere utilizzato solo da un medico».
Provò la criolipolisi dunque.
«Intanto, il trattamento fu dolorosissimo e durò quattro ore. Terminata la “prova” ero rossa, indolenzita e già un po’ gonfia. La notte, invece, cominciò l’inferno: non riuscii a dormire per i dolori addominali e il giorno dopo la pancia era completamente viola. A distanza di un anno, l’ecografia mostrava ancora coaguli di sangue».
Lei, come Linda Evangelista, ha avuto una reazione avversa che si chiama “iperplasia paradossale del tessuto adiposo”, un effetto collaterale raro in cui le cellule di grasso congelate, invece di morire, si infiammano e si moltiplicano in modo incontrollato.
«Esatto. Addome e fianchi hanno iniziato a essere sempre più grassi. Ma non è solo un problema estetico: si sviluppa una malattia auto infiammatoria che difficilmente guarisce. Io ho avuto 38 di febbre e dolori muscolari per tre anni, come una forte influenza. I primi quattro mesi non riuscivo ad alzarmi dal letto, avevo dolori lancinanti. Per tre anni ho assunto cortisone e antinfiammatori a dosi massicce per poter uscire e a lavorare. La proteina cationica degli eosinofili, un valore che misura nel sangue l’infiammazione, dovrebbe essere al massimo 15: dopo cinque anni di medicine, io ho 146. Capisce?».
Come è cambiata la sua vita?
«Lavoro con la bellezza, sa quante voltemi chiedono se sono incinta o che cosa mi sia successo? E avete idea di che cosa significhi spogliarsi davanti al proprio uomo quando tu stessa ti detesti? Provi un senso di vergogna che brucia. Lamia storia d’amore è naufragata e per anni non ho avuto il coraggio di uscire con un altro uomo. Nel mio guardaroba c’erano solo abiti aderenti: ora uso pantaloni prémamancon l’elastico in vita perché i vestiti normali mi provocano dolore. Per un periodo ho assunto anche gli antidepressivi perché un conto è stare male per mesi, diverso è sentirsi a pezzi per anni senza sapere quando migliorerai. Faccio anche psicoterapia perché ho sofferto di attacchi di panico e non sono mai più riuscita a guidare l’auto».
Linda Evangelista parla di vita rovinata e usa la parola “sfigurata”.
«Ha ragione. Le zone trattate lievitano a dismisura e i farmaci che devi assumere ti fanno ingrassare. Con dieta e sport, tra l’altro, non perdi un grammo: l’organismo non risponde più e basta un bicchiere di vino per far ripartire l’infiammazione. Lo stress mi ha causato anche l’herpes zoster e la psoriasi».
Farà una plastica addominale. Risolverà tutto?
«La rinvio da cinque anni perché finché non hai i valori del sangue a posto, non ti possono operare. E poi non è detto che il sistema immunitario guarirà. Sa qual è il dispiacere più grande? Io e ilmio fidanzato desideravamo tanto un figlio...».
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