la cultura dello stupro colpice ancora . Caso Portanova, la giovane vittima: "Se un gol riabilita dallo stupro non c'è speranza" Dopo Reggiana-Cremonese e la frase in diretta Radio Rai di Zanarini, la giovane di Siena ha deciso di farsi sentire



repubblica  20\9\2023

Caso Portanova, la giovane vittima: "Se un gol riabilita dallo stupro non c'è speranza"
Dopo Reggiana-Cremonese e la frase in diretta Radio Rai di Zanarini, la giovane di Siena ha deciso di farsi sentire

"Il telecronista avrà moglie o figlie, se fossero state loro al mio posto avrebbe detto le stesse cose? E loro lo avrebbero scusato?". A scrivere è la studentessa che ha denunciato lo stupro di gruppo per cui Manolo Portanova è stato condannato in primo grado. Il calciatore adesso milita nella Reggiana, domenica contro la Cremonese ha trovato il primo gol in questa Serie B. Gli occhi però sono puntati su Nicola Zanarini, radiocronista di Radio 1 nella trasmissione 'Tutto il calcio minuto per minuto'. Il giornalista ha commentato la rete definendola "un gol meraviglioso che mette a tacere le polemiche". Anche se Zanarini ha ricordato poco dopo che "a Firenze fra qualche mese ci sarà l'appello", le sue parole hanno fatto il giro dei social e sono state aspramente criticate. La Rai ha fatto sapere di aver avviato una procedura disciplinare.Anche la giovane vittima della violenza avvenuta a Siena si è fatta sentire. Ha scritto una lettera a La Nazione in cui si è scagliata contro il radiocronista: "Non è sentirsi offesa, ma realizzare ancora una volta quanto manchi il rispetto per le vittime di violenza sessuale e in questo caso il rispetto per tutte le donne. Si tratta di sentirsi amareggiata e arrabbiata, comprendendo che siamo ben lontani dal cambiamento. È altresì deprimente notare come il maschilismo patriarcale, di cui tutto ciò è intriso, affonda le radici in affermazioni come queste. Ed è in momenti così che mi chiedo se noi donne siamo ancora ben lontane dal far valere le nostre battaglie...". Ancora la giovane a proposito della frase incriminata: "Si tratta di fare un piccolo passo avanti e farne 5 indietro a causa di un risveglio domenicale in cui la prima cosa che vedo è una radiocronaca in cui vengo tirata in ballo pure se non c’entro nulla, in cui la mia battaglia viene sminuita di fronte ad un gol, in cui si parla di polemica e non di una condanna in primo grado a 6 anni. Ricordo con rito abbreviato".Nella lettera al quotidiano la ragazza conclude chiedendo più delicatezza in determinati commenti: "Se un gol riabilita da uno stupro e si festeggia non abbiamo speranza. Mi chiedo se sia giusto e di buon esempio per la nostra società, per i giovanissimi e per le donne del nostro Paese, consentire un ruolo di tale visibilità, se è il caso di porlo come figura eroica ai giovani della sua squadra e pure alle giovani tifose. La presunzione d’innocenza non può non tenere conto di tutto questo. Soprattutto non può non tenere conto alla sofferenza della vittima e della famiglia. Non a caso si parla di cultura dello stupro". 

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