Senza titolo 1414


Gian Paolo Ghisetti


E dopo il cupo inverno,

innevato, ma ormai stanco,

arrivò la primavera,

stagione lieve e dolce

come l’ armonioso suono di violino.

Ritmo, diverse volte  impalpabile,

altre, quasi tangibile

come il tocco leggero di un bacio.

Con l’arrivo delle rondini

tornasti tu amore.

Cantasti per me le melodie più tenere.

Mi accarezzasti come piuma

che si posa delicata sul dorso di mano.

Copristi le mie carni di tenere carezze,

di morbidi sguardi.

Non  fu  ironia

la mia incapacità d’amare

resti di altri tuoi amori finiti.

La mia certezza non eri più tu.


Silvana Bilardi

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