I piccoli poeti crescono (molto) i successi al premio De André avvenuto il 4 agosto avevo pubblicato qui sul blog il bando di concorso organiuzzato dalla libreria unico centro culturale non ufficiale del mio paese del mitico Massimo Dessena che io chiamo come la sua libreria eccovi ( anzi rieccovi per chi non avesse voglia di sfogliarsi tutto l'archivio ) il suo dito http://www.libreriamax88.com che fa parte dell'associazione Librai Sardi Indipendenti ed e' Sede Regionale dei Presidi del Libro ed è tale libreria organizza manifestazioni culturali ed incontri con gli autori. In questo modo cerchiamo di favorire il dibattito e lo scambio di idee: indiscussi elementi di crescita culturale ed interiore . Con essa collaboranbo e sono Partners nell'organizzazione degli eventi sono :1) l'Ufficio Beni Culturali della Curia Vescovile ; 2) Il Cotton Club bar musicale\ letterario ; la neonata associazione "Carta Dannata" ( trovate la pagina al'interno del sito di massimo dessena ) è appunto grazie a tali ininiziative che culturalmente tampio vive ( ma diciamo che sopravvive ) ancora e dimostrano c he tempio può risorgere e non vuole anche se sono pochi come IL MATTO dei Modena city ramblers |
: Il matto arriva con la schiena curva Con il secchio, il pennello e l'atlante Ha la bocca piena di poesie e parole Ha una scorta che è sempre abbondante Di storie e di offese E di belle speranze Il matto porta pacchi di carne e pesce Di scarpe, di libri e vestiti Di cappotti vecchi e di bambole tristi Di giochi e preservativi Di cause perse E di buoni motivi Il matto arriva con le pezze al culo E se ti vede ti tende la mano Il matto parla con lo sguardo perso Sogna forte E vede lontano Il matto parla e grida e scherza E ti guarda, poi ride di gusto Ha la faccia innocente di un bimbo Ha il furgone che sa di lambrusco Ha negli occhi la luce Del folle e del giusto "Io sono il chiodo che picchia nel muro Sono il vino nascosto in cantina Sono lo specchio storto che riflette il mondo Sono il grillo davanti al camino La coscienza sporca Che si avvicina" Il matto arriva con le pezze al culo E se ti vede ti tende la mano Il matto parla con lo sguardo perso Sogna forte E vede lontano Cosa che è invece successa politicamente vedere il blog dell'utente Paslam un ragazzo di destra mio concittadino che non ha mandato il cervello all'ammasso e non si lasciato ( almeno totalmente come altri ) abbinbdolare dal cavalier crescina ops Berlusconi www.tempioprovincia.splinder.com |
articolo tratto dala nuova sardegna del 23\08\2006 |
GIUSEPPE PULINA |
TEMPIO. Di Pietra e di Rima. Tempio città nota e apprezzata per le sue granitiche architetture diventa sempre più la città dei poeti. Parlare di una primavera lirica sarebbe forse esagerato, così come sarebbe impropria la formula di una Pes-renessence, e cioé di una rinascita della poesia attuata in nome del primo grande poeta della città, quel Gavino Pes, maestro di stile che stimola ancora oggi la creatività di chi all’italiano continua a prediligere il gallurese. La dimostrazione che a Tempio sta mettendo radici un promettente movimento viene anche dai primi letterari che enti e associazioni stanno promuovendo. Come cresce il loro numero, così si intensifica anche il loro numero dei partecipanti, e tra questi è in costante aumento la presenza di autori locali. Per la lirica e la narrativa ci sono ora sezioni riservate anche a chi scrive in italiano. Segno che la salvaguardia del gallurese non passa più solo attraverso l’esclusiva di premi letterari che non contemplavano l’italiano. E’ un po’ come dire che l’italiano fa meno paura a chi tiene alla tradizione e che l’una e l’altra possono non ostacolarsi. Oltre ai nomi di scrittori già affermati (Giulio Cossu, Franco Fresi, Piero Canu, Gianfranco Garrucciu, Pasquale Ciboddo), iniziano a farsi strada tanti giovani promettenti. Non tutti praticano la poesia, preferendo spesso la narrativa pura, e pochi di loro si dilettato con il gallurese. I risultati sono però più che incoraggianti. E non solo per i numeri, ma anche per lo spessore qualitativo. La prova è venuta dal concorso letterario dedicato a De André, di cui Giorgio Todde (un nome, in questo caso, vale più di una garanzia) aveva presieduto la giuria. Dei circa 150 scrittori iscritti al premi meno di un terzo era sardo. Per gli autori sardi, poi, quasi la metà è risultata essere però di Tempio o dei dintorni. Si possono ricordare alcuni nomi (attingendo non solo dal registro del concorso), e a puro titolo, perché l’elenco è davvero lungo. Ci sono Nicola Comerci, insegnante di filosofia nel liceo classico cittadino e docente a sassari nella facoltà di lettere e filosofia con il pallino per la “Bella” novella, Francesco Pasella, storico redattore della rivista adesso solo online Gemellae ( dall'antico nome del paese ) Maria Antonietta Pirrigheddu, la bravissima artista ( ne ho parlato nel post di gennaio ) a tutto tondo che espone quanto produce in un proprio sito internet www.lunadivetro.it ), Aldo Pintus ( ho recensito il suo libbro di poesie ) in qualche che ha dato di recente alle stampe la sua opera prima, e Francesco Cossu, poeta “italianista” ispiratore di un movimento che sta chiamando a raccolta i tanti autori sparsi nei diversi angoli della Sardegna. All’appello non possono mancareDaniele Carbini e le gemelle Pischedda, e soprattutto Riccardo Mura anche lui insieme a Cossu e a pasella facente parte dela rivista Gemellae scrittore che piace per la sobria e creativa disinvoltura con la quale pratica l’esercizio della scrittura. |
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
23.8.06
Senza titolo 1409
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