23.8.06

Senza titolo 1409


































 
I piccoli poeti crescono (molto) i successi al premio De André   avvenuto il  4  agosto  avevo pubblicato   qui  sul blog  il  bando di concorso   organiuzzato  dalla libreria  unico  centro culturale  non ufficiale  del mio paese  del mitico  Massimo  Dessena    che  io chiamo  come la  sua  libreria eccovi  (  anzi  rieccovi per chi non avesse  voglia  di sfogliarsi tutto l'archivio ) il suo dito http://www.libreriamax88.com  che  fa parte dell'associazione Librai Sardi Indipendenti ed e' Sede Regionale dei Presidi del Libro ed  è  tale  libreria organizza manifestazioni culturali ed incontri con gli autori. In questo modo cerchiamo di favorire il dibattito e lo scambio di idee: indiscussi elementi di crescita culturale  ed interiore   .  Con essa  collaboranbo  e  sono  Partners nell'organizzazione degli eventi sono :1) l'Ufficio Beni Culturali della Curia Vescovile ; 2) Il Cotton Club bar  musicale\ letterario ; la neonata associazione "Carta Dannata"  ( trovate  la pagina   al'interno del sito di massimo dessena ) è appunto   grazie  a  tali ininiziative  che    culturalmente  tampio     vive   ( ma   diciamo che sopravvive  ) ancora   e dimostrano  c he  tempio può risorgere e  non vuole  anche se  sono pochi   come   IL MATTO  dei Modena city ramblers
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Il matto arriva con la schiena curva
Con il secchio, il pennello e l'atlante
Ha la bocca piena di poesie e parole
Ha una scorta che è sempre abbondante
Di storie e di offese
E di belle speranze
Il matto porta pacchi di carne e pesce
Di scarpe, di libri e vestiti
Di cappotti vecchi e di bambole tristi
Di giochi e preservativi
Di cause perse
E di buoni motivi
Il matto arriva con le pezze al culo
E se ti vede ti tende la mano
Il matto parla con lo sguardo perso
Sogna forte
E vede lontano
Il matto parla e grida e scherza
E ti guarda, poi ride di gusto
Ha la faccia innocente di un bimbo
Ha il furgone che sa di lambrusco
Ha negli occhi la luce
Del folle e del giusto
"Io sono il chiodo che picchia nel muro
Sono il vino nascosto in cantina
Sono lo specchio storto che riflette il mondo
Sono il grillo davanti al camino
La coscienza sporca
Che si avvicina"
Il matto arriva con le pezze al culo
E se ti vede ti tende la mano
Il matto parla con lo sguardo perso
Sogna forte
E vede lontano  
 
Cosa  che  è  invece successa  politicamente vedere  il   blog dell'utente  Paslam   un ragazzo di destra  mio concittadino che   non ha mandato il cervello all'ammasso e  non si  lasciato ( almeno totalmente   come altri  )  abbinbdolare dal cavalier  crescina  ops  Berlusconi  www.tempioprovincia.splinder.com
 
 articolo tratto dala nuova sardegna del  23\08\2006
 
GIUSEPPE PULINA



 TEMPIO.
 Di Pietra e di Rima. Tempio città nota e apprezzata per le sue granitiche architetture diventa sempre più la città dei poeti. Parlare di una primavera lirica sarebbe forse esagerato, così come sarebbe impropria la formula di una Pes-renessence, e cioé di una rinascita della poesia attuata in nome del primo grande poeta della città, quel Gavino Pes, maestro di stile che stimola ancora oggi la creatività di chi all’italiano continua a prediligere il gallurese.
 La dimostrazione che a Tempio sta mettendo radici un promettente movimento viene anche dai primi letterari che enti e associazioni stanno promuovendo. Come cresce il loro numero, così si intensifica anche il loro numero dei partecipanti, e tra questi è in costante aumento la presenza di autori locali. Per la lirica e la narrativa ci sono ora sezioni riservate anche a chi scrive in italiano. Segno che la salvaguardia del gallurese non passa più solo attraverso l’esclusiva di premi letterari che non contemplavano l’italiano. E’ un po’ come dire che l’italiano fa meno paura a chi tiene alla tradizione e che l’una e l’altra possono non ostacolarsi.
 Oltre ai nomi di scrittori già affermati (Giulio Cossu, Franco Fresi, Piero Canu, Gianfranco Garrucciu, Pasquale Ciboddo), iniziano a farsi strada tanti giovani promettenti. Non tutti praticano la poesia, preferendo spesso la narrativa pura, e pochi di loro si dilettato con il gallurese. I risultati sono però più che incoraggianti. E non solo per i numeri, ma anche per lo spessore qualitativo. La prova è venuta dal concorso letterario dedicato a De André, di cui Giorgio Todde (un nome, in questo caso, vale più di una garanzia) aveva presieduto la giuria.
 Dei circa 150 scrittori iscritti al premi meno di un terzo era sardo. Per gli autori sardi, poi, quasi la metà è risultata essere però di Tempio o dei dintorni. Si possono ricordare alcuni nomi (attingendo non solo dal registro del concorso), e a puro titolo, perché l’elenco è davvero lungo. Ci sono Nicola Comerci, insegnante di filosofia  nel liceo classico  cittadino e    docente  a sassari  nella facoltà di  lettere e filosofia   con il pallino per la “Bella” novella, Francesco Pasella, storico redattore della  rivista  adesso solo online Gemellae (   dall'antico nome del paese  ) Maria Antonietta Pirrigheddu, la  bravissima  artista  ( ne  ho parlato  nel post  di gennaio  ) a tutto tondo che espone quanto produce in un proprio sito internet www.lunadivetro.it ), Aldo Pintus (   ho recensito il suo libbro   di poesie )   in qualche  che ha dato di recente alle stampe la sua opera prima, e Francesco Cossu, poeta “italianista” ispiratore di un movimento che sta chiamando a raccolta i tanti autori sparsi nei diversi angoli della Sardegna. All’appello non possono mancareDaniele Carbini e le gemelle Pischedda, e soprattutto Riccardo Mura  anche lui insieme  a Cossu e  a pasella   facente parte dela rivista  Gemellae  scrittore che piace per la sobria e creativa disinvoltura con la quale pratica l’esercizio della scrittura.

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