mettendo apposto le cose di genere sulla mia moleskina
ho trovato questi due bozze di post che avrei dovuto scrivere
al mio ritorno da G enova . Eccole in ritartdo ma eccole qui .
La prima è il racconto de mio viaggio a Genova avvenuto fra il 27 al 31 maggio per vedere la mostra fotografica Genesi di Salgado . Mentre mi accingo a riordinare i mie pensieri sparsi dele giornate e " dei diversi tipi " di Genova ( la popolare \ faberiana e don Gallo quella dei vicoli e dei carrugi , quela nobile \ superba dei rolli , quellla del terrore del G8 del 2001 Piazza Alimonda e Scuola Diaz ) mi ritornano in mente le due canzoni su di Lei in particolare quella che poi è quela in canna nello stereo mentre riordino gli appunti per il post d'oggi .
La prima è il racconto de mio viaggio a Genova avvenuto fra il 27 al 31 maggio per vedere la mostra fotografica Genesi di Salgado . Mentre mi accingo a riordinare i mie pensieri sparsi dele giornate e " dei diversi tipi " di Genova ( la popolare \ faberiana e don Gallo quella dei vicoli e dei carrugi , quela nobile \ superba dei rolli , quellla del terrore del G8 del 2001 Piazza Alimonda e Scuola Diaz ) mi ritornano in mente le due canzoni su di Lei in particolare quella che poi è quela in canna nello stereo mentre riordino gli appunti per il post d'oggi .
Genova, schiacciata sul mare, sembra cercare
respiro al largo, verso l'orizzonte.
Genova, repubblicana di cuore, vento di sale,
d'anima forte.
Genova che si perde in centro nei labirintici vecchi carrugi [....]
( francesco Gucccini piazza Alimonda )
Adedsso incominciamo .
Ho preferito vederla in primo giorno appena arrivato subito dopo pranzo per paura di non
riuscire a vederla , volendo vedere molte cose , ma sopratutto perchè la domenica faceva \ era prevvisto brutto tempo e ci sarebbe stata molta gente .
una foto rubata con il cellulare della mostra |
Una mostra bellissima , due ore intense per visitarla . Infatti
Con 245 eccezionali immagini che compongono un itinerario fotografico in un bianco e nero di grande incanto, la mostra racconta la rara bellezza del patrimonio unico e prezioso, di cui disponiamo: il nostro pianeta. Genesi è suddivisa in cinque sezioni che ripercorrono le zone in cui Salgado ha realizzato le fotografie: Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl. Il percorso espositivo presenta una serie di fotografie (tra cui molte di paesaggio) realizzate con lo scopo di immortalare un mondo in cui natura ed esseri viventi vivono ancora in equilibrio con l’ambiente. Una parte del suo lavoro è rivolto agli animali che sono impressi nel suo obiettivo attraverso un lungo lavoro di immedesimazione con i loro habitat. Salgado ha infatti vissuto nelle Galapagos tra tartarughe giganti, iguane e leoni marini, ha viaggiato tra le zebre e gli animali selvatici che attraversano il Kenya e la Tanzania rispondendo al richiamo annuale della natura alla migrazione. Un’attenzione particolare è riservata anche alle popolazioni indigene ancora vergini: gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana; i Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale; i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica; le tribù Himba del deserto namibico e quelle più remote delle foreste della Nuova Guinea. Salgado ha trascorso diversi mesi con ognuno di questi gruppi per poter raccogliere una serie di fotografie che li mostrassero in totale armonia con gli elementi del proprio habitat. Le immagini di Genesi, in un bianco e nero di grande potenza, sono una testimonianza e un atto di amore verso la Terra. Viaggio unico alla scoperta del nostro ambiente, l’ultimo progetto di Salgado rappresenta il tentativo, perfettamente riuscito, di realizzare un atlante antropologico del pianeta, ma è anche un grido di allarme e un monito affinché si cerchi di preservare queste zone ancora incontaminate, per far sì che, nel tempo che viviamo, sviluppo non sia sinonimo di distruzione. Genesi è la ricerca del mondo delle origini, come ha preso forma, si è evoluto, è esistito per millenni prima che la vita moderna accelerasse i propri ritmi e iniziasse ad allontanarci dall’essenza della nostra natura. È un viaggio attraverso paesaggi terrestri e marini, alla scoperta di popolazioni e animali scampati all’abbraccio del mondo contemporaneo.
Read More at www.skartmagazine.com/2014/06/genesi-sebastiao-salgado-milano-palazzo-ragione-fotografia/ © Skart Magazine
Con 245 eccezionali
immagini che compongono un itinerario fotografico in un bianco e nero di
grande incanto, la mostra racconta la rara bellezza del patrimonio
unico e prezioso, di cui disponiamo: il nostro pianeta.
Genesi è suddivisa in cinque sezioni che ripercorrono le zone in cui
Salgado ha realizzato le fotografie: Il Pianeta Sud, I Santuari della
Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl.
Il percorso espositivo presenta una serie di fotografie (tra cui molte
di paesaggio) realizzate con lo scopo di immortalare un mondo in cui
natura ed esseri viventi vivono ancora in equilibrio con l’ambiente. Una
parte del suo lavoro è rivolto agli animali che sono impressi nel suo
obiettivo attraverso un lungo lavoro di immedesimazione con i loro
habitat. Salgado ha infatti vissuto nelle Galapagos tra tartarughe
giganti, iguane e leoni marini, ha viaggiato tra le zebre e gli animali
selvatici che attraversano il Kenya e la Tanzania rispondendo al
richiamo annuale della natura alla migrazione.
Un’attenzione particolare è riservata anche alle popolazioni indigene
ancora vergini: gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana; i
Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale; i Boscimani
del deserto del Kalahari in Sudafrica; le tribù Himba del deserto
namibico e quelle più remote delle foreste della Nuova Guinea. Salgado
ha trascorso diversi mesi con ognuno di questi gruppi per poter
raccogliere una serie di fotografie che li mostrassero in totale armonia
con gli elementi del proprio habitat.
Le immagini di Genesi, in un bianco e nero di grande potenza, sono una
testimonianza e un atto di amore verso la Terra.
Viaggio unico alla scoperta del nostro ambiente, l’ultimo progetto di
Salgado rappresenta il tentativo, perfettamente riuscito, di realizzare
un atlante antropologico del pianeta, ma è anche un grido di allarme e
un monito affinché si cerchi di preservare queste zone ancora
incontaminate, per far sì che, nel tempo che viviamo, sviluppo non sia
sinonimo di distruzione.
Genesi è la ricerca del mondo delle origini, come ha preso forma, si è
evoluto, è esistito per millenni prima che la vita moderna accelerasse i
propri ritmi e iniziasse ad allontanarci dall’essenza della nostra
natura.
È un viaggio attraverso paesaggi terrestri e marini, alla scoperta di
popolazioni e animali scampati all’abbraccio del mondo contemporaneo.
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245 eccezionali
immagini che compongono un itinerario fotografico in un bianco e nero di
grande incanto, la mostra racconta la rara bellezza del patrimonio
unico e prezioso, di cui disponiamo: il nostro pianeta.
Genesi è suddivisa in cinque sezioni che ripercorrono le zone in cui
Salgado ha realizzato le fotografie: Il Pianeta Sud, I Santuari della
Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl.
Il percorso espositivo presenta una serie di fotografie (tra cui molte
di paesaggio) realizzate con lo scopo di immortalare un mondo in cui
natura ed esseri viventi vivono ancora in equilibrio con l’ambiente. Una
parte del suo lavoro è rivolto agli animali che sono impressi nel suo
obiettivo attraverso un lungo lavoro di immedesimazione con i loro
habitat. Salgado ha infatti vissuto nelle Galapagos tra tartarughe
giganti, iguane e leoni marini, ha viaggiato tra le zebre e gli animali
selvatici che at
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245 eccezionali
immagini che compongono un itinerario fotografico in un bianco e nero di
grande incanto, la mostra racconta la rara bellezza del patrimonio
unico e prezioso, di cui disponiamo: il nostro pianeta.
Genesi è suddivisa in cinque sezioni che ripercorrono le zone in cui
Salgado ha realizzato le fotografie: Il Pianeta Sud, I Santuari della
Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl.
Il percorso espositivo presenta una serie di fotografie (tra cui molte
di paesaggio) realizzate con lo scopo di immortalare un mondo in cui
natura ed esseri viventi vivono ancora in equilibrio con l’ambiente. Una
parte del suo lavoro è rivolto agli animali che sono impressi nel suo
obiettivo attraverso un lungo lavoro di immedesimazione con i loro
habitat. Salgado ha infatti vissuto nelle Galapagos tra tartarughe
giganti, iguane e leoni marini, ha viaggiato tra le zebre e gli animali
selvatici che at
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Potente nella sua
essenziale purezza, il messaggio di Genesi è infatti incredibilmente
attuale, qui ed ora, nei mesi di preparazione dell’EXPO, mentre la città
di Milano e il Paese riflettono sulla sostenibilità dei progetti
energetici e sull’imprescindibile necessità di vivere in un rapporto più
armonico con il nostro ambiente, a partire dal tema dell’alimentazione.
Proprio Milano sarà nei prossimi mesi il centro nevralgico
dell’attenzione mondiale per queste problematiche.
Un progetto iniziato nel 2003 e durato 10 anni, un canto d’amore per la
terra e un monito per gli uomini, Genesi di Sebastião Salgado
rappresenta un contributo importante a questo dibattito.
Con 245 eccezionali immagini che compongono un itinerario fotografico in
un bianco e nero di grande incanto, la mostra racconta la rara bellezza
del patrimonio unico e prezioso, di cui disponiamo: il nostro pianeta.
Genesi è suddivisa in cinque sezioni che ripercorrono le zone in cui
Salgado ha realizzato le fotografie: Il Pianeta Sud, I Santuari della
Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl.
Il percorso espositivo presenta una serie di fotografie (tra cui molte
di paesaggio) realizzate con lo scopo di immortalare un mondo in cui
natura ed esseri viventi vivono ancora in equilibrio con l’ambiente. Una
parte del suo lavoro è rivolto agli animali che sono impressi nel suo
obiettivo attraverso un lungo lavoro di immedesimazione con i loro
habitat. Salgado ha infatti vissuto nelle Galapagos tra tartarughe
giganti, iguane e leoni marini, ha viaggiato tra le zebre e gli animali
selvatici che attraversano il Kenya e la Tanzania rispondendo al
richiamo annuale della natura alla migrazione.
Un’attenzione particolare è riservata anche alle popolazioni indigene
ancora vergini: gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana; i
Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale; i Boscimani
del deserto del Kalahari in Sudafrica; le tribù Himba del deserto
namibico e quelle più remote delle foreste della Nuova Guinea. Salgado
ha trascorso diversi mesi con ognuno di questi gruppi per poter
raccogliere una serie di fotografie che li mostrassero in totale armonia
con gli elementi del proprio habitat.
Le immagini di Genesi, in un bianco e nero di grande potenza, sono una
testimonianza e un atto di amore verso la Terra.
Viaggio unico alla scoperta del nostro ambiente, l’ultimo progetto di
Salgado rappresenta il tentativo, perfettamente riuscito, di realizzare
un atlante antropologico del pianeta, ma è anche un grido di allarme e
un monito affinché si cerchi di preservare queste zone ancora
incontaminate, per far sì che, nel tempo che viviamo, sviluppo non sia
sinonimo di distruzione.
Genesi è la ricerca del mondo delle origini, come ha preso forma, si è
evoluto, è esistito per millenni prima che la vita moderna accelerasse i
propri ritmi e iniziasse ad allontanarci dall’essenza della nostra
natura.
È un viaggio attraverso paesaggi terrestri e marini, alla scoperta di
popolazioni e animali scampati all’abbraccio del mondo contemporaneo.
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In pratica una sintesi di quello che è il mondo ed la vita , che rischia di scomparire per sempre ( non basta i danni fatti dal colonialismo e e del capitalismo \ glòobalizazione neo liberista ora .Read More at www.skartmagazine.com/2014/06/genesi-sebastiao-salgado-milano-palazzo-ragione-fotografia/ © Skart Magazine
Potente nella sua
essenziale purezza, il messaggio di Genesi è infatti incredibilmente
attuale, qui ed ora, nei mesi di preparazione dell’EXPO, mentre la città
di Milano e il Paese riflettono sulla sostenibilità dei progetti
energetici e sull’imprescindibile necessità di vivere in un rapporto più
armonico con il nostro ambiente, a partire dal tema dell’alimentazione.
Proprio Milano sarà nei prossimi mesi il centro nevralgico
dell’attenzione mondiale per queste problematiche.
Un progetto iniziato nel 2003 e durato 10 anni, un canto d’amore per la
terra e un monito per gli uomini, Genesi di Sebastião Salgado
rappresenta un contributo importante a questo dibattito.
Con 245 eccezionali immagini che compongono un itinerario fotografico in
un bianco e nero di grande incanto, la mostra racconta la rara bellezza
del patrimonio unico e prezioso, di cui disponiamo: il nostro pianeta.
Genesi è suddivisa in cinque sezioni che ripercorrono le zone in cui
Salgado ha realizzato le fotografie: Il Pianeta Sud, I Santuari della
Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl.
Il percorso espositivo presenta una serie di fotografie (tra cui molte
di paesaggio) realizzate con lo scopo di immortalare un mondo in cui
natura ed esseri viventi vivono ancora in equilibrio con l’ambiente. Una
parte del suo lavoro è rivolto agli animali che sono impressi nel suo
obiettivo attraverso un lungo lavoro di immedesimazione con i loro
habitat. Salgado ha infatti vissuto nelle Galapagos tra tartarughe
giganti, iguane e leoni marini, ha viaggiato tra le zebre e gli animali
selvatici che attraversano il Kenya e la Tanzania rispondendo al
richiamo annuale della natura alla migrazione.
Un’attenzione particolare è riservata anche alle popolazioni indigene
ancora vergini: gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana; i
Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale; i Boscimani
del deserto del Kalahari in Sudafrica; le tribù Himba del deserto
namibico e quelle più remote delle foreste della Nuova Guinea. Salgado
ha trascorso diversi mesi con ognuno di questi gruppi per poter
raccogliere una serie di fotografie che li mostrassero in totale armonia
con gli elementi del proprio habitat.
Le immagini di Genesi, in un bianco e nero di grande potenza, sono una
testimonianza e un atto di amore verso la Terra.
Viaggio unico alla scoperta del nostro ambiente, l’ultimo progetto di
Salgado rappresenta il tentativo, perfettamente riuscito, di realizzare
un atlante antropologico del pianeta, ma è anche un grido di allarme e
un monito affinché si cerchi di preservare queste zone ancora
incontaminate, per far sì che, nel tempo che viviamo, sviluppo non sia
sinonimo di distruzione.
Genesi è la ricerca del mondo delle origini, come ha preso forma, si è
evoluto, è esistito per millenni prima che la vita moderna accelerasse i
propri ritmi e iniziasse ad allontanarci dall’essenza della nostra
natura.
È un viaggio attraverso paesaggi terrestri e marini, alla scoperta di
popolazioni e animali scampati all’abbraccio del mondo contemporaneo.
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Genova è bellissima è non è solo acquario e porto . Per visitarla in fretta Massimo un intera giornata correndo o due giorni pieni . 5 giorni per girarla con calmae ed assaporaerla godendosela . Dato che per vedere solo i Rolli \ palazzi della nobiltà Genovese ( visitabili integralmente solo due giorni a maggioil cosidettoi giorno dei Rolli ) ci voglionmo due giorni
Per esserre sintetici la mia vista a Genova potrebbe essere riassunta da queste mie tre foto foto : scattate salendo a Castelletto la prima
dalla collina di Castelletto le altre due versioni ( bianco e nero la prima , a colori al seconda)
e da queste due canzoni " Guccini la prima e Fabrizio De Andrè la seconda collegabili " alle foto precedenti . Piazza Alimonda di Francesco Guccini ( che rapressenta soprattuto nele prime strofe la colonna sonora del mio viagio a Gencoa ) e Crueza de Ma di Fabrizio De Andrè
Infattti Esssa non è solo porto ed acquario ma anche : tetti , i carrugi , vicoli , piazze , chiese colline , salite , Creuza de ma ,piazzette rolli ( palzzi della nobiltà ) ecc . Insomma << Girala bene c'è tanto da guardare e fotografare >> ( un consiglio di un mio amnico Genovese , ma ormai trapiantato qui a tempio per lavoro ) . Inoltre ecco cosa dicono ai commenti al mio reportage fotografico ( trovate sotto i link ) i Miei contatti Genovesi :
-- che pubblicità per questa citta "sommersa"....
---- più che sommersa direi nascosta, tutta da scoprire chi la conosce bene e la ama nulla è celato, andate a visitarla
Complimenti!! sei riuscito ad esprimere l'essenza della città, mi hai fatta sognare :-) comunque sembra che ti sia piaciuta, dalle foto
Per non annoiarci con tantissime foto le altre le trovate qui
https://www.facebook.com/redbeppeulisse1/posts/10210087010241724
https://www.facebook.com/redbeppeulisse1/posts/10210090748455177
https://www.facebook.com/redbeppeulisse1/posts/10210087532974792
https://www.facebook.com/redbeppeulisse1/posts/10210087723939566
https://www.facebook.com/redbeppeulisse1/posts/10210090378525929
https://www.facebook.com/redbeppeulisse1/posts/10210091011341749
https://www.facebook.com/redbeppeulisse1/posts/10210087409571707
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