30.6.16

amore politica , amore e facebook , amore nel mare

Amore  e politica   la prima storia     sembra     ispirata  a  due  film  Bread and Roses  ( pane  e rose  )  e  il  secondo   terra  e libertà   e   la  canzone di Carla  di   Ken Loach


leggi anche:Il cuore di Cavriago batte ancora per Lenin



Da Roma a Cavriago per sposarsi nel paese del busto di Lenin

È la canzone degli Offlaga il Cupido per Debora e Marcello. Oggi la cerimonia in municipio. Max Collini è il testimone


CAVRIAGO. Da Roma a Cavriago per dirsi “sì” nella piccola Pietroburgo. A qualcuno forse sembrerà strano ma una giovane coppia – Debora Celommi, 33 anni cameriera, e Marcello Montonese, 38 anni informatico - ha scelto proprio il paese del busto di Lenin per sposarsi oggi. Dunque il legame storico tra Cavriago e il mito del leader sovietico continua a farsi sentire. Anche tra i giovani. Anche tra chi viene da fuori provincia.
leninLA PREMESSA. La notizia non stupisce del tutto. Da tempo, sono diversi i turisti che arrivano qui ancora oggi per via del busto. E ci sono addirittura dei negozianti che hanno realizzato dei gadget ad hoc: cartoline, calamite e tazze con il volto del sovietico. Arrivano anche dei pullman e fino a qualche anno fa il busto aveva pure un custode. Poi nel corso degli anni non sono mancati degli scherzi più o meno “pesanti” in occasione delle elezioni, screzi di partito per il 1° aprile. Il busto è stato travestito da supereroe di sinistra o, con tanto di vignetta, ha “parlato” a Berlusconi. E, col tempo, per preservare l’originale da eventuali atti vandalici, in piazza Lenin si è scelto di mettere una copia. Quello “vero” è dentro l’ex biblioteca in attesa di una nuova sistemazione.


Nella piazza intitolata al leader bolscevico e che ospita il suo busto la commemorazione della storica Rivoluzione d’Ottobre

LA STORIA D’AMORE. Ma a far innamorare Debora e Marcello di Cavriago è stata la band reggiana degli “Offlaga Disco Pax” che ha dedicato a Cavriago una delle sue canzoni più celebri, “Piccola Pietroburgo”. È attraverso il testo, cantato da Max Collini, che i due hanno scoperto i trascorsi del paese della Val d’Enza e ne sono rimasti affascinati. La canzone parte infatti così: «Nel paese dove è nata Orietta Berti c’è piazza Lenin ed in mezzo un busto di Lenin. Se uno ci pensa non ci può credere…». Non è tutto: a incuriosirli è stata anche una foto postata su Facebook da Jukka Reverberi, cantante dei Giardini di Mirò , cavriaghese citato nel brano “Piccola Pietroburgo” e ora in tour con Max Collini. Nella foto si vede sua figlia ritratta davanti al busto di Lenin. Le due cose hanno spinto la coppia a chiedere al Comune di Roma il nulla osta per sposarsi oggi alle 12.30 nella sala del consiglio comunale di Cavriago.
«Abbiamo scelto Cavriago per la sua bellissima storia, che sembra una favola rossa: l’impegno e l’amore per la rivoluzione degli antichi lavoratori di Cavriago saranno di ispirazione all’amore e all’impegno che metteremo nel costruire la nostra famiglia – spiegano i futuri sposi – E poi, come recita la canzone Khmer rossa degli Offlaga “volevo fosse per lui stupendo e irrinunciabile come un 25 aprile”».
TESTIMONE D’ECCEZIONE. Non è tutto. Il testimone di nozze sarà lo stesso cantante Max Collini e a celebrare il rito civile sarà la consigliera comunale Liusca Boni. «Siccome i ragazzi ascoltano le canzoni degli Offlaga Disco Pax e nel brano “Onomastica” si parla di me, mi hanno chiesto di sposarli e ho accettato volentieri - racconta la consigliera - Voglio però fare un appello ai cavriaghesi: che ne dite di fare una sorpresa a questi due ragazzi? Passate dal Comune per lanciare un pugno di riso e fare un augurio ai due novelli sposi».
Inutile dire che, dopo le nozze, Debora e Marcello faranno la tanto desiderata foto davanti al busto di Lenin.

 la  seconda storiea   mette  in evidenza     come
fb  e  i social  aiutano  a  scoprire  gli infami  (  posso capire     che  non si vada più  d'accordo , ma   arrivare   al punto  in cui  è arrivato    lui   e  da  ......  )


Ruba all’ex moglie per fare dei regali alla nuova fidanzata

Su Facebook le foto della compagna con i vestiti e i gioielli presi mentre stava con i figli. Mollato e condannato





Tutto inizia qualche anno fa, quando l’uomo decide di divorziare dalla moglie secondo le leggi albanesi, cioè senza il coinvolgimento della donna. Poi il ritorno di fiamma e un secondo figlio, ma l’armonia dura poco e i due si lasciano di nuovo. La separazione è turbolenta e lui non paga gli alimenti ai figli, ma la moglie, per il bene dei bambini, decide di avere pazienza. L’uomo, infatti, non ha una casa a Belluno e non saprebbe dove portare i figli nei giorni di visita. Lei gli concede di stare a casa con i bambini e, durante gli incontri, lei esce di casa per lasciarli tranquilli. Con il passare del tempo, però, la donna si accorge che qualcosa non va: da casa mancano soldi, 20 euro e qualcosa di più in altre occasioni. Poi iniziano a sparire delle cose: occhiali, gioielli, vestiti, una sciarpa. La donna cerca ovunque ma non li trova e inizialmente sospetta che la sorella convivente li abbia presi e dimenticati chissà dove. I mesi passano senza una spiegazione, ma nel frattempo la donna viene a sapere che l’ex marito ha una nuova compagna e fa quello che tutti fanno (e nessuno confessa): si attacca a Facebook e sbircia tra i profili di tutte le amiche dell’ex, incrociando like e commenti, fino a capire chi è la nuova fiamma.
A quel punto è pronta: apre il profilo e vede lei, la nuova donna del suo ex marito, con i suoi vestiti, la sua sciarpa, i suoi occhiali e i suoi orecchini.
Scoppia il putiferio, parte la denuncia e l’onda d’ira arriva fino alla fidanzata, che scopre così di avere degli accessori e un uomo di seconda mano, ma soprattutto poco sveglio. L’uomo viene lasciato e rinviato a giudizio, mentre su Facebook scorre la prova regina della sua malefatta.

 la  terza   secondo alcuni  è  in particolare 
Anna G. Baratella
Il matrimonio trasformato in un circo giusto per guadagnare trenta secondi di notorietà. Non c'è più limite al senso del ridicolo.
Mi piace · Rispondi · 1 · 12 h
Mimmo Catullo · Carnevalata priva di alcun valore giuridico. Contenti loro, contenti tutti
Secondo me    è  se  ci sono testimoni  ed  un ufficiale   comunale  o  un prete   è  legalmente  valido  , non lo   è .per la Chiesa perchè  questo tipo di celebrazione non ha alcun valore perché non è un luogo consacrato, 




Sub si sposano sott’acqua al largo di Jesolo

Domenica il “sì” tra Elisa e Martino, lo scambio delle promesse davanti a 40 amici usando dei cartelli



JESOLO. La muta di Elisa è stata impreziosita con il tulle, quella di Martino con la cravatta. Il “celebrante” indosserà una fascia tricolore realizzata per l’occasione. Con la muta addosso si presenteranno pure i due testimoni. Al posto della marcia nuziale, i rumori dei respiratori per le immersioni. Non ci saranno invitati con i tacchi alti, né vestiti alla moda e nemmeno addobbi floreali perché l’atmosfera sarà creata dal fondale marino al largo di Jesolo e da un semplice arco con tulle e fiocchi.
Elisa Nicorelli e Martino Pivato di Campocroce di Mogliano hanno deciso di sposarsi sott’acqua, anzi di ri-sposarsi visto che si sono già promessi amore eterno il 12 giugno in municipio con rito civile. Avrebbero voluto che anche la celebrazione ufficiale fosse in mare aperto, ma non è stato possibile. Hanno deciso comunque di non rinunciare al loro sogno, appassionati come sono di subacquea. E così, dopo il rito in municipio e il viaggio di nozze (stanno rientrando in queste ore dagli Stati Uniti), Elisa e Martino hanno deciso di indossare la muta e le bombole e di regalarsi il matrimonio subacqueo, «il primo effettuato nell’Alto Adriatico», spiega Giovanni Alban, responsabile del Centro Sub Treviso e del Diving Nord Adriatico di Jesolo, di cui gli sposi sono soci.
Le nozze sono in programma domenica mattina, condizioni del mare permettendo visto che a ora le previsioni sono incerte. Assieme a Elisa e Martino ci saranno quaranta amici sub. Il gruppo partirà in barca dalla Jesolo Turismo, dove ha sede il Diving Nord Adriatico, e raggiungerà un luogo molto significativo per gli sposi e i soci del Centro Sub Treviso, ossia la “secca Ciano”, una “tegnua” a cinque miglia dalla costa, in corrispondenza di piazza Mazzini, intitolata alla memoria di Luciano “Ciano” Roma, 45 anni di Breda di Piave (Treviso), socio del Centro Sub Treviso morto a marzo 2013 in un incidente stradale.
A celebrare il matrimonio sarà Giovanni Alban. Si immergeranno prima gli sposi con il celebrante e i testimoni, a seguire tutti gli amici, fino a raggiungere la secca a 16 metri di profondità. Per il fatidico “Vuoi tu prendere come sposo...” e l’altrettanto solenne “sì, lo voglio” sono stati preparati dei cartelli così da ovviare all’impossibilità di pronunciare la formula di rito. E ci sarà pure lo scambio degli anelli.
Tutto nel silenzio del mare per suggellare un amore e una passione comune, coronando così un sogno che Elisa e Martino coltivavano da tanto tempo. E dopo la cerimonia, come in ogni matrimonio che si rispetti, sposi e invitati brinderanno al Terrazzamare





3 commenti:

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