6.3.04

la vità è , molte vo...

la vità è , molte volte ,un fiume di disperazione sollevato da tempeste di sciagure . sto lottando , come dice guccini nelle frasi finali della canzone l'avvelenata , riporto qui tutto il testo


<< Ma se io avessi previsto tutto questo,
dati causa e pretesto, le attuali conclusioni
credete che per questi quattro soldi,
questa gloria da stronzi, avrei scritto canzoni?
Vabbè lo ammetto che mi son sbagliato
E accetto il Crucifige e così sia.
Chiedo tempo, son della razza mia, per quanto grande sia,
il primo che ha studiato.
Mio padre in fondo aveva anche ragione
a dir che la pensione è davvero importante.
Mia madre non aveva poi sbagliato
a dir che un laureato conta più di un cantante.
Giovane ingenuo io ho perso la testa
sian stati i libri o il mio provincialismo
e un cazzo in culo e accuse di arrivismo
dubbi di qualunquismo son quello che mi resta.
Voi critici, voi personaggi austeri,
militanti severi chiedo scusa a vossia
però non ho mai detto che a canzoni
si fan rivoluzioni, si possa far poesia.
Io canto quando posso, come posso
quando ne ho voglia senza applausi o fischi
vendere o no non passa tra i miei rischi
non comprate i miei dischi e sputatemi addosso.
Secondo voi ma a me cosa mi frega
di assumermi la bega di star quassù a cantare.
Godo molto di più nell’ubriacarmi
oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare.
Se son d’umore nero allora scrivo
frugando dentro alle nostre miserie
di solito ho da far cose più serie
costruir su macerie o mantenermi vivo.
Io tutti, io niente, io stronzo, io ubriacone
io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista
io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale
negro, ebreo, comunista!
Io frocio, io perché canto so imbarcare
io falso, io vero, io genio, io cretino
io solo qui alle quattro del mattino
l’angoscia e un po’ di vino, voglia di bestemmiare.
Secondo voi ma chi me lo fa fare
di stare ad ascoltare chiunque ha un tiramento.
Ovvio il medico dice: "Sei depresso",
neppure dentro al cesso possiedo un mio momento.
Ed io che ho sempre detto che era un gioco
sapere usare o no di un certo metro.
Compagni il gioco si fa teso e tetro
comprate il mio didietro, io lo vendo per poco.
Colleghi cantautori, eletta schiera
che si vende la sera per un po’ di milioni.
Voi che siete capaci fate bene
ad aver le tasche piene e non solo i coglioni.
Che cosa posso dirvi? Andate e fate.
Tanto ci sarà sempre, lo sapete,
un musico fallito, un pio, un teorete,
un Bertoncelli, un prete a sparar cazzate
Ma se io avessi previsto tutto questo
dati causa e pretesto, forse farei lo stesso.
Mi piace far canzoni e bere vino
mi piace far casino e poi son nato fesso.E quindi vado avanti e non mi svesto
dei panni che son solito portare
ho tante cose ancora da raccontare, per chi vuole ascoltare,
e a culo tutto il resto! >>


ovvero stò cercando qualcosa , in quanto le mie certezze vengono continuamente messe indiscussione , che valga la pena di vivere . il fatto o guaio ( fate voi ) è che in questo periodo sono morto .


Qualcuno\a di voi , mi può aiutare suggerendomi , poesie o canzoni che mi aiutino ?

2 commenti:

Elora ha detto...

Adoro questa canzone, soprattutto quando afferma "e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare, ho tante cose ancora da raccontare, x chi vuole ascoltare, e a culo tutto il resto!" Per me significa "sto facendo la cosa giusta, ne sono sicuro, quindi xché cambiare atteggiamento??"

compagnidiviaggio ha detto...

io non voglio cambiare , ma trovare altre strade , che mi ridiano altre certezze

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